Iniziare subito i lavori di messa in sicurezza del ponte di Gramignazzo
Ho depositato alcuni giorni fa un’interrogazione sul ponte di Gramignazzo. Ecco il testo.
Al Presidente Unione Terre Verdiane
All’Assessore competente
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
Premesso che il Ponte di Gramignazzo sul fiume Taro è stato chiuso lo scorso febbraio dopo che si erano evidenziati cedimenti alla pila centrale causati dalle forti precipitazioni che colpirono il territorio lo scorso inverno, con gravi disagi per la mobilità dell’intera zona;
considerato che dallo scorso giugno ad oggi il ponte è percorribile solo da pedoni e ciclisti;
considerato altresì che a causa di lungaggini burocratiche il Governo ha tardato nel dare il via libera ai finanziamenti necessari per la sua messa in sicurezza e che finalmente a fine settembre sono stati consegnati alla Ditta Grenti Costruzioni, che si è aggiudicata la
gara di appalto, i lavori del ponte di Gramignazzo per un importo complessivo di 1.110.00 euro;
constatato che i lavori per il consolidamento e il riallineamento del ponte a tutt’oggi non sono ancora iniziati e che, al momento, le condizioni meteorologiche non impedirebbero l’avvio dei sopracitati lavori o almeno la realizzazione di un vero e proprio cantiere visto
che ora sarebbe comunque possibile.
INTERROGA PER SAPERE
· Se è a conoscenza di tutto quanto sopra esposto;
· Quali siano i reali motivi che causano questi ritardi per la messa in sicurezza del ponte di Gramignazzo non ascrivibili in toto alle condizioni atmosferiche avverse;
· Se non si ritiene di intervenire il prima possibile in tutte le sedi opportune affinché questa situazione di stallo si sblocchi in tempi celeri considerando il fatto che i fondi necessari sono già stati finanziati nei mesi scorsi e i lavori già affidati ad un ditta per la realizzazione dell’opera.
Francesca Gambarini
Consigliere di Forza Italia in Unione Terre Verdiane
“Cittadini vittime dei giochi di palazzo”
Massari ha cancellato la democrazia
L’Unione Terre Verdiane va smantellata. Alla luce di quanto successo ultimamente, non ha più senso mantenere in vita questo carrozzone mangiasoldi. Se l’ente deve essere usato per distribuire poltrone o per giochini politici che vanno contro gli interessi dei cittadini, è meglio chiuderlo. Massari e i suoi sono riusciti a cancellare la democrazia, riuscendo a far dimettere Marco Antonioli, il presidente eletto dal Consiglio, a cui spetta questo compito. In queste settimane Massari non ha fatto altro che uscire sul giornale con articoli in cui diceva che il presidente delle Terre Verdiane doveva essere per forza lui e alla fine è riuscito a far dimettere Antonioli. Mi dispiace che Marco Antonioli non sia riuscito a tenere duro, verrebbe quasi da pensare che abbia ricevuto pressioni, dato che lavora come responsabile di servizio in Comune a Fidenza. Quanto successo lede la democrazia e evidenzia come, all’interno di questa sinistra, non sia possibile avere posizioni differenti. Massari dovrebbe vergognarsi perché ha cancellato il ruolo del Consiglio, mancando di rispetto con metodi discutibili ad una decisione presa democraticamente. Mi dispiace soprattutto per i cittadini, visto che l’accanimento del sindaco di Fidenza e consigliere provinciale delegato alla Politiche sanitarie nel voler essere presidente delle Terre Verdiane si ripercuoterà su di loro, le vere vittime dei giochi di palazzo di Massari. Visto che ci tiene tanto a diventare presidente, ci dica qual è il suo progetto. Spero non sia soltanto fare cassa attraverso le multe. Per concludere, ribadisco quanto sostengo da anni: l’Unione deve come minimo essere rivista, sia nella sua geografia, sia nella gestione, ormai non più economicamente sostenibile.
Consigliere di Forza Italia in Unione Terre Verdiane
Il compito delle forze dell’ordine è garantire la sicurezza. Non si usino per fare cassa
I vigili e le altre forze dell’ordine devono avere come compito primario quello di garantire la sicurezza ai cittadini. Diverse persone, invece, mi hanno segnalato che spesso e volentieri, in tutto il territorio dell’Unione Terre Verdiane si vedono pattuglie della Polizia municipale delle Terre verdiane ferme per parecchie ore nello stesso punto. Che sia forse per fare cassa? Lo trovo un modo di far lavorare i nostri vigili che sminuisce la loro dignità e professionalità, a loro va tutta la mia solidarietà. La loro funzione deve essere quella di tutelare i cittadini e garantire la loro sicurezza. Se le pattuglie vengono fatte posizionare per diverse ore in luoghi strategici per fare multe, alla sicurezza chi ci pensa? Il problema della sicurezza diventa sempre più grave e il senso di insicurezza continua a crescere. Ricordo poi che i distretti di Polizia municipale sono sottorganico e i vigili in giro per il centro dei nostri paesi e nelle nostre frazioni sono sempre meno. E l’Unione cosa fa? Tiene le pattuglie sempre ferme nello stesso posto! Non sarebbe meglio razionalizzare le spese dell’ente e mandare i vigili in giro, invece che cercare di fargli fare più multe possibili? Se sarò eletta, mi impegnerò per far in modo che la Regione si attivi con il governo per evitare nuovi tagli alla sicurezza.
I giochi di palazzo sono quelli di Massari
Le parole di Andrea Massari e degli altri sindaci sono un affronto alla democrazia. Dimenticano forse che il Consiglio delle Terre Verdiane è un organismo autonomo e non un’emanazione della giunta? Ricordiamo a Massari che il Consiglio è stato creato per deliberare i propri atti e non per ratificare le decisioni della Giunta. Perché Massari (già sindaco di Fidenza, consigliere provinciale delegato alle politiche sanitarie e tanto altro ancora) voleva a tutti i costi fare il presidente delle Terre Verdiane? Ci spieghi il motivo, invece di prendersela con i consiglieri, rei solo di aver svolto il proprio mandato in piena autonomia. Ricordiamo al sindaco di Fidenza che noi siamo lì a rappresentare i cittadini che ci hanno votato. Si chieda, poi, perché gli esponenti del Partito Democratico hanno preferito Marco Antonioli a lui. Non crede sia il caso di fare un po’ di autocritica e di riflettere sulle scelte fatte come sindaco di Fidenza, invece di cercare nuove poltrone? Invece di accusare gli altri di tramare contro di lui, inizi a spiegare quali accordi aveva preso all’interno dell’Unione Terre Verdiane, altrimenti non si spiega un tale accanimento. Questo si che è un gioco di palazzo! E se, come dice, aveva un progetto per Utv perché non ce l’ha presentato? Spieghi. A noi e ai cittadini! Infine, chiediamo anche al sindaco di Zibello Censi e al sindaco di Polesine Fedeli che accordi avevano preso con la giunta Utv. Anche loro mettono in discussione l’autonomia del Consiglio: qualcuno ci spieghi perché. A noi sembra un attacco alla democrazia. E che dire del sindaco di Busseto Gambazza che dichiara che l’Unione Terre Verdiane deve rappresentare un contenitore di servizi in cui i cittadini possono trovare le risposte alle loro esigenze? Ebbene, inizi lei a spiegare perché il Comune di Busseto spende oltre 730 mila euro l’anno per l’Unione. La tranquillizziamo anche sulla posizione di Antonioli, il sindaco di Roccabianca è legittimamente eletto presidente, una posizione molto chiara. Segnaliamo, inoltre, che in aula non è stata fatta nessuna dichiarazione di voto per scheda bianca. Non si capisce, perciò, come abbiano potuto sbandierare nomi e cognomi sul giornale, sbagliando clamorosamente poiché al conteggio finale manca un voto, il dodicesimo, che mette Massari in netta minoranza.
I consiglieri dell’Unione Terre Verdiane
Francesca Gambarini (Fidenza)
Stefano Capelli (Busseto)
Paola Carrara (Roccabianca)
Terre Verdiane, Massari bocciato!
La giunta dell’Unione Terre Verdiane propone il sindaco di Fidenza Andrea Massari come nuovo presidente dell’ente. Il Consiglio, in cui siedono soprattutto esponenti del Pd, vota Marco Antonioli. Per Massari è una sonora bocciatura.
Per me, l’Unione Terre Verdiane continua ad essere un carrozzone con costi elevati e distante dalle esigenze dei cittadini. Visto che esiste, però, è meglio che il presidente sia qualcuno che vi possa dedicare del tempo, non il sindaco del secondo comune della Provincia, che oltre ad essere primo cittadino di Fidenza è anche consigliere provinciale delegato alle politiche socio sanitarie, presidente del comitato di distretto di Fidenza, presidente dell’assemblea dei soci Asp e responsabile dell’area tecnica dell’azienda dove lavora. Dato che i fidentini l’hanno eletto per fare il sindaco, pensi a fare bene quello. Durante il dibattito alcuni consiglieri sono intervenuti in favore dell’elezione di Massari. Mi è spiaciuto notare che dalla loro parole sembrasse che l’Unione fosse “cosa loro”, dimenticando che è al Consiglio che spetta votare presidente e vicepresidente.
Gambarini: l’Unione Terre Verdiane è un carrozzone costoso