Parma, Forza Italia: “Prefetto e questore ascoltino la città”

Nostro malgrado ci troviamo di nuovo costretti ad intervenire per
richiamare l’attenzione sul problema della sicurezza a Parma. Potremmo
sembrare ripetitivi ma continuare a parlarne è indispensabile per non
far cadere nel dimenticatoio il problema. Ieri la stazione ferroviaria
è stata teatro di una rissa che ha creato grossi disagi (oltre che a
un grosso spavento) alle tantissime persone che erano lì. Innanzitutto
dobbiamo ringraziare gli agenti della Polizia ferroviaria che sono
intervenuti immediatamente in questa e in altre occasioni e che fanno
del loro meglio nonostante gli ultimi due governi di centrosinistra
abbiano deciso pesanti tagli alla Polizia ferroviaria della nostra
città. La stazione – porta di ingresso di Parma e utilizzata ogni
giorno da tantissimi fra pendolari e turisti – anche a causa
dell’organico e delle risorse ridotte all’osso per la polizia
ferroviaria è ormai diventata un luogo dove ciondolano tutto il giorno
bande di stranieri nullafacenti che si divertono litigando e creando
disagi agli utenti. Fa davvero male vedere come sia trascurato un
luogo che è il biglietto da visita della nostra città e per il quale è
stato investito molto per riqualificarlo e renderlo moderno e
funzionale. Ci rivolgiamo, perciò, ancora una volta al prefetto e al
questore: facciano un giro a piedi per Parma e visitino tutti i luoghi
più vissuti dai cittadini e quelli considerati sensibili per rendersi
conto della situazione, ascoltando i parmigiani. Loro compito è
garantire la sicurezza della nostra città e la sicurezza non si crea
semplicemente programmando incontri e tavoli istituzionali. Prefetto e
questore tornino tra le gente per elaborare soluzioni efficaci.

Paolo Buzzi, capogruppo Forza Italia Parma
Francesca Gambarini, capogruppo Forza Italia Fidenza

Sulla Scuola per l’Europa di Parma…

Ancora una volta abbiamo esempio della millanteria con cui il nostro sindaco si incensa di meriti non suoi, nel momento in cui annuncia al mondo di aver sbloccato la scuola europea e di aver rimediato (te pareva) ad una mala gestione della amministrazione precedente. Senonchè, nel caso specifico, non solo nessun merito può essere riconosciuto alla attua le amministrazione, ma anzi un danno erariale enorme di cui dovrà rispondere. Già nel 2012 l’allora amministratore unico di Stu Autority Ing Fochi confermò sia al Commissario Ciclosi prima che al sindaco Pizzarotti poi della possibilità di concludere l’opera rimanendo entro il piano di spesa. Con l’impresa esecutrice concluse un accordo notarile con cui la stessa si impegnava a rispettare tutti gli impegni contrattuali e a completare il lavoro entro il dicembre 2012. In base a tale accordo la Stu Autority riconosceva i danni causati per la sospensione temporanea dei pagamenti e dal conseguente blocco dei lavori durato circa quattro mesi. L’importo dell’indennizzo riconosciuto era di circa 700 mila euro, cifra assolutamente compatibile ed affrontabile nell’ambito del bilancio del progetto. L’accordo prevedeva che lo stesso sarebbe divenuto efficace solamente a seguito dell’approvazione della nuova amministrazione comunale, socio unico di Stu Autority, e qui viene il bello: quella approvazione non venne mai effettuata e non fu mai motivato il perché. Il cantiere è stato abbandonato e l’opera incustodita a deteriorarsi progressivamente fino ad oggi. Vengono immediate alcune domande che vorrei porre al sindaco:

1. sono state escusse le fideiussioni fornite dall’impresa esecutrice che garantivano la buona esecuzione e l’acquisto della scuola Pascoli di via Saffi in conto pagamento del prezzo per la realizzazione della Scuola Europea?

2. Perché è stato necessario un ulteriore finanziamento dello Stato quando il piano finanziario dimostrava che i fondi stanziati insieme al valore pattuito per la scuola Pascoli erano sufficienti?

3. Ed infine domanda retorica: può forse il nostro sindaco gloriarsi di un risultato che vede un’opera colpevolmente ferma da quasi quattro anni e che viene ultimata (forse) con un esborso di fondi pubblici di oltre 4 milioni di euro in più rispetto a quanto era possibile fare quattro anni fa ?

La morale da trarre da questa vicenda è che ancora una volta la faccia tosta amministrativa di questa giunta cerca di far bere ai cittadini di Parma di aver risolto una situazione, quando in realtà l’ha enormemente peggiorata!

Paolo Buzzi-Forza Italia Parma

Francesca Gambarini – Forza Italia Fidenza

Sicurezza nel Parmense, Forza Italia: “Le forze politiche unite si rivolgano al ministero dell’Interno”

Mentre il prefetto è tutto concentrato a incontrare sindaci per parlare dell’accoglienza ai migranti, nell’indifferenza di tutti Parma e provincia diventano ogni giorno meno sicure, nonostante per il questore i furti siano in calo. E’ notizia di oggi un fatto gravissimo: due coniugi sono stati aggrediti e legati dai ladri che hanno svaligiato la loro casa. Non è possibile continuare a tollerare fatti di questo genere senza che nessuno muova un dito. Non dobbiamo rassegnarci ma dobbiamo continuare ad indignarci e a reclamare più sicurezza, più rinforzi è più mezzi. Invitiamo tutte le forze politiche a rivolgersi direttamente al ministro dell’Interno. Tutte, nessuna esclusa. La sicurezza non ha colore politico e non va strumentalizzata a fini elettorali. Tutti gli amministratori di Parma e provincia, in quanto rappresentanti dei cittadini, si uniscano e chiedano direttamente al ministero rinforzi per le forze dell’ordine di Parma. Chiediamo al sindaco di Parma e al presidente della Provincia di muoversi immediatamente per far sentire la voce del nostro territorio. Invitiamo, di nuovo, il prefetto a parlare con i parmigiani. Forse, così, si renderà conto che le persone sono preoccupate dai furti nelle loro case e nelle loro aziende e che questa dovrebbe essere la sua priorità.

Paolo Buzzi, capogruppo Forza Italia Parma – Francesca Gambarini, capogruppo Forza Italia Fidenza

Pizzarotti indagato per disastro colposo, Gambarini (FI): “Noi garantisti ma spieghi la sua posizione”

PARMA, 8 giugno – “Nel 2014 la piena del Baganza causo milioni di euro di danni a Parma. Nei giorni successivi scoppiò la polemica sulla corretta gestione del sistema d’allerta – anche noi chiedemmo i chiarimenti del caso –  e la Procura aprì un’indagine. Oggi veniamo a sapere che il sindaco Pizzarotti, il comandante della Polizia municipale Noè e alcuni tecnici sono indagati per disastro colposo proprio in riferimento all’alluvione. Magari con una maggiore attenzione si sarebbero potuti limitare i danni della piena… Non vogliamo entrare nel merito della vicenda e dare giudizi che competono alla Magistratura, ma riteniamo che un sindaco che aveva fatto della trasparenza il suo vessillo (presto riposto in un cassetto) debba spiegare alla città la sua posizione, invece di starsene in Cina come se nulla fosse. Fermo restando che noi siamo garantisti e che Pizzarotti (come qualsiasi altra persona) è innocente fino al terzo grado di giudizio, vorremmo ricordare al sindaco che quando erano altri ad essere indagati lui ne chiedeva le dimissioni gridando sotto i portici del Comune. Perché oggi non fa la stessa cosa? Ora si lasci lavorare la magistratura in pace e si torni a parlare di Parma e dei suoi problemi: la città ha bisogno di essere amministrata”. Così Francesca Gambarini, capogruppo di Forza Italia al Consiglio comunale di Fidenza (Pr), commenta la notizia dell’indagine per disastro colposo in relazione all’alluvione che colpì Parma nel 2014.

Gambarini (FI) al TgCom24: “Pizzarotti pensa solo a se stesso”

“La diatriba fra Pizzarotti e il Movimento5Stelle sta bloccando Parma. Il sindaco pensa solo a questo, trascurando i veri problemi della città. Pare gli importi solo avere il suo quarto d’ora di celebrità nei tg nazionali.

Pizzarotti non deve dimettersi per un avviso di garanzia. Doveroso ricordare però che quando erano altri ad essere indagati lui era sotto i portici del comune con le pentole. Ora non fa nemmeno chiarezza sull’accaduto.

Pizzarotti non ha mantenuto neanche una delle sue promesse elettorali. Aveva promesso di non far accendere l’inceneritore e invece funziona a pieno ritmo. Aveva promesso il consumodisuolozero e invece ha approvato la costruzione di un nuovo enorme centro commerciale”. Lo ha affermato Francesca Gambarini, capogruppo di Forza Italia a Fidenza  (Pr), intervenendo a TgCom24.

Parma, Forza Italia: “Pizzarotti dica le cose come stanno”

Dopo aver letto la lettera del sindaco Pizzarotti, ci sembra doveroso intervenire per ristabilire la verità delle cose. Lui, infatti, ne racconta solo una parte, dimenticando che i progetti di cui si vanta sono stati pensati e finanziati da chi lo ha preceduto. Mettiamo, quindi, un po’ di ordine.
Primo: la stazione è un fiore all’occhiello di Parma (lui non poteva neanche immaginare un progetto così). E’ la porta della città ed è stata terminata con i soldi della metro. Lo stop alla metro ha comportato un beneficio per le casse comunali di 200 milioni di euro, mentre lui non è riuscito a fermare il il suo cavallo di battaglia durante la campagna elettorale, il forno inceneritore. Se poi i treni fermano a Reggio è colpa del centro sinistra di allora (di Truffelli, Lavagetto e Prodi) cosa risaputa da tutti e al sindaco va la colpa di non aver ottenuto più fermate dell’alta velocità. Poi, l’accordo sui centri commerciali è stato sottoscritto da Ubaldi e Bernazzoli e comunque quell’accordo ha portato come contropartita la complanare costata più di 20 milioni (senza la quale non ci sarebbe più Cibus a Parma perché Federalimentare sarebbe andata a Milano a Tuttofood), la riqualificazione della scuola Cocconi, la riqualificazione del palazzo del Governatore, il “Duchino” e il centro congressi interrato. Ancora: il ponte Nord è stato finanziato nel 2004 con la legge 164 e poi avviato da Ubaldi. La precedente amministrazione ha trovato tutti i contratti già firmati. Poi se questa amministrazione non lo ha voluto completare non è colpa nostra ed è più probabilmente una carenza di progettualità sua e della sua giunta. Pizzarotti in questi giorni continua a farsi bello perché Parma è 5^ nella graduatoria delle Smart City, ma dimentica che nell’ultimo anno di amministrazione del centrodestra eravamo la seconda Smart City in Italia.
Passiamo al teatro Regio. Se oggi esiste il Festival Verdi è perché altri hanno realizzato la prima edizione nell’autunno del 2007. Il teatro, prima dell’arrivo di Pizzarotti, aveva una programmazione artistica imponente: stagione lirica, Festival Verdi, Parma Danza, la rassegna estiva, serate speciali come il concerto di Abbado al Teatro Farnese. E inoltre era un vero e proprio Festival che coinvolgeva tutta la città con decine di eventi collaterali, mostre, vetrine dei negozi addobbate, musica di Verdi in filodiffusione nelle strade, trasmissione delle opere sotto i portici del Municipio e il coro del Teatro che andava nelle case di riposo e negli ospedali. In quel periodo, il Teatro aveva già una situazione deficitaria dal punto di vista finanziario (non economico), aggravata dal fatto che il Governo con la crisi del 2008 ha interrotto il finanziamento Arcus.
Parlando di via Reggio, stranamente si dimentica di opere importanti (che la sua giunta nemmeno si sarebbe sognata) realizzate come la sede dell’Efsa (costata più di 30 milioni e realizzata in tre anni) con la riqualificazione di viale Piacenza e la realizzazione dello stadio del baseball e la cittadella del rugby in altre  parti della città. E grazie ai nuovi impianti sportivi (fra cui anche il centro polisportivo al Campus, la riqualificazione dell’ex Coni, la riqualificazione dell’impianto di atletica Lauro Grossi) e ai 330 eventi di Parma capitale europea dello sport, nel 2011 secondo la classifica del Sole 24 Ore eravamo la prima città in Italia e la 2′ come Smart City.
Se loro passeranno alla storia per aver tolto qualche tetto di eternit nelle scuole, crediamo che un amministratore di condominio avrebbe fatto comunque meglio.

Paolo Buzzi,capogruppo Forza Italia Parma     Francesca Gambarini, capogruppo Forza Italia Fidenza

Forza Italia: “Il Comune di Parma spieghi cosa sta succedendo”

La vicenda delle informative recapitate dalla Polizia municipale al
presidente del Movimento Nuovi Consumatori, ad un altro consulente di
Mnc e a un giornalista di quotidiano online sta assumendo toni sempre
più inquietanti. Attendiamo che qualcuno chiarisca questa vicenda,
spiegando la natura di questi atti perché se davvero sono stati
consegnati senza alcuna indicazione da parte della Procura sarebbe un
atto di una gravità inaudita. Il comandante Noè cosa ha da dire? E
sulle questioni sollevate dal Movimento Nuovi Consumatori e dal suo
presidente Filippo Greci cosa dice? Sarebbe doveroso da parte sua, in
quanto pubblico ufficiale, dare spiegazioni. In questa vicenda
colpisce anche il silenzio dell’amministrazione comunale, che, dopo
essersi affrettata a dire che va tutto bene, ha continuato a far finta
di niente. Chiediamo al sindaco Pizzarotti e all’assessore alla
Sicurezza Casa cosa pensano di quanto sta accadendo in questi giorni.
I fatti segnalati da Mnc corrispondono al vero? Se sì, cosa hanno
intenzione di fare? Chiariscano anche l’episodio delle notifiche
inviate agli esponenti di Mnc e al giornalista per sgomberare il campo
dai dubbi e perplessità. Lo faranno o secondo loro si è agito in modo
corretto?

Paolo Buzzi, capogruppo Forza Italia Parma
Francesca Gambarini, capogruppo Forza Italia Fidenza

Indagato il sindaco Pizzarotti, Gambarini (FI): “Ora i grillini non gridano ‘onestà, onestà’?”

Il sindaco di Parma Federico Pizzarotti del Movimento 5 Stelle e il suo assessore alla Cultura Ferraris sono indagati per abuso d’ufficio in merito alla nomina dei vertici del teatro Regio di Parma. Una vicenda su cui da tempo c’erano dei dubbi: chiediamo perciò al sindaco di chiarire i fatti. Noi siamo garantisti e prima di esprimere giudizi, aspettiamo che la magistratura faccia chiarezza. Non siamo come il Pd, garantista soltanto verso gli esponenti del proprio partiti e giustizialisti verso gli altri. Ora, però, per coerenza con quanto sbandierato ai quattro venti in ogni dove vorremmo vedere gli esponenti del Movimento 5 Stelle davanti al Comune a gridare “onestà, onestà”. Infine, va constatato che questo non è un bel periodo per le amministrazioni del Movimento 5 Stelle e che, nonostante i proclami di Beppe Grillo, nessuno dei grillini coinvolti in indagini ha lasciato la propria poltrona. La superiorità morale, caro Grillo, non esiste.

Francesca Gambarini, capogruppo Forza Italia Fidenza

Sicurezza Parma, Forza Italia: “Dal Prefetto vorremmo sentire cosa vuole fare”

“Abbiamo letto con grande interesse l’intervista rilasciata dal Prefetto alla Gazzetta di Parma. Ci saremmo però aspettati di leggere le strategie che la Prefettura intende mettere in atto, insieme agli altri organi competenti in materia di sicurezza”. Così Paolo Buzzi, capogruppo di Forza Italia a Parma, e Francesca Gambarini, capogruppo di Forza Italia a Fidenza, commentano l’intervista del Prefetto Giuseppe Forlani. “Invece? Leggiamo dichiarazioni da burocrate, che tende a minimizzare i problemi. Invitiamo, perciò, sua eccellenza il Prefetto a fare un giro a piedi, di sera e senza scorta, per le vie di Parma e a rileggere poi le sue dichiarazioni. Il prefetto Forlani si rifugia dietro cifre e statistiche, cercando di negare che ci sia un’emergenza sicurezza, ma il sentire comune dei parmigiani dice che la sicurezza è un grosso problema. I parmigiani, infatti, non sanno che farsene delle statistiche: non si sentono protetti ed hanno paura. I problemi sono tanti: i furti nelle abitazioni e nelle aziende e i quartieri in mano agli spacciatori sono soltanto i più evidenti. Evidente è anche la difficoltà delle forze dell’ordine a affrontare la sua situazione. Non per demerito loro, sia chiaro, ma per i continui tagli che hanno dovuto subire. Negli uomini e nei mezzi. Il prefetto minimizza anche questo aspetto, mentre avrebbe potuto unire la sua voce a quella del resto della città per chiedere rinforzi. In ogni modo, speriamo che presto la prefettura e le altre istituzioni mettano i campo strategie concrete per far sentire i parmigiani più sicuri. Sembrerebbe, inoltre, che la questura non abbia richiesto rinforzi, nè uomini, nè mezzi. Se vero, ci pare molto grave. Invitiamo anche il Questore a fare di più”.

Parma, Gambarini (FI): “Lo ammette anche il Governo, Parma è sempre meno sicura”

PARMA, 20 aprile – “Il ministro dell’Interno sbeffeggia ‪Parma e decide di non mandare nessun rinforzo alla polizia. Pur ammettendo che ce ne sarebbe bisogno e che l’organico della forze di polizia di Parma è sottodimensionato del 17%”. Lo scrive in una nota Francesca Gambarini, capogruppo di Forza Italia a
Fidenza (Pr). “Sia il sindaco ‪Pizzarotti,sia il ‪Pd con a capo il senatore ‪‎Pagliari avevano chiesto rinforzi ma si vede che agli occhi del governo non valgono abbastanza. Al netto delle polemiche, è una bruttissima notizia per la nostra città che avrebbe davvero avuto bisogno di essere più protetta. Quel che è peggio è che il viceministro ammette che a Parma siamo messi peggio della media nazionale, ma, nonostante questo, dice che non manderà nessun rinforzo. Poi evidenzia anche forti carenze sia nell’organico della
Polizia postale, sia in quello della Polizia ferroviaria. Con questa decisione il Governo evidenzia di non avere a cuore nemmeno un po’ gli interessi dei cittadini che, a gran voce, chiedono più sicurezza.
Tutto ciò è vergognoso! I parlamentari del Pd, invece, si interroghino sul loro ruolo: per che motivo sono in Parlamento se non riescono nemmeno a perorare una sacrosanta richiesta arrivata dalla nostra città?
Chissà forse se il sindaco di Parma fosse stato del Pd, il viceministro avrebbe risposto diversamente… Ma a Parma, lo sappiamo, il Pd sa solo criticare… Mai prima d’ora Parma era stata così insicura. Vuol dire che quando erano altri ad amministrare la città qualcosa di buono era stato fatto. Peccato che, solo per motivi
ideologici, sia stato tutto distrutto. E questo è il risultato”

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