Sanità in Emilia Romagna, Gambarini (Noi Moderati): “Necessario un intervento del Governo”

La sanità emiliano romagnola necessità di una cura da cavallo per tornare a livelli di decenza. Quindi ben venga la richiesta fatta dagli amici parlamentari della Lega di un invio di ispettori ministeriali da parte del Governo. Sia chiaro che non è il lavoro di medici ed infermieri a dover essere messo sotto la lente di ingrandimento ma le modalità di gestione attuata dalla Regione Emilia Romagna da sempre guidata dalla sinistra. Sinistra che negli anni ha politicizzato sempre più la sanità (che ovviamente non dovrebbe avere alcun colore politico) e aumentato a dismisura l’apparato burocratico. Il risultato è ora una voragine nel bilancio di circa 800 milioni di euro. Serve invertire i trend negativi ed è per questo che serve un intervento del Governo. Come sempre a pagare le incapacità gestionali della sinistra sono lavoratori ed utenti. Da un lato medici e infermieri sono sempre meno e sottoposti a carichi di lavoro sempre più pesanti. Dall’altro i cittadini si vedono costretti a rivolgersi alla sanità privata per avere una visita in tempi brevi. Chi non se lo può permettere deve aspettare mesi e mesi o addirittura non riesce a prenotare visite ed esami. Tutto ciò è inaccettabile e auspichiamo un intervento rapido del Governo per invertire la rotta.

Francesca Gambarini

Noi Moderati – Italia al centro

Politica, sanità e pandemia

Francesca Gambarini

Oggi, dopo più di un anno di pandemia, e non voglio tornare sui numeri e sulle situazioni drammatiche che abbiamo attraversato, possiamo dire che il sistema sanitario ha resistito grazie all’abnegazione e alla dedizione di medici e infermieri e degli operatori sanitari tutti. A distanza di oltre un anno, appare quindi sempre più necessario potenziare e migliorare il sistema sanitario. Non farlo vorrebbe dire che non abbiamo imparato nulla da questa catastrofe. Dico una sola cosa: non deve più succedere che si debbano rimandare visite e interventi perchè non si hanno gli spazi e le risorse per gestirli ed eseguirli. Non è qualcosa che può accadere in un Paese civile. Quando è arrivato il Covid, i nostri ospedali hanno dovuto affrontare una guerra contro questo virus, trasformandosi in Covid hospital. Di conseguenza, si sono dovuti rimandare screening, visite specialistiche, interventi programmati e tutta l’attività legata alle patologie oncologiche. I dati ci dicono che la quasi totalità degli interventi per tumori al seno e alla prostata sono stati rimandati. Tutto ciò deve farci riflettere e far riflettere soprattutto le istituzioni: è necessario che visite, screening e interventi per patologie non Covid tornino ad avere la giusta priorità per evitare altri morti. Dobbiamo essere in grado di curare e salvare tutti. La Politica deve prendere atto di tutto questo e intervenire. Investire sulla sanità per potenziarla e migliorarla è qualcosa che non possiamo più rinviare. Abbiamo chiamato medici e infermieri eroi. Se vogliamo davvero ringraziarli, mettiamoli nelle condizioni di lavorare al meglio. Questo sarebbe il vero ringraziamento da parte delle istituzioni.

Francesca Gambarini – Cambiamo!

Emilia Romagna, Francesca Gambarini e Stefano Bianchi (Cambiamo!): “Convenzioni con cliniche private per eseguire velocemente le prestazioni mediche rimandate causa Covid”

Emilia Romagna, Francesca Gambarini e Stefano Bianchi (Cambiamo!): “Convenzioni con cliniche private per eseguire velocemente le prestazioni mediche rimandate causa Covid”

BOLOGNA, 13 giu. – “Dopo l’emergenza Coronavirus il sistema sanitario regionale sta lentamente tornando alla normalità. Tra i problemi che ci ha lasciato in eredità abbiamo anche un enorme arretrato di visite e interventi programmati che non si sono potuti eseguire nel periodo del lockdown. Per non creare ulteriori problemi sanitari (le altre malattie, anche gravi, non sono infatti sparite) è necessario eseguire tutte le prestazioni rimandate. Come risolvere in fretta la situazione?  Riteniamo sia necessario consentire alle cliniche private in possesso dei requisiti e delle competenza di eseguire tali prestazioni in convenzione con il sistema sanitario nazionale”. A proporlo gli esponenti di Cambiamo! Francesca Gambarini, responsabile per la regione Emilia Romagna, e Stefano Bianchi, responsabile per la provincia di Rimini. “In questo modo i cittadini riuscirebbero ad eseguire velocemente tutti gli esami e si smaltirebbero le liste d’attesa – sottolineano – . Noi non vogliamo mettere in competizione pubblico o privato ma soltanto dare una soluzione ad un problema. La Regione ha già deliberato in tal senso tempo fa. Bene. Metta in pratica quanto deliberato. Il sistema sanitario regionale, di cui riconosciamo la qualità, soffre purtroppo da tempo per via delle lunghe liste d’attesa e a volte ai cittadini non rimane che pagare per farsi curare. La nostra proposta non vuole essere soltanto un modo per aiutare a recuperare velocemente le visite non fatte ma un contributo per migliorare il sistema sanitario regionale. Senza costi ulteriori a carico del cittadino. L’emergenza sanitaria ha reso chiara la necessità di investire per potenziare la sanità. Si investa perciò per potenziare a 360 gradi le strutture pubbliche, aumentando in primis il numero dei posti letto e il letto e la dotazione organica delle strutture, ma consentendo anche ai cittadini di curarsi velocemente e senza costi aggiuntivi anche avvalendosi del privato convenzionato”.

Gambarini (Cambiamo!): “Supportare le spese mediche di chi ha svolto lavori usuranti”

Gambarini (Cambiamo!): “Supportare le spese mediche di chi ha svolto lavori usuranti”

PARMA, 10 gen. – “Sulla sanità sentiamo tante, troppe parole vuote di chi come Bonaccini vuole raccontare una realtà che non c’è, dove non ci sono problemi. Sappiamo bene che le cose non stanno come dice lui e che, a fianco della cose che funzionano, ci sono tante cose da migliorare. Non funziona tutto bene”. Lo scrive in una nota Francesca Gambarini, candidata al Consiglio regionale per Cambiamo! – Popolo della Famiglia. “Per esempio – prosegue – ci sono liste d’attesa lunghissime e ci sono persone che hanno lavorato una vita intera che oggi si trovano a dover spender fior di quattrini per curare problemi dovuti ad un lavoro usurante. Faccio un esempio banale: chi oggi soffre di mal di schiena perchè ha fatto il muratore 40 anni e oggi vive con la pensione e si trova a dover acquistare medicine che il sistema sanitario nazionale non copre non può sostenere da solo tutti i costi. Riteniamo perciò che sia necessario contribuire alle spese mediche per chi ne ha più bisogno. Mi impegnerò quindi a proporre l’istituzione di un regolamento per la concessione di contributi per la compartecipazione alle spese mediche di chi ha sviluppato patologie dovute a lavori usuranti e oggi spende fior di quattrini per curarsi. E’ una proposta concreta che potrà dare un beneficio vero e tangibile a tante persone. Sicuramente gli emiliano ne trarranno più beneficio che dai numeri snocciolati da Bonaccini. Le risorse per finanziare questo progetto saranno reperite dal taglio degli sprechi del sistema sanitario regionale e dalla riduzione dei superstipendi di alcuni dirigenti con la tessera giusta in tasca”.

Borgotaro, Gambarini (Cambiamo!): “Sacrosante le proteste che hanno accolto Bonaccini”

Borgotaro, Gambarini (Cambiamo!): “Sacrosante le proteste che hanno accolto Bonaccini”

BORGOTARO, 22 nov. – “Serviva una scadenza elettorale imminente per far sì che la Regione Emilia Romagna si interessasse Pronto Soccorso dell’ospedale di Borgotaro. Spiace soltanto vedere che le esigenze dei cittadini, che giustamente hanno accolto Bonaccini con una protesta, e dell’Appennino vengano prese in considerazione soltanto in campagna elettorale”. Lo scrive in una nota Francesca Gambarini, componente del comitato nazionale di Cambiamo!. “Il territorio montano, date le difficili condizioni orogeografiche – prosegue -, avrebbe bisogno di un’attenzione costante da parte delle istituzioni. Invece abbiamo assistito ad un progressivo impoverimento di questi territori, dove addirittura per colpa del Pd e di Bonaccini non si può più nascere dato che è stato chiuso il punto nascite dell’ospedale di Borgotaro. Per concludere vale inoltre la pena ricordare che Bonaccini, il Pd e la sinistra hanno sempre rifiutato la proposta formulata dal centrodestra di istituire zone franche montane per incentivare l’economia dei territori montani. Il tutto nell’indifferenza di consiglieri regionali nati in questi territori ma si sono dimostrati interessati più al partito che al resto. Bonaccini, il Pd e la sinistra hanno già dimostrato di non essere interessati alla montagna, motivo valido per cambiare e scegliere il 26 gennaio Lucia Borgonzoni presidente”.

Emilia Romagna, Gambarini (Cambiamo!): “La sanità sia al servizio dei cittadini, non dei funzionari”

Emilia Romagna, Gambarini (Cambiamo!): “La sanità sia al servizio dei cittadini, non dei funzionari”

PARMA, 7 ott. – “Le parole pronunciate dall’assessore regionale alla Sanità Venturi lasciano sgomenti. Per farla breve ha accusato i medici di voler fare troppo per poi lamentarsi, suggerendo di lasciare alcune parti della loro attività ad altri professionisti, fintamente inconsapevole del fatto che accumulano ore non pagate per dare risposte ai cittadini”. Lo scrive in una nota Francesca Gambarini, componente del comitato nazionale di Cambiamo!. “Lo invitiamo prima di tutto a fare un giro per gli ospedali pubblici: vedrà che sia medici, sia infermieri che altri professionisti sono oberati di lavoro, data la carenza sia degli uni sia degli altri. Invece di fare i conti in tasca ai medici, gli suggeriamo di provare a liberare gli operatori sanitari da tutto il carico di burocrazia che hanno sulle loro spalle e lasciare che si occupino delle cure dei pazienti – prosegue – . Venturi dice che non deve essere la politica ad occuparsi di questo: ma se la politica non detta le linee di indirizzo cosa ci sta a fare? Solo per lo stipendio da assessore? Forse Venturi e Bonaccini sono troppo occupati a nominare i vari dirigenti per pensare a come migliorare il lavoro del personale sanitario. Abbiamo chiari segnali nelle aziende di Parma che vanno in questo senso. E mentre loro cercano di assegnare tutti i posti disponibili prima delle elezioni, medici, infermieri e tutto il personale sanitario si fanno in quattro per mantenere il nostro sistema sanitario ad un livello sufficiente nonostante il Pd. Colgo l’occasione per ringraziarli dell’importantissimo lavoro svolto ogni giorno. Mi auguro che presto in Regione si cambi aria e si possa così avere un sistema sanitario che mette in cima le esigenze dei pazienti e non dei funzionari di turno”.

Borgotaro, Gambarini e Rolandi (FI): “Riaprire il punto nascite”

Borgotaro, Gambarini e Rolandi (FI): “Riaprire il punto nascite”

BORGOTARO, 27 gen. – “Usare sanità e salute a scopi elettorali è davvero squallido. E, purtroppo, dobbiamo prendere atto che è quello che sta facendo il presidente della Regione Bonaccini”. Lo scrivono in una nota Francesca Gambarini, commissario provinciale di Forza Italia, e Federico Rolandi, consigliere comunale a Borgotaro. “Bonaccini, insieme ai precedenti Governi di sinistra, ha deciso che i punti nascite montani della nostra Regione, tra cui, quindi, quello di Borgotaro dovevano chiudere – proseguono Gambarini e Rolandi -. Ora ne chiede la riapertura e scarica le colpe su altri. Se vuole cercare colpevoli dei disagi creati ai cittadini di Borgotaro e di tutta la montagna parmense gli basta guardarsi allo specchio.  Quindi, ci aspettiamo che quanto meno dica chiaramente di aver sbagliato a chiudere i punti nascite altrimenti la sua sembrerà soltanto una mossa elettorale per cercare di riconquistare i voti di quella montagna da lui sempre trascurata. Noi, invece, non abbiamo mai cambiato idea e ci siamo sempre battuti per la riapertura del punto nascite di Borgotaro e ci auguriamo sinceramente che si passi dalle parole ai fatti. Il ministro Grillo e il presidente Bonaccini, senza perdere altro tempo, a litigare riaprano il punto nascite di Borgotaro e scrivano la parole fine ai disagi che le future mamme della montagna stanno vivendo per colpa del Pd emiliano. Caro Bonaccini, le donne della montagna non sono cittadine di serie B ma pagano le tasse come tutti gli altri e meritano di avere gli stessi servizi”.  

Sanità, Gambarini (FI): “Lavorare ed investire per ridurre le liste e i tempi d’attesa”

Sanità, Gambarini (FI): “Lavorare ed investire per ridurre le liste e i tempi d’attesa”

FIDENZA, 16 gen. – “Lavorare ed investire per ridurre le liste e i tempi d’attesa”. Ne sottolinea la necessità Francesca Gambarini, capogruppo di Forza Italia al Consiglio comunale di Fidenza, all’indomani della seduta consiliare monotematica dedicata alla sanità. “Ieri, in occasione del Consiglio comunale dedicato alla sanità, abbiamo portato all’attenzione della dirigenza della Azienda Usl, che ringraziamo per la presenza, le segnalazioni che ogni giorni riceviamo dai fidentini – prosegue Gambarini – . Siamo soddisfatti degli investimenti fatti in tecnologia e nell’edilizia, ma è necessario guardare al di là dei dati e della burocrazia. Dobbiamo guardare alla quotidianità che ognuno di noi vive. Non è possibile aspettare mesi o addirittura anni per una visita specialistica o un intervento come non è possibile aspettare ore al Pronto Soccorso. Ieri lo abbiamo fatto presente e ci è stato risposto con codici, categorie e percentuali. E’ una risposta sbagliata. E’ come dire ad un cittadino: “la tua visita non è abbastanza importante, puoi aspettare”. Vi sembra normale che un fidentino venga dirottato a Borgotaro o a Langhirano per un’indagine strumentale? Noi pensiamo non lo sia. La risposta giusta è investire in nuovi medici e nuovi infermieri all’ospedale di Vaio e nei vari presidi sanitari del distretto. Registriamo peraltro un diffuso malessere fra gli operatori del reparto di chirurgia per ipotesi organizzative e dirigenziali calate dall’alto con accordi al ribasso La Regione ha la possibilità di investire e assumere, quindi lo faccia senza aspettare. Più personale vorrebbe dire anche condizioni di lavoro migliori per medici e infermieri che ogni giorni fanno fronte a mille difficoltà. A loro un grande grazie. Registriamo, infine, che il sindaco ha cambiato idea sulla Casa della Salute e ora la pensa come noi sul fatto di realizzarla. Tira vento di campagna elettorale?”.

Sanità in Appennino, Gambarini e Rolandi (FI): “Liste d’attese e carenza di personale siano priorità per la Regione”

BORGOTARO, 5 gen. – “Condividiamo l’intervento dell’associazione Insieme per vivere di Borgotaro, che evidenzia due grosse carenze dell’ospedale Santa Maria di Borgotaro che sono, purtroppo, comuni a tutto il nostro sistema sanitario. La prima questione è quella dei tempi d’attesa per gli esami diagnostici, la seconda è quella legata al personale, costretto a dividersi su più strutture e a sobbarcarsi turni massacranti. Sono questi i problemi su cui il presidente Bonaccini dovrebbe concentrarsi nell’ultimo anno del suo mandato perchè è questo che i cittadini chiedono: potersi curare senza attendere mesi, se non anni. Il presidente Bonaccini si è invece totalmente immerso nel clima da compagna elettorale ed è concentrato a tagliare nastri, senza minimamente curarsi della reale situazione dei nostri ospedali”. Lo scrivono in una nota Francesca Gambarini, commissario provinciale di Forza Italia, e Federico Rolandi, consigliere comunale a Borgotaro.

Sanità, Gambarini (FI): “Oltre 6 mila persone in lista d’attesa nei reparti di Chirurgia”

PARMA, 3 dic. – “E’ assurdo dover aspettare anni per una prestazione medica ma purtroppo accade. E accade in provincia di Parma, in Emilia Romagna. E accade nonostante il presidente Bonaccini si faccia vanto ogni giorno della sanità emiliano romagnola. Che, è vero, è di alto livello nonostante il Pd e la sinistra, grazie alla dedizione e all’impegno dei professionisti che ci lavorano”. A denunciarlo é Francesca Gambarini, commissario provinciale di Forza Italia. “Guardiamo, però, in faccia la realtà – prosegue – : nella chirurgia pediatrica dell’Ospedale Maggiore di Parma ci sono ancora 3 pazienti in lista d’attesa dal 2014. Questo lo dicono i dati dei reparti di chirurgia dei nosocomi di Parma, Fidenza e Borgotaro. Dati che purtroppo dovrebbero far riflettere seriamente chi di dovere. A nostro avviso, quello che emerge con più forza è che i continui tagli agli investimenti sulla sanità hanno portato ad avere liste d’attesa infinite. La vera rivoluzione da attuare, se vogliamo dare risposte ai cittadini in un tempo utile rispetto alle loro esigenze sanitarie, sarebbe tagliare i mastodontici apparati burocratici delle Aziende, eliminare gli sprechi e le scelte clientelari assai diffuse  per investire in personale sanitario e strumentazione. All’ospedale Maggiore ci sono 1216 pazienti in attesa da mesi di una prestazione sanitaria in Chirurgia generale, mentre in Chirurgia pediatrica in lista d’attesa ben 1151 bambini di cui 125 in attesa dal 2016. Il totale dell’intera chirurgia di Parma è di 6428 persone in lista d’attesa, di alcuni anche dal 2014 o dal 2015. Se guardiamo a Fidenza o Borgotaro, fatte le dovute proporzioni rispetto ai bacini di utenza, il problema rimane. Invitiamo perciò il presidente Bonaccini e l’assessore Venturi ad essere più incisivi visto che, per abbattere le liste d’attesa, hanno ricevuto anche risorse aggiuntive. Il riscontro però è quello di una situazione, fotografata da numeri ufficiali, che si presenta peggiorata. I cittadini, che sostengono la sanità con le loro tasse, chiedono solamente di potersi curare senza aspettare mesi o peggio anni. Ci faremo carico di raccogliere, assieme alle varie associazioni dei pazienti sul territorio, le segnalazioni su questo diffuso problema”. 

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