La sanità pubblica e universalistica, come il sistema di welfare, sono da sempre considerati il fiore all’occhiello della sinistra in Emilia Romagna e quindi anche a Fidenza.
Ma oggi possiamo dire che sia ancora così?
Sig. Sindaco, Lei che é la prima Autorità sanitaria della città, potrebbe giurare che tutto funzioni come e meglio di prima?
Se vogliamo una risposta, che non abbia il sapore della propaganda, basta parlare con i cittadini che hanno usufruito recentemente dei nostri servizi sociosanitari. O magari farsi un giro a Vaio per sentire gli umori di chi sta in coda presso i vari ambulatori o scambiare qualche parola direttamente con gli stessi operatori dei servizi.
Per dire che le cose vanno bene, non è sufficiente inaugurare in pompa magna un cantiere per ampliare spazi che erano già stretti quando l’ ospedale fu aperto. Bisogna piuttosto preoccuparsi della qualità, dell’ efficienza e della tempestività delle risposte sanitarie a favore dei cittadini bisognosi di cure.
Accedere al pronto soccorso sta diventando una specie di Odissea: sai quando entri, ma poi devi dimenticarti dell’ orologio perché per una risposta può trascorrere un’intera giornata. Assenza totale di certezza sui tempi. Una volta svolto il triage, se non si tratta di codice rosso, vige l’assoluta indeterminatezza, nessuno ti dà informazioni: diventi un numero e basta!
Se per avventura devi accedere la notte e magari in un giorno festivo, la situazione è ancora più critica.
Evidentemente c’è una carenza di personale mai affrontata o un’ organizzazione del servizio non efficace o forse ci sono tutte le due cose insieme.
É evidente che il pronto soccorso è il primo accesso alla richiesta di cure. Siamo convinti che il poco personale che c’è stia facendo il massimo. Tuttavia da tempo chiediamo di affrontare questo problema, ma nulla è stato ancora risolto. Sig. Sindaco, faccia qualcosa perché così non si può andare avanti!!
E se mancano le risorse per assumere il personale che serve, faccia finalmente sentire la sua voce al tavolo dell’ Asl o con l’assessore regionale del suo partito. Ci dimostri nei fatti che in questa città non si vive solo di “grandiose” rotonde, ma che i diritti sociali delle persone vengono molto ma molto prima!!
Altra situazione ipercritica é quella delle liste d’attesa per esami e interventi. Sappiamo di cittadini che per una protesi ortopedica restano in lista per oltre un anno. Circa la diagnostica molte, troppe persone, sono costrette a rivolgersi ai poliambulatori privati, spesso a pagamento, per avere risposta in tempi rapidi. Possiamo avere finalmente i dati reali, disciplina per disciplina, dei tempi d’ attesa in corso? Vogliamo fare un’ operazione verità per sapere dove stanno i problemi e trovare qualche utile soluzione, che dia nuova credibilità al servizio sanitario pubblico? Oppure facciamo finta di niente e a questo punto, sig. Sindaco, abbia il coraggio di dire che il modello della nostra regione non è più adatto ai tempi e che quello lombardo magari é migliore. Cosa ne pensa in proposito? E che strada pensa di prendere?
In questi anni il nostro ospedale ha perso per strada molti seri e stimati professionisti. Alcuni storici primari sono andati in pensione, altri ci andranno a breve, altri ancora sono andati verso strutture più importanti. Quando da una squadra se ne vanno i migliori giocatori, il rischio è quello di retrocedere in classifica. In tutto questo tempo che tipo di programmazione é stata prevista per sostituire gli uscenti e mantenere un livello di professionalità accettabile?
A me pare ,sig sindaco, che questa sia stata una sua gravissima dimenticanza, di cui i fidentini pagheranno nel tempo un caro prezzo. Non occuparsi del futuro dell’ ospedale e dei suoi reparti, significa perdere importanza e qualità. Il problema non è sapere il nome di un primario che ne sostituisce un altro, qui nessuno vuole lottizzare le nomine, il problema è sapere se chi arriva ha le credenziali per non fare scadere il livello di assistenza e cura.
Questo consiglio comunale può essere messo al corrente dei tempi e modi circa le nomine dei primari e dei direttori responsabili dei dipartimenti?
A proposito: l’ ultima nomina riguarda la neurologia. È durata lo spazio di un mattino. Cosa è successo? Perché chi ha vinto il concorso se ne è già andato? E adesso che succede?
L’ impressione sig.Sindaco è quella che Fidenza durante il suo mandato abbia perso peso politico nei tavoli di programmazione. Così Parma ci ha portato via molte professionalità e noi stiamo diventando una succursale dell’ Ospedale Maggiore. Per alcuni campi mi viene da dire che persino l’ ospedale di Borgotaro venga prima di Vaio! Forza Sindaco, dia una prova d’ orgoglio. Se per tutto questo tempo ci ha dormito sopra, ora è arrivato il momento della sveglia, prima che sia troppo tardi.
Infine due parole sul distretto socio sanitario. A tutt’oggi manca la nomina del nuovo direttore. Mi risulta che il comune di Fidenza, in qualità di presidente del comitato, non abbia ancora saputo trovare una sintesi con gli altri comuni. È un serio problema politico-amministrativo. In questi anni, credo per responsabilità dell’assessore Frangipane, sono mancati il dialogo e la collegialità tra i comuni del Distretto. Cara assessore, non si può agire sempre d’ imperio, il distretto funziona se ci sono il confronto e la solidarietà fra i soci. Faccia una volta tanto uno sforzo l’umiltà e ascolti anche le ragioni degli altri. In tutti i modi il Distretto non può restare un minuto di più in questa indeterminatezza.
Asp:
Da anni stiamo aspettando un piano “industriale” dell’azienda servizi alla persona.Ormai anche il mandato del presidente Franzoni volge al termine e nessuna idea sulla programmazione futura é stata portata all’ attenzione di questa assemblea. Dite qualcosa e non tenete sempre tutto nel chiuso di un cassetto! Le politiche per gli anziani, le fragilità sociali, il disagio giovanile: questioni che non possono aspettare ed esigono risposte concrete e non i soliti convegni!!
Come vede Sig. Sindaco, dopo quasi 5 anni di mandato, la sua pagella nelle materie di sanità e sociale è gravemente insufficiente. Non sta a me darle il voto preciso, lo faranno gli elettori fra un anno alle prossime elezioni comunali. Può essere che per lei questi siano argomenti indigesti che non ama particolarmente. Ma fare il sindaco significa farsi carico di tutte le problematiche, soprattutto quelle che riguardano i bisogni fondamentali delle persone. E se in questi anni ha delegato il tutto all’ assessora Frangipane, bisognerà prendere atto che non è stata all’altezza dei compiti affidati.
Avendo lei di fatto recentemente licenziato l’assessore Bonatti, forse avrebbe fatto meglio ad interrogarsi sull’ operato della Frangipane.
Pazienza, anche questa è tutta responsabilità sua.
Però una cosa deve essere chiara: Vaio, la sanità e il sociale non possono essere lasciati all’ ultimo posto della sua agenda.
Faccia qualcosa, guardi lo dico io che sono di destra: sindaco faccia qualcosa, faccia qualcosa di sinistra!!!