Terre Verdiane, Gambarini (FI): “Il presidente ci dica cosa vuole fare di questo ente”

Centinaia di migliaia di euro dei fidentini stanziati dal Comune all’Unione Terre Verdiane. Nonostante questo ente sia destinato a chiudere fra pochi mesi, il Comune con la determina 430 del 1 giugno 2016 ha impegnato 686 mila euro a favore dell’Unione Terre Verdiane. Perché? Per pagare le funzioni, le attività e i servizi gestiti dall’Unione Terre Verdiane per i primi sei mesi del 2016. Questo mentre il sindaco di Fidenza e presidente di Unione Terre Verdiane ancora non ha detto come verrà gestito il recesso da Unione Terre Verdiane. Siamo a giugno, fra 6 mesi l’Unione Terre Verdiane chiuderà fra sei mesi. Ad oggi non sono stati approvati né il bilancio 2016, né il rendiconto del bilancio 2015 e non si sa che fine farà questo ente, voluto, creato e gestito male dal Pd. Il fatto che dal sindaco Massari e dal Pd non si senta una parola su Unione Terre Verdiane fa pensare che non abbiano la minima idea di come fare per uscire dal disastro che loro stessi hanno creato. Non vorrei che, sciaguratamente, cambiassero idea e decidessero di mantenere in vita l’Unione, non sapendo come fare a chiuderla. Chiediamo risposte chiare per i dipendenti dell’ente e per i cittadini che da anni mantengono in vita con i loro soldi l’Unione Terre Verdiane. Vedendo determine come la 430/2016, ci si può fare un’idea di quanto l’Unione Terre Verdiane sia costata ai contribuenti, offrendo servizi spesso e volentieri non rispondenti alle esigenze dei cittadini. Forza Italia – da sola e inascoltata – ha sempre denunciato le criticità di questo ente. Se, per una volta, ci avessero ascoltato avremmo risparmiato tanti soldi dei cittadini.

“Il Tribunale del lavoro condanna l’Unione Terre Verdiane. Chi paga?”

Al Presidente dell’Unione Terre Verdiane
Al Comandante della Polizia municipale dell’Unione Terre Verdiane

Interrogazione a risposta scritta
Oggetto: sentenza Tribunale del lavoro

PREMESSO CHE
– Il Tribunale di Parma – Sezione del Lavoro con la sentenza n° 32/2016 ha accolto il ricorso di un agente scelto della Polizia municipale contro l’Unione Terre Verdiane. Oggetto del ricorso il trasferimento del ricorrente dal distretto di Fontanellato Fontevivo a quello di Busseto;
– Il giudice ha disposto che il lavoratore ritorni in capo al distretto di Fontanellato Fontevivo.

CONSIDERATO CHE
– Il tribunale ha condannato l’Unione Terre Verdiane ad un risarcimento danni di 2044,50 euro e al pagamento delle spese legali, quantificate in 2501 euro a cui si aggiungono il 15% di rimborso forfettario spese generali, CPA e Iva.
– Il giudice parla di trasferimento “pretestuoso”;

SI INTERROGA IL PRESIDENTE DELL’UNIONE PER SAPERE
– se la somma dovuta sarà pagata dall’Unione Terre Verdiane e, quindi, con soldi pubblici e, se sì, perché;
– se non ritiene invece che la somma debba essere pagata dai responsabili del procedimento in questione;
– nel caso l’amministrazione non proceda ad attribuire la responsabilità in solido al funzionario che ha sottoscritto l’atto, se non ritiene che debba far fronte al danno il Presidente dell’Unione Terre Verdiane;
– per quali motivi si è ritenuto di dover trasferire il dipendente in questione;
– se si ritiene di applicare sanzioni ai responsabili di un trasferimento ritenuto dal giudice “pretestuoso”;
– se si ritiene che chi ha firmato gli atti che hanno dato il via a un iter che ha danneggiato un lavoratore con la conseguente condanna dell’Unione Terre Verdiane debba dimettersi dal proprio incarico.

Fidenza, 24 febbraio 2016

Francesca Gambarini
Consigliere Forza Italia in Unione Terre Verdiane

Gambarini (FI): “L’Unione Terre Verdiane bocciata dalla Corte dei conti”

«La Corte dei conti ha bocciato l’Unione Terre Verdiane. Addirittura l’ente voluto, creato e gestito male dalla sinistra viene indicato come esempio negativo». Lo afferma Francesca Gambarini, capogruppo di Forza Italia a Fidenza e consigliera anche in Unione Terre Verdiane. In una conferenza stampa, tenuta nel primo pomeriggio di lunedì sotto i portici del Municipio, la Gambarini ha mostrato una relazione della Corte dei conti (sezione delle autonomie) sul tema «La gestione associata delle funzioni e dei servizi comunali», presentata il 1° dicembre 2015 alla commissione Affari costituzionali della Camera dei deputati. La consigliera fa riferimento ad un passaggio ben preciso del documento. Cita: «”Non sempre la gestione associata delle funzioni e dei servizi ha determinato i benefici attesi, in termini di efficienza ed economicità, per effetto delle sinergie ed economie di scala realizzate. Almeno in un caso (Unione Terre Verdiane) la gestione unificata del servizio di polizia municipale ha prodotto un notevole incremento della spesa non compatibile con le capacità finanziarie dei comuni di più ridotte dimensioni, tanto da indurre recentemente ad una deliberazione di scioglimento”». Come noto, infatti, l’Unione Terre Verdiane non esisterà più a partire dal 1° gennaio 2017. «L’Unione Terre Verdiane si conferma un disastro. E stavolta non lo dico io, ma la Corte dei conti. Anch’io ho votato il recesso dall’Unione Terre Verdiane, proprio perché da tempo sostengo che l’ente abbia solo sprecato soldi e fatto pagare multe – commenta la Gambarini – . Ora, mi auguro che il presidente si decida a dare risposte e a intraprendere un percorso serio. Spero che la risposta non sia l’unione Fidenza Salso, che non poterebbe nessun beneficio ai fidentini». (Gazzetta di Parma, 9 marzo 2016)

PrimaVera fidentina intervista Francesca Gambarini

PrimaVera fidentina, il movimento civico guidato da Giovanna Galli, mi ha rivolto alcune domande sull’Unione Terre Verdiane. Ecco le mie risposte!

UTV: Intervista a Francesca Gambarini che ci spiega perché dev’essere chiusa al più presto

Innanzitutto grazie per aver accettato questa intervista.

Tu sei l’unica politica che da tempo,  oserei dire da sempre,  sei contraria alla sopravvivenza dell’Unione Terre Verdiane che dall’01/01/2017, se le cose non cambieranno, chiuderà.

Il nostro gruppo, Primavera Fidentina,  è su posizioni diverse dalla tua. Per noi la sua chiusura non è prioritaria ma riteniamo assolutamente inderogabile correggere gli errori che sono stati fatti in precedenza. Ed è proprio di questi che vorrei parlare con te.

Noi desideriamo dare un’informazione a 360 grad,i che aiuti i cittadini a capire cos’è successo.

Prima di te abbiamo intervistato il Sindaco del Comune di Salsomaggiore Terme nonché Presidente della Provincia di Parma, Filippo Fritelli. Anche lui è stato deciso nelle risposte  e ha espresso giudizi piuttosto pesanti parlando di “servizi che non funzionano” o  di “gestione sfuggita di mano”.

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Innanzitutto, vorrei dire al sindaco/presidente Fritelli che se ci sono “servizi che non funzionano” e se la “gestione è sfuggita di mano” deve chiedere conto a tutti gli amministratori della sua parte politica che hanno voluto, creato e gestito male questo ente. Come noto, io da tempo sostengo che l’Unione è nata male e, così come è stata costruita, non avrebbe potuto funzionare. Dopo anni di soldi buttati se ne accorge anche il Pd. Mi chiedo però perché non se ne siano accorti prima… Quindi, l’analisi che fa ora Fritelli doveva essere fatta anni fa.

Come mai secondo te si è arrivati a questo punto? Cos’è che non ha funzionato?

La situazione dell’Unione Terre Verdiane è la dimostrazione dell’incapacità gestionale della sinistra parmense. Questo ente è stato creato per scopi elettorali ed ha “tirato a campare” fino a quando entravano milioni di euro grazie alle multe pagate dai cittadini. Poi le entrate da sanzioni sono calate, come anche i finanziamenti pubblici, e tutti i problemi sono venuti a galla. Non sono contraria a prescindere alle unioni, ma questa Unione ha messo insieme territori troppo disomogenei fra loro. La gestione discutibile ha fatto il resto ed ora non si sa più come andare avanti.

Il Pd all’inizio ha esaltato questa esperienza citandola spesso come esempio di buona amministrazione mentre adesso ha cambiato idea. Oggi si dichiara favorevole alla chiusura dell’UTV ma nel frattempo si sta adoperando per l’Unione di Fidenza Salsomaggiore. E’ un’azione che si fatica a capire. Qual è la tua posizione in proposito?

Come mai un tale cambiamento? Personalmente, sono contraria all’unione tra Fidenza e Salsomaggiore: prima entrambi i Comuni dovrebbero risolvere i loro problemi. Inoltre, non ha senso pensare ad una nuova unione, mentre ancora non si sa come portare a termine il percorso del recesso da Utv. Il tempo passa e ancora nulla si sa… Credo che il Pd abbia cambiato idea perché non sapeva più come mandare avanti l’ente e, non sapendo più come fare, ha pensato di chiuderlo. Speriamo di non passare dalla padella alla brace!

La nostra regione caldeggia le aree vaste di acquisto e l’UTV, per quanto concerne i servizi di sua competenza è stata creata con questo scopo. Avere a disposizione questo strumento e chiuderlo a noi sembra una contraddizione.

La Regione caldeggia così tanto le aree vaste che per l’UTV non ha mai messo un euro! I finanziamenti che l’Unione riceveva arrivavano infatti da Roma e la Regione non faceva altro che assegnarli. E’ necessario pensare a nuove forme di collaborazione fra i Comuni, che consentano davvero di risparmiare e di avere servizi migliori. L’Unione Terre Verdiane è un mostro di burocrazia che è costato tantissimi soldi dei cittadini. La trasparenza lascia a desiderare, ma le cifre parlano chiaro: il Comune di Fidenza versa 3 milioni all’anno. Spendiamo così tanti soldi in cambio di cosa? Ne vale la pena? Non penso!

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Secondo te la decisione di chiudere è definitiva o potrebbe subire dei cambiamenti?

Spero sia la decisione definitiva, ma di preciso non si sa nulla. Da mesi chiedo di sapere quale percorso si voglia seguire per arrivare alla chiusura dell’ente ma non ho mai avuto risposte.

Noi abbiamo due tipi di preoccupazione: la diminuzione dei servizi dei piccoli comuni oltre naturalmente al futuro dei lavoratori dipendenti dell’UTV perché temiamo che alcuni perdano il posto. Fritelli su questo tema ci ha rassicurato, questo lo pensi anche tu?

A mio avviso, per i comuni più piccoli la fine dell’Unione Terre Verdiane potrebbe essere solo una grossa opportunità per dare ai propri cittadini servizi migliori. Per quanto riguarda i posti di lavoro, da tempo la situazione dei dipendenti Utv è difficile. E’ un tema su cui dovrebbe esserci la massima trasparenza ma, invece, tutto tace.

Noi continuiamo a chiedere informazioni sul bilancio ma finora non abbiamo avuto risposte. Abbiamo chiesto al Responsabile della Trasparenza dell’UTV se tutti i comuni dell’Unione hanno versato le quote pattuite. Tu sei Consigliere da diversi anni – siete stati informati dell’adempimento degli impegni dei comuni soci? Noi riteniamo che sia un diritto dei cittadini conoscere queste cose, come mai secondo te c’è tanta chiusura? Quali segreti si nascondono dietro a una domande così elementari?

Anch’io come consigliere faccio fatica a avere tutte le informazioni necessarie. Il Consiglio non viene convocato da tempo. Se il Pd ha deciso di chiudere un ente che ha voluto e creato, vuol dire che la situazione è davvero molto difficile. Forse i campioni della trasparenza per principio stanno opacizzando un po’ la realtà e forse non vogliono farlo sapere ai cittadini …

Hai qualcosa da aggiungere e che vorresti far conoscere ai nostri concittadini?

Tra le cose comiche di Unione Terre Verdiane il ruolo di protagonista spetta di diritto al sindaco di Fidenza dato il comportamento e le azioni intraprese fino ad oggi. Massari, che ha fatto di tutto per diventare Presidente (ormai  è noto come fu eletto), ha lanciato il sasso, dicendo di voler chiudere l’ente, ma ha poi ritirato subito la mano, forse non sapendo come gestire il disastro che in questi anni hanno combinato, ipotizzando soluzioni grossolane. I fidentini pagheranno purtroppo di tasca loro questa situazione.

Unione Terre Verdiane, Gambarini (FI): “Chi le gestisce si prenda le proprie responsabilità”

“Fra un anno e qualche giorno l’Unione Terre Verdiane non ci sarà più. Chi oggi amministra l’ente è chiamato a fare delle scelte per decidere il percorso da seguire per arrivare, appunto, alla chiusura dell’Unione. Per anni i Comuni membri di Terre Verdiane non hanno fatto nulla per cambiare le cose consentendo così che si arrivasse a questo punto”. Lo afferma in una nota Francesca Gambarini, consigliere di Forza Italia in Unione Terre Verdiane. “Oggi però leggiamo che diversi sindaci scrivono al presidente di Utv Massari – in scadenza di mandato a metà gennaio – per chiedere che vengano fatte delle scelte in vista dello scioglimento. Meglio tardi che mai! In particolare, alcuni chiedono che la gestione della polizia municipale non sia più in capo all’Unione ma torni in capo ai singoli Comuni. Dato l’importantissimo ruolo svolto dalla Polizia municipale, questo tema non può essere trattato nella stanza dei bottoni. Massari ci dica cosa vuole fare. Come presidente ma anche come sindaco di Fidenza. Auspichiamo non voglia far passare i giorni e arrivare alla scadenza del suo mandato in modo da passare la patata bollente al suo successore. Le diverse prese di posizione di oggi certificano il fallimento dell’Unione Terre Verdiane, un ente voluto, creato e gestito male dalla sinistra. Personalmente sono molto preoccupata per l’evolversi della situazione e mi auguro che si voglia fare chiarezza al più presto assumendosi le proprie responsabilità e cercando la soluzione migliore”.

Gambarini (FI): “Spese cifre da capogiro per Unione Terre Verdiane”

“L’Unione Terre Verdiane sta percorrendo (o almeno dovrebbe) la strada verso la chiusura. E meno male!” Lo scrive in una nota Francesca Gambarini, consigliere di Forza Italia in Unione Terre Verdiane. “Una determina del Comune di Fidenza – la 874 del 4 novembre scorso –  chiarisce quanti soldi il solo Comune di Fidenza spende per mantenere in vita questo ente. Le cifre sono da capogiro! Spendiamo quasi 3 milioni all’anno per Unione Terre Verdiane. E per cosa? Per avere servizi lontani dalle esigenze dei cittadini e una mastodontica burocrazia. La cifra è stata messa nero su bianco dagli uffici comunali: “dal bilancio di previsione per l’esercizio 2015 dell’Unione Terre Verdiane, approvato con deliberazione consiliare n. 11 del 29 settembre 2015, risulta a carico del comune di Fidenza la spesa annua di 2.870.204,38 euro”. Se moltiplichiamo questa cifra esorbitante per il numero di anni di vita dell’Unione possiamo farci un’idea di quanto questo ente è costato ai fidentini. Si tratta di svariati milioni di euro. Soldi spesi per un ente che a detta di tutti funziona male e non è gestibile. Per anni Forza Italia ha portato avanti in completa solitudine questa battaglia, evidenziando le criticità di questo ente, voluto, creato e gestito male dal Pd. Ora, con amarezza per via dei soldi spesi dai fidentini, constatiamo che le nostre critiche non erano poi così infondate. Peccato aver sprecato così tanto tempo e denaro…  Ne approfitto per dire ai fidentini che, sempre stando alla determina, per il 2015 abbiamo già pagato 1 milione 406 mila euro e rimane da versare 1 milione 464 mila euro, vale a dire circa 244 mila euro mensili. Speriamo che termini il rimpallo politico e si avvii una seria riflessione su come gestire la chiusura di questo ente inutile: noi siamo disponibili”.

Terre Verdiane, Forza Italia critica la nomina di Gallicani

Gallicani, invece che parlare di pace ed ecumenismo sulla stampa locale, si coordini con il suo sindaco e con i dirigenti per capire come uscire da questo pasticcio, creato dal suo partito.

Gli ricordo, infatti, che il momento difficile per l’Unione Terre Verdiane non è cominciato ora, ma anni e anni fa, quando questo ente è stato creato (ricalcando i confini di un collegio elettorale) dalle sua parte politica che l’ha voluto e gestito talmente male da portarlo nella situazione in cui ci troviamo ora.

Quindi, si mettano al lavoro per chiudere l’Unione come è stato deliberato da tutti i Consigli comunali, senza prenderci in giro con documenti – come quello allegato al bilancio – dove cercano di tornare indietro.

Gallicani è stato eletto presidente del consiglio all’unanimità soltanto perché io e gli altri colleghi di opposizione abbiamo deciso di non partecipare a questa farsa. Per concludere, non si può non sottolineare che un’altra carica istituzionale è finita Fidenza, a una persona vicina quindi al Presidente della giunta dell’Unione. Ossia il capogruppo della maggioranza che lo sostiene in Consiglio comunale a Fidenza.

Francesca Gambarini, consigliere Forza Italia in Unione Terre Verdiane

Unione Terre Verdiane, Gambarini (FI): “Questo ente va chiuso. Non si torni indietro!”

Il bilancio di Terre Verdiane è un bilancio fatto solo di debiti e con quasi 3 milioni di disavanzo che verranno scaricati sui Comuni, quindi sui cittadini. Un bilancio costruito male, su scelte sbagliate che nessuno riesce nemmeno più a spiegare. D’altronde, come si fa a spiegare il perché si è tenuto in vita per anni un ente che è stato creato per scopi elettorali e che ha fatto solo danni, spendendo soldi dei cittadini senza ottenere alcun risultato? Forza Italia, da sola, ha sempre criticato questo ente e, dopo anni, anche altri se ne rendono conto e si accorgono di questa situazione drammatica. È così si è deciso di recedere dall’Unione a partire dal 1° gennaio 2017. Tra chi non sa più cosa fare, tra chi vuole mantenere questo carrozzone e tra chi fa da stampella alla sinistra votandone il bilancio, il caos regna sovrano in Unione Terre Verdiane. L’altra sera viene presentato e fatto votare ai consiglieri un documento in cui si invitano soprattutto i Comuni di Fidenza e Salso a riconsiderare le delibere di recesso e a individuare nuove forme di gestione per mantenere la titolarità giuridica dell’ente. Fuori dal burocratese significa che Fidenza e Salso dovrebbero mantenere in vita l’Unione. Abbiamo sempre detto che crediamo alle unioni fatte in un certo modo e con certi criteri, ma se quello che ci viene presentato è il principio di una strada da intraprendere noi non ci stiamo. E ogni comune si assuma le proprie responsabilità visto che per anni i vari amministratori non hanno fatto nulla per cambiare quel sistema ma al contrario si sono comodamente seduti diventando complici del sistema. Questa è una presa in giro bella e buona verso i cittadini! Spiace vedere come qualcuno, a pochissimi mesi dalle elezioni, si rimangi già le parole pronunciate in campagna elettorale, votando a favore del bilancio di un ente che fino a pochi mesi fa era il male assoluto.

Francesca Gambarini, consigliere Forza Italia in Unione Terre Verdiane

L’Unione Terre Verdiane? La dimostrazione dell’incapacità della sinistra

A fine giugno i Consigli comunali hanno deliberato il recesso dall’Unione Terre Verdiane, che chiuderà a partire dal 1° gennaio 2017. L’ente, quindi, rimane in piedi ancora per un anno e qualche mese. E in questo periodo dovrebbe continuare a svolgere le sue funzioni e adempiere alle scadenze previste. Ma forse Massari e il Pd se ne sono dimenticati. Un esempio? Il Consiglio dell’Unione avrebbe dovuto approvare entro il 30 luglio il bilancio 2015. Il termine è scaduto. Perché ancora non se ne sa nulla? I revisori dei conti non hanno niente da dire? Dato che l’Unione ha ancora poco più di un anno di vita, il bilancio 2015 potrebbe essere l’occasione per la sinistra di dimostrare che è interessata davvero al futuro del nostro territorio. Potrebbe essere l’occasione per ascoltare almeno per una volta le idee delle opposizioni e, insieme, preparare al meglio la chiusura dell’Unione. Penso in particolar modo ai servizi e ai dipendenti. Il silenzio sul bilancio 2015 è solo l’ultimo episodio di una lunga serie di fatti, che, in tanti anni e soprattutto nell’ultimo periodo, hanno evidenziato l’incapacità della sinistra di gestire questo ente.  Forza Italia ha criticato l’Unione Terre Verdiane, un mostro di burocrazia, da sempre. Ci spiace solo che la sinistra ci abbia messo così tanti anni per rendersene conto. Anni in cui sono stati buttati tanti soldi pubblici. Troppi. Auspichiamo che adesso vengano coinvolte le opposizioni x capire come avverrà il recesso . sperando che la sinistra non si inventi qualche altro carrozzone succhia soldi.

Francesca Gambarini

Consigliere Unione Terre Verdiane

Gambarini: “Terre Verdiane, grande sconfitta per il Pd”

Venerdì scorso Fidenza ha, finalmente, deliberato l’uscita dall’Unione Terre Verdiane. Sabato mattina ho convocato una conferenza stampa per spiegare la posizione di Forza Italia sulla questione. Pubblico l’articolo (di Annarita Cacciamani) pubblicato dalla Gazzetta di Parma.

L’uscita di Fidenza dall’Unione Terre Verdiane? «Una grande sconfitta per il Partito democratico». All’indomani dell’approvazione del recesso di Fidenza dall’Utv – grazie al voto favorevole del Pd e di Forza Italia – , Francesca Gambarini (capogruppo FI) torna sull’argomento con una conferenza stampa davanti alla sede dell’Unione. «Il recesso da Unione Terre Verdiane è sempre stato una delle battaglie portate avanti da Forza Italia. Rappresenta, invece, una grande sconfitta per il Pd, che ha voluto e creato questo ente, gestendolo nel peggior modo possibile – afferma – . Con coerenza e senza rimangiarci quanto detto in questi anni, abbiamo, quindi, votato a favore del recesso». La Gambarini è, comunque, molto critica verso il modo in cui si è arrivati al recesso. «Si è arrivati a questa decisione in maniera schizofrenica. Il Pd non sa cosa vuole: prima hanno fatto di tutto per arrivare alla nomina di Massari a presidente dell’ente per poi rendersi conto che l’ente non funziona – prosegue – . Un esempio: nella delibera si legge che l’Unione è composta da comuni con caratteristiche troppo diverse fra loro. Bene, questo noi lo diciamo da quando questo ente è nato. Ora, vigileremo sulle prossime decisioni che verranno prese e chiediamo a chi lo gestirà di tutelare i dipendenti». Per la Gambarini il bilancio dell’Unione è fallimentare: «In questi anni l’Unione è stata solo uno spreco di soldi pubblici e un baraccone utile a distribuire poltrone. Ora vogliamo che Fidenza torni ad avere i suoi vigili sul territorio in un momento in cui la sicurezza è sempre meno». «Chiedo al sindaco di coinvolgere anche le opposizioni nelle scelte future, dato che fino ad ora è stato tutto deciso dai sindaci chiusi nel palazzo».

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