Terre Verdiane, Gambarini (FI): “Finalmente chiude questo carrozzone succhiasoldi “

Finalmente l’Unione Terre Verdiane chiude. Una decisione che si doveva prendere tempo fa. Tante volte ci è stato detto che era impossibile uscire ma a quanto pare avevamo ragione noi. Forza Italia è sempre stata critica nei confronti di questo ente: fin dalla sua nascita – conducendo una battaglia spesso solitaria – lo abbiamo ritenuto uno spreco di soldi pubblici senza nessuna utilità per i cittadini. Ad esempio, la polizia municipale poteva benissimo essere gestita da ogni singolo comune in modo da essere più vicina alle esigenze dei cittadini. A distanza di anni, chi era favorevole a questo ente ha cambiato idea e chi diceva che non era possibile uscire è stato smentito dai fatti. Ora che finalmente è stata presa la decisione di chiudere questo carrozzone, vedremo come verrà gestito il recesso. La priorità deve essere la tutela dei dipendenti.

Francesca Gambarini

Capogruppo Forza Italia Fidenza

Terre Verdiane, nemmeno chi l’ha creato crede più nell’utilità dell’ente

L’ultimo Consiglio dell’Unione Terre Verdiane è saltato per mancanza del numero legale: i consiglieri di maggioranza non si sono presentati. Vuol dire che nemmeno chi ha creato questo carrozzone crede più nella sua utilità e neanche nelle scelte fatte dalla loro parte politica in passato e in quelle che sono chiamati a votare. Nella riunione che loro hanno disertato, si sarebbe, infatti, dovuto votare il nuovo statuto, quello che crea il sub ambito Fidenza – Salso all’interno dell’Unione stessa. Una decisione annunciata in pompa magna sulla stampa dal presidente dell’Unione ma che, alla prova dei fatti, non piace nemmeno alla maggioranza che lo sostiene. E, intanto, la situazione dell’ente è sempre più drammatica e, purtroppo, ancora volta sono costretta a notare come le amministrazioni di centrosinistra siano più interessate a mantenere le loro poltrone che ai veri problemi della gente. Facendo saltare il consiglio ne hanno dato l’ennesima dimostrazione. Il risultato delle loro scelte sono 35 lavoratori (fra dipendenti e agenti della polizia municipale) che rischiano di diventare esuberi. Persone che continuano a chiedere risposte agli amministratori. Risposte che forse non avranno mai. E nel frattempo si continuano a buttare soldi dei cittadini e il nostro territorio è sempre meno sicuro.

Francesca Gambarini

Consigliere Forza Italia in Unione Terre Verdiane

Chi si ricorda della stazione di Pontetaro?

Al Presidente dell’Unione Terre Verdiane

All’Assessore competente

Oggetto: Linea ferroviaria Parma-Fidenza-Salsomaggiore Terme

PREMESSO CHE

  • nel dicembre 2003 veniva sottoscritta l’Intesa Generale Quadro tra Ministero Infrastrutture e Trasporti e Regione Emilia-Romagna;
  • all’interno dell’intesa veniva dedicato un paragrafo alla linea ferroviaria in oggetto “….riqualificazione della infrastruttura e potenziamento del servizio (compreso nuovo materiale rotabile)….”;
  • nel 2005 veniva inaugurato il primo treno Minuetto partendo dalla stazione di Salsomaggiore Terme e che in quella occasione l’Assessore Regionale dei Trasporti annunciava la creazione di due nuove stazioni sulla tratta (1 a livello del complesso ospedaliero di Vaio e 1 in località Pontetaro comune di Fontevivo);

 

CONSTATATO CHE

  • a distanza di 5 anni della messa a disposizione da parte del Ministero della Infratrutture e dei Trasporti del nuovo materiale rotabile (esattamente il 18 maggio 2010) viene sottoscritto il programma d’area “Azioni a sostegno dell’insediamento dell’Agenzia per la Sicurezza Alimentare a Parma” tra Regione Emilia- Romagna, Provincia di Parma, Comune di Fidenza e Comune di Salsomaggiore Terme;

CONSIDERATO CHE

  • viene ritenuta prioritaria la realizzazione della stazione di Pontetaro;
  • il sottoscrittore dell’iniziativa “Costruzione nuova stazione ferroviaria Pontetaro” viene individuato nella Provincia di Parma e che vengono messe a disposizione le risorse necessarie alla realizzazione dell’opera con l’impegno ad iniziare i lavori entro giugno 2011;
  • l’Amministrazione Provinciale si impegnava a coordinare le azioni necessarie con i Comuni interessati nella fattispecie il Comune di Fontevivo;
  • nel 2013 il mancato inizio dei lavori è oggetto di un atto ispettivo dell’allora capogruppo del PDL in Regione Emilia Romagna Gianguido Bazzoni che ricevette risposta dall’Assessore competente che annunciò la presenza di alcuni problemi tecnici in via di risoluzione;
  • giunti ora nel 2015 nulla si riscontra rispetto a questa infrastruttura;

SI INTERROGA IL PRESIDENTE E L’ASSESSORE COMPETENTE  PER SAPERE

  • se, data l’importanza di quest’opera per il potenziamento del trasporto pubblico su ferro con evidente beneficio dal punto di vista ambientale ed economico rispetto all’utenza (in particolare per i comuni di Fontevivo e Fontanellato appartenenti all’Unione Terre Verdiane), a distanza di tanti anni sono stati risolti i ventilati problemi tecnici;
  • se il Presidente di Terre Verdiane e la sua Giunta intendono prendere iniziative, anche con la Provincia quale ente sottoscrittore dell’accordo, affinchè quest’opera, da anni in programma e con risorse auspichiamo ancora disponibili, giunga a compimento

 

Fidenza , 27 aprile 2015

Francesca Gambarini

Consigliere Forza Italia

Gambarini (FI): smantellare Unione Terre Verdiane, è un carrozzone mangiasoldi

Sono passati ormai diversi mesi dall’elezione del sindaco di Fidenza Andrea Massari a presidente dell’Unione Terre Verdiane. In tutto questo tempo, l’ente sembra essere sparito. Il Consiglio non viene convocato da mesi e niente si sa del bilancio. Siamo in una situazione di totale assenza di democrazia con Massari che ha fatto di tutto per farsi eleggere e, nonostante avesse annunciato che entro 60 giorni avrebbe presentato il suo fantastico progetto di riforma di Utv, non si è nemmeno degnato di spiegare cosa voglia fare di questo ente. Un ente che, ricordiamo, viene mantenuto dai cittadini attraverso i contributi versati dai Comuni. La cosa più grave rimane, però, la situazione degli agenti della Polizia municipale e degli altri lavoratori dell’ente. E’ prima di tutto per rispetto verso di loro che Massari dovrebbe spiegare il suo progetto (se ce l’ha). E spieghi anche perché ha voluto diventare a tutti i costi presidente dell’Unione se poi come sindaco di Fidenza preferisce collaborare esclusivamente con il Comune di Salso del suo amico presidente della Provincia Fritelli. Insomma, è sempre più evidente che nemmeno chi l’ha fondata crede in questa Unione, un carrozzone nato per scopi elettorali e che ha vissuto di multe per anni. Per quanto mi riguarda, ribadisco ancora una volta quello che dico coerentemente da tempo: l’Unione Terre Verdiane è un carrozzone mangiasoldi dei cittadini e va smantellato il prima possibile.

Francesca Gambarini
Consigliere Forza Italia in Unione Terre Verdiane

 

L’Unione Terre Verdiane è utile solo a sprecare soldi dei cittadini

Nei giorni scorsi, insieme a Stefano Capelli (Lega Nord), ho convocato una conferenza stampa sull’Unione Terre Verdiane. Pubblico il testo dell’articolo (a firma Annarita Cacciamani) pubblicato dalla Gazzetta di Parma.

“Le dimissioni della presidente e della vicepresidente del Consiglio delle Terre Verdiane sono l’ultimo atto di un ente allo sbando totale e senza una via d’uscita dal baratro”. E’ il duro commento alle dimissioni di Raffaella Pini, presidente del Consiglio di Utv, e della vice Paola Carrara dei consiglieri Francesca Gambarini (Forza Italia) e Stefano Capelli (Lega Nord), che mercoledì pomeriggio hanno convocato una conferenza stampa davanti alla sede dell’Unione a Fidenza. “Quelle della Pini sono dimissioni “politiche”, vuol dire che nemmeno lei crede più nell’ente. Il fatto che sia candidata sindaco non la rende incompatibile. Si sarebbe dovuta dimettere per come ha gestito la situazione nei mesi scorsi  – ha sottolineato il bussetano Capelli – . L’ente è indebitato a più non posso, non pagano i fornitori, non hanno i soldi neppure per il gpl per le macchine ma il presidente Massari, invece di pensare a ridurre i costi, dà incarichi con un bando da 20 mila per un addetto alla comunicazione. L’Unione è solo un costo. Bisogna valutare seriamente le fusioni, che darebbero la possibilità di fare investimenti”. La fidentina Gambarini ha aggiunto: “Il bando risale ai primi di marzo ma non è stato per nulla pubblicizzato e questo fa pensare. Perché è stato fatto tutto in silenzio? A cosa serve un addetto alla comunicazione per Terre Verdiane visto che nemmeno il suo presidente ci crede. Massari parla solo di collaborazione fra Fidenza e Salso e non ci ha ancora presentato il suo progetto per Utv. I 60 giorni di tempo che si era preso sono scaduti: dirà ai dipendenti quale sarà il loro futuro?”. Infine ha ribadito la sua posizione: “A contrario di altri, rimango convinta che questa Unione sia un carrozzone creato per motivi politici, ma ora questo sistema non regge più. Va smantellato”.

Gramignazzo, dopo un anno il ponte è ancora chiuso. Perchè?

E’ passato ormai un anno dalla chiusura del ponte di Gramignazzo. Un anno in cui si è parlato tanto e fatto poco. Il ponte è ancora chiuso, i lavori vanno a rilento e si è accumulato un ritardo mostruoso. I disagi per i residenti sono enormi. Per passare da una parte all’altra del Taro devono fare un giro di diversi chilometri, perdendo tempo e denaro. Senza dimenticare i danni subiti dalle attività economiche della zona. La riapertura del ponte è di importanza per quella zona della Bassa! Nessuno si è ancora degnato di spiegare ai cittadini che, da mesi, lo chiedono a gran voce, quali siano i veri motivi del ritardo. Si dà la colpa al tempo, evitando così di entrare nel merito della questione. Ma siamo sicuri che sia colpa del tempo? Magari, per il Pd che governa a tutti i livelli, la colpa è del fatto che “non ci sono più le mezze stagioni”… Perché non si sono iniziati i lavori diversi mesi fa, non appena il finanziamento è stato messo a disposizione? E’ questo la vera domanda a cui rispondere, è inutile trovare scuse e divagare. In ogni modo, chi di dovere si dia una mossa: più il ponte rimarrà chiuso, più la nostra Bassa ne soffrirà!

Francesca Gambarini

Consigliere Forza Italia in Unione Terre Verdiane

L’Unione Terre Verdiane? Un costo inutile per i cittadini

Chi mantiene quel carrozzone mangiasoldi chiamato Unione Terre Verdiane? I cittadini dei comuni che ne fanno parte. Un bel modo per usare i nostri soldi! Non sono io a dirlo ma lo dicono i dati in bilancio. Mantenere Utv costa centinaia di migliaia di euro all’anno…. E nonostante questo non si riesce a pagare il gpl ?!?! Una barzelletta! Le cifre dovrebbero essere rese note a tutti, non tenute nascoste nei cassetti degli uffici dell’Unione. Il rapporto qualità/prezzo è pessimo, visto che l’Unione è distante anni luce dalle esigenze dei cittadini. C’è carenza di vigili, la sicurezza scarseggia ma si continua a pensare a fare cassa con le multe sminuendo anche le competenze di chi dovrebbe prima di tutto lavorare per la difesa e la sicurezza dei cittadini. Il sindaco di Fidenza Massari aveva proclamato che avrebbe rivoluzionato l’Unione e si era preso 60 giorni di tempo per presentare il suo progetto di cambiamento radicale. I due mesi ormai sono trascorsi e non abbiamo visto nulla. Quindi, ancora non si capisce perché il presidente doveva essere per forza lui e non poteva essere un altro. Mistero! Intanto, ha affidato all’ex presidente di Utv, il sindaco di Soragna Iaconi Farina, la delega più importante, quella alla polizia municipale. Si, l’ha affidato proprio a colui che ha gestito l’Unione in questi anni. Gestione criticata pubblicamente senza mezzi termini dai sindacati delle polizia municipale. Va sottolineato anche che il sindaco di Soragna era stato eletto promettendo di uscire da Utv ma invece, una volta eletto, ne è diventato il primo sostenitore, divenendone il presidente e oggi ne è assessore. Se l’Unione Terre Verdiane deve essere questa, tanto vale chiuderla ed evitare di dissanguare i cittadini, già oberati dalle tasse locali e nazionali.

Francesca Gambarini

Consigliere Forza Italia in Unione Terre Verdiane

Terre Verdiane, diminuire le spese e garantire i servizi

Sono ormai passati diversi giorni dall’elezione di Andrea Massari a presidente dell’Unione Terre Verdiane: stiamo aspettando di vedere quel progetto di rilancio e riforma dell’ente che solo lui può attuare. Forza Italia ha contestato l’impostazione dell’Unione fin dall’inizio, perché si tratta di una sovrastruttura che raddoppia le poltrone e le strutture dei Comuni aumentando i costi. Abbiamo, però, a cuore il futuro dei dipendenti e delle loro famiglie. Massari e gli altri sindaci dell’Unione cosa hanno in mente di fare? Non dobbiamo dimenticare che dall’Unione Terre Verdiane dipende la Polizia municipale. Immaginiamo che gli agenti, in questo momento di grande confusione, siano preoccupati per il loro futuro. Spesso, inoltre, la loro professionalità viene sminuita e usata per fare cassa attraverso le contravvenzioni. Invece ci sono tanti agenti preparati con professionalità da valorizzare e idee e progetti da proporre: auspichiamo che il loro servizio possa essere valorizzato smantellando invece il “carrozzone” creato ad arte su un preciso collegio elettorale. Oggi si devono fare scelte che garantiscano la qualità dei servizi diminuendo le spese inutili che questo ente ha mantenuto in tutti questi anni.

Francesca Gambarini

Consigliere Forza Italia in Unione Terre Verdiane

Una nuova poltrona per Massari

Massari ce l’ha fatta: è riuscito a diventare presidente di Unione Terre Verdiane. Ci ha messo due mesi ma ci è riuscito. Massari diventa presidente di un ente allo sbando per colpa dei giochi di potere di Massari e degli altri sindaci del Pd. Lo dimostra la protesta dei dipendenti, che vedono il loro futuro lavorativo a rischio. Cosa intende fare Massari per loro? Come può risultare credibile un presidente che fino a pochi giorni fa criticava Unione Terre Verdiane solo perché non era stato eletto presidente? Ora, invece, si presenta con tante belle parole, dicendo di voler cambiare l’ente e con tante proposte fantasiose e irrealizzabili. In questi due mesi abbiamo vissuto una situazione ridicola, con il sindaco di Fidenza che, invece di pensare ai problemi dei suoi cittadini, ha pensato solo ad arrivare ad una nuova poltrona. In questi due mesi, però, né lui, né il suo socio Fritelli, ci hanno detto perché il presidente doveva essere proprio Massari. Quel Massari che 2 mesi fa nemmeno esponenti del suo stesso partito avevano votato. Io sono sempre stata molto critica nei confronti di Unione Terre Verdiane. Ritengo questo ente un carrozzone mangiasoldi dei cittadini, che non offre servizi adeguati ai costi che ha. Un mostro di burocrazia, utile solo a spartire poltrone, e che non tutela i propri dipendenti. Anche alla luce di quanto successo ultimamente, sono sempre più convinta della necessità di fare una riflessione seria sull’Unione Terre Verdiane. Ha senso mantenerla in vita? Ha senso per Fidenza farne parte?

Francesca Gambarini

Consigliere Forza Italia in Unione Terre Verdiane

 

Perchè il presidente di Terre Verdiane può essere solo Massari?

Il risultato dei giochi di potere del sindaco di Fidenza Massari (supportato dal sindaco di Salso Fritelli) che ha cercato a tutti i costi di diventare presidente di Terre Verdiane è il commissariamento dell’ente con lo scioglimento del Consiglio. Perché Antonioli non poteva essere il presidente di Utv e doveva essere a tutti i costi Massari? Nessuno l’ha spiegato, come nessuno ha spiegato il progetto che Massari, Fritelli e Altieri annunciano di avere. Come è possibile che con Massari presidente tutto sarebbe andato bene e che con un’altra persona, eletta democraticamente dal Consiglio che – ricordiamo – è autonomo dalle decisioni di giunta, questo non sia possibile? Hanno fatto tutto da soli, non sono riusciti ad accordarsi nemmeno in una giunta tutta o quasi di sinistra e in cui alcuni sindaci non sono mai presenti. Noi ribadiamo la nostra posizione: se l’ente deve andare contro gli interessi dei cittadini, è meglio chiuderlo e risparmiare tanti soldi. L’Unione deve come minimo essere rivista, sia nella sua geografia, sia nella gestione, ormai non più economicamente sostenibile. Sentire oggi i sindaci di Fidenza e Salso che ci fanno la morale, ci fa sorridere. Vorremmo ricordare che l’Unione è stata gestita negli anni sicuramente in modo sfavorevole nei confronti dei comuni più piccoli, che si sono dovuti sobbarcare spese esorbitanti se paragonate ai servizi offerti. Lo stesso Fritelli aveva criticato aspramente le spese eccessive dell’ente, se ne è forse dimenticato? Come al solito le vittime di questi giochi sono sempre i cittadini che con le loro tasse mantengono un sistema che si è visto non può più essere sostenuto dalle sole contravvenzioni.
I consiglieri di Unione Terre Verdiane
Francesca Gambarini (Fidenza)
Stefano Capelli (Busseto)
Paola Carrara (Roccabianca)

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