Gambarini (Cambiamo!): “Parma più sporca ed insicura con Pizzarotti”

Tanti elogi, nessuna autocritica. E’ la sintesi della lunga intervista rilasciata alla Gazzetta dal sindaco di Parma Pizzarotti, che altro non fa che appuntarsi medaglie al petto. Spiace che abbia tralasciato di toccare due tasti dolenti quali la sicurezza e l’inchiesta relativa a Svoltare Onlus, soggetto legato a triplo filo all’amministrazione Pizzarotti. A nostro avviso (e i fatti confermano il nostro pensiero) dieci anni di Pizzarotti hanno reso Parma più sporca, meno sicura e più isolata dal resto della Regione e dell’Italia. Ci riferiamo in particolare alle infrastrutture, tema sul quale le città vicine sono andate avanti mentre qui si continua solo a parlare. Fa sorridere poi vedere come Pizzarotti ritenga che serva un nuovo modello per il centro. Se lo pensa perchè non lo ha messo in pratica in 10 anni? Pizzarotti davvero sembra vivere fuori dalla realtà e fuori Parma e l’unica cosa positiva del suo mandato è che ormai è finito. Il sindaco in questa intervista getta definitivamente la maschera rivelando a chi ancora avesse dubbi di essere un Pd 2.0, anche più a sinistra del Pd. Molto probabilmente alle prossime amministrative l’alleanza Pd – Pizzarotti – il peggior incubo dei parmigiani di buon senso – diverrà realtà, sta a noi di centrodestra ridare alla città un’amministrazione che davvero ama Parma e che la riporti ad essere quel gioiellino che era in passato.

Gambarini (Cambiamo!): “Più punti vaccinali in provincia di Parma”

Servono più punti vaccinali in provincia di Parma. Le vaccinazioni devono essere fatte massicciamente e velocemente, non possiamo permetterci file e assembramenti all’ingresso come successo ieri al PalaPonti di Moletolo con anziani in fila fuori senza nemmeno una copertura, fondamentale in caso di pioggia. Abbiamo già proposto di utilizzare come punto vaccinale il palasport di Fidenza e riteniamo si debbano attrezzare altre sedi (penso ad esempio ai palasport e alle palestre comunali oggi inutilizzate) a Parma e in altri comuni della provincia per fare in modo che ci siano più punti vaccinali sul territorio e i residenti dei comuni limitrofi non si debbano concentrare tutti a Parma. L’organizzazione deve essere impeccabile: non possiamo permetterci ulteriori ritardi o rallentamenti.

Gambarini (Cambiamo!): “Necessari ristori subito e una strategia a lungo termine per il rilancio dell’economia”

PARMA,13 mar. – “L’indagine commissionata da Ascom conferma la situazione di estrema difficoltà che, da un anno a questa parte, sta attraversando il commercio a Parma. 1450 aziende sono vicine alle chiusura: è un numero impressionante che significa anche perdita di posti di lavoro. E la zona rossa decretata per l’intera Emilia Romagna nelle prossime settimane non farà altro che peggiorare la situazione. Servono ristori immediati e consistenti per consentire alle aziende di sopravvivere fino alla fine dell’emergenza sanitaria e servono soprattutto politiche di medio e lungo termine per consentire all’economia di riprendersi. E’ necessario lavorare sul futuro perchè, una volta terminati il blocco dei licenziamenti e la cassa integrazione covid, rischia di scoppiare una crisi sociale senza precedenti. Sarebbe un vero e proprio disastro per tutti noi. Si usino in questo senso parte dei fondi del Recovery Fund. Parallelamente alla messa in atto di politiche per il rilancio del mercato del lavoro, il Governo dia una svolta alla campagna di vaccinazioni per consentire di abbattere i contagi e farci finalmente tornare ad una parvenza di normalità”. Lo scrive in una nota Francesca Gambarini, coordinatore regionale di Cambiamo!

Gambarini (Cambiamo!): “La Provincia di Parma diventi zona gialla”

PARMA, 24 gen. “Mi unisco all’appello delle associazioni di categoria e di alcuni sindaci del Parmense: la nostra provincia torni zona gialla. Lo dicono i dati. Spiace davvero molto vedere che il presidente Bonaccini sia contrario a questa ipotesi, penalizzando per l’ennesima volta la nostra provincia. Dopo un anno di sacrifici meritiamo di poter ripartire. Lo si deve fare e subito. Basterebbe fare valutazioni legate al territorio provinciale invece che regionale per accorgersene. Parma sta rispondendo meglio delle altre province e dobbiamo dare la possibilità di ripartire a bar, ristoranti ed altre attività. Naturalmente nel rispetto delle regole che queste attività e i cittadini hanno già dimostrato di rispettare scrupolosamente. Si deve ripartire, dato che la situazione epidemiologica lo consente. Si riparta e si dia la possibilità di lavorare a quelle attività che più hanno pagato la pandemia e la crisi. Altrimenti tante di loro saranno destinate al fallimento”. Lo scrive in una nota Francesca Gambarini, coordinatore regionale di Cambiamo!

Caso Svoltare, Gambarini (Cambiamo!): “Pizzarotti e Rossi facciano chiarezza e un minuto dopo si dimettano”

PARMA, 19 gen. – “Il sindaco Pizzarotti e l’assessore Rossi continuano a fingere di non rendersi conto della gravità del caso Svoltare e dei tanti dubbi sollevati dal loro comportamento. Di nuovo l’assessore Rossi cerca goffamente di giustificarsi sostenendo che la onlus Svoltare e la cooperativa Svoltare sia due entità totalmente differenti. Continua a sostenerlo imperterrita quando invece gli elementi di continuità sono palesi. A partire dal ruolo di Simone Strozzi sia nella onlus (che onlus non era) sia nella cooperativa. Il Comune di Parma ha assistito inerme alla trasformazione in cooperativa di Svoltare, continuando a collaborare con gli stessi soggetti nonostante le irregolarità emerse e di cui loro erano a conoscenza. Abbiamo una sola domande da fare loro: perchè? Esigiamo che la smettano di giocare agli azzeccagarbugli e che diano una spiegazione chiara alla città. Un minuto dopo si dimettano”. Lo scrive in una nota Francesca Gambarini, coordinatore regionale di Cambiamo!

Caso Svoltare, Gambarini (Cambiamo!): “Chiediamo le dimissioni di Pizzarotti e Rossi”

Dimissioni immediate. E’ quello che chiediamo al sindaco Pizzarotti e all’assessore Rossi dopo aver sentito la loro diretta Facebook. Il 31 ottobre 2018, oltre 2 anni fa, hanno segnalato Svoltare alla Procura ma hanno poi continuato a collaborare con loro perchè avevano cambiato ragione sociale. Questo nonostante sapessero che Svoltare aveva presentato una dichiarazione falsa. Tutto questo è davvero grave e riteniamo le dimissioni l’unico possibile rimedio. Pizzarotti e Rossi non usino la scusa della necessità di garantire i servizi perchè tante altre associazioni e cooperative (in regola con i documenti) avrebbero potuto garantire i servizi in questione. Continuare a collaborare con Svoltare nonostante sapessero delle presunte irregolarità è stata una scelta ben precisa. Una scelta politica e amministrativa di cui devono assumersi la responsabilità davanti alla città.

Francesca Gambarini, coordinatore regionale Cambiamo! 

Cambiamo!: “Chiarire i rapporti tra Svoltare e il Comune di Fontanellato”

Cambiamo!: “Chiarire i rapporti tra Svoltare e il Comune di Fontanellato”

PARMA, 29 dic. – “Un’inchiesta della Magistratura si è abbattuta su Parma e sul sistema dell’accoglienza ai migranti, ipotizzando un enorme sistema di malaffare messo in piedi da chi, come la onlus Svoltare (che alla luce dei fatti contestati non ci sembra proprio senza scopo di lucro) e il suo responsabile, addirittura aveva ricevuto la civica benemerenza del Comune di Parma nel 2018. Le accuse contestate sono gravissime: si parla di 16 milioni di euro di fondi pubblici, ottenuti senza averne il titolo per gestire l’accoglienza migranti e usati in gran parte per tutt’altro. Questo è quello che da anni denunciamo come business dell’accoglienza, fatto coi soldi dei cittadini sulla pelle di chi ha bisogno, e sul quale finalmente è stata accesa la luce dalla Magistratura. Ci chiediamo inoltre come sia possibile che nessuno (Prefettura, Provincia di Parma, Comune di Parma o altri) non abbiano fatto una verifica sull’iscrizione al registro del volontariato, risultata falsa, viste le segnalazioni . L’ex prefetto non ha nulla da dire a proposito? Questa inchiesta conferma che il sistema di accoglienza portato avanti dai precedenti Governi di centrosinistra era sbagliato e utile solo agli amici degli amici. A Parma Pizzarotti e la sinistra hanno sempre voluto negare l’esistenza di problematiche legate alla gestione dell’accoglienza, hanno voluto chiudere gli occhi e non ascoltare i dubbi da noi sollevati. Da tempo chiedevamo più verifiche e più controlli sull’accoglienza anche da parte del Comune. Per anni si è fatto finta di niente. Forse occorrerebbe fare anche qualche verifica anche sugli organismi preposti al controllo visto che Svoltare ha partecipato al bando dopo pochi giorni dalla sua creazione ed aveva già in tasca contratti di affitto per ospitare migranti in alloggi del centro di Parma. Ecco, ora i nodi sono venuti al pettine e a rimetterci, se tutto verrà confermato, sarà sempre la città”. Lo scrive in una nota Francesca Gambarini, coordinatore regionale di Cambiamo!.

Parma, Gambarini (Cambiamo!): “Le istituzioni decidano quale futuro dare all’aeroporto”

Parma, Gambarini (Cambiamo!): “Le istituzioni decidano quale futuro dare all’aeroporto”
PARMA, 29 ago. – “Apprezziamo le buone intenzioni, ma al di là di quello il ministro De Micheli, il presidente Bonaccini e il sindaco Pizzarotti cosa intendono fare dell’aeroporto di Parma? E’ necessario che le istituzioni abbiano il coraggio di scegliere una volta per tutte quale futuro hanno in mente per l’aeroporto della nostra città”. Lo scrive in una nota Francesca Gambarini, coordinatore regionale di Cambiamo!. “Da mesi sentiamo dire da Bonaccini e Pizzarotti che è strategico e che è una priorità – evidenzia – . Bene. Cosa facciamo per passare dalle parole ai fatti? Ieri c’è stato un incontro a cui ha partecipato anche il ministro. Poteva essere l’occasione giusta per programmare azione concrete. Invece il comunicato stampa che ne è seguito non riporta nient’altro che le solite belle parole. Se l’aeroporto di Parma è una priorità – e su questo sia chiaro siamo d’accordo – non si perda altro tempo e si lavori per renderlo finalmente efficiente. Stiamo stanchi del tira e molla che viene fatto su questa importante infrastruttura. Si agisca. Ci chiediamo se dietro alle parole della signora De Micheli ci sia l volontà di agire o se semplicemente stia prendendo tempo rimanendo tutto alle calende greche come purtroppo ha già fatto con tante altre questioni di sua competenza

Pontremolese, Gambarini (Cambiamo!): “Meglio tardi che mai”

PARMA, 7 lug. – “Meglio tardi che mai. Finalmente il potenziamento della ferrovia Pontremolese, che collega Parma a La Spezia, è stato inserito dal Governo tra le opere strategiche. Ci si arriva purtroppo con un grande ritardo, dovuto anche alla decisione dei precedenti governi di sinistra di togliere i fondi che il Governo Berlusconi aveva stanziato alcuni anni fa questo intervento. Si sono persi anni. Anni di disagi e difficoltà per gli utenti. Al netto di ogni divisione politica, ci auguriamo che questa sia davvero la volta buona perchè la Pontremolese è un’infrastruttura strategica per il nostro territorio dato che collega Parma con i porti di La Spezia e Genova. Inoltre si tratta di una tratta utilizzata da pendolari, turisti e lavoratori che ogni giorno devono far fronte a innumerevoli problematiche per riuscire ad arrivare a destinazione”. Lo scrive in una nota Francesca Gambarini, coordinatrice regionale di Cambiamo

Carcere di Parma, Gambarini (Cambiamo!): “Potenziare l’organico della polizia penitenziaria”

Carcere di Parma, Gambarini (Cambiamo!): “Potenziare l’organico della polizia penitenziaria”

PARMA, 26 mag. – “Il carcere di Parma, senza altri agenti, non può accogliere ulteriori 200 detenuti. Quindi si assumano velocemente gli agenti necessari e si apra il nuovo padiglione”. Lo scrive in una nota Francesca Gambarini, responsabile regionale di Cambiamo!. “Bonafede se ne renda conto e non faccia disastri. Non è possibile che prima vengano portati i detenuti e poi si pensi alla polizia penitenziaria. Prima si creino le condizioni per la gestione migliore possibile poi si apra il nuovo padiglione. Lo si faccia velocemente ma bene – sottolinea Gambarini – . Il ministro Bonafede non può ignorare le sacrosante proteste degli agenti di polizia penitenziaria e dei loro rappresentanti sindacali, coloro che meglio di tutti conoscono la situazione. Forse Bonafede, che sta inanellando un disastro dietro l’altro, vuole appuntarsi sul petto la medaglietta dell’ampliamento di un carcere ma non è questa la soluzione giusta. Non lo è perchè non ci sono le condizioni per portare a Parma altri 200 detenuti. Mancano gli agenti della polizia penitenziaria e mancano gli educatori e tanti altri addetti. Prima deve essere assunto il personale necessario. Insomma, alla luce di quanto accaduto nelle scorse settimane, portare a Parma 200 detenuti in più può essere una vera e propria bomba sociale. Forse Bonafede non lo sa ma il penitenziario di via Burla è stato teatro di varie rivolte e senza un aumento degli agenti non può certo ospitare più detenuti. Bonafede ragioni e non pensi soltanto al tagliare nastri. La fretta a volte è cattiva consigliera: questo è uno di quei casi. E’ necessario muoversi con prudenza ed attenzione per evitare di peggiorare ancora di più la situazione già difficile del carcere di Parma, alle prese da anni con carenze di organico e sovraffollamento. Problemi che Bonafede vorrebbe aggravare ancora di più”.

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