Borgotaro, Gambarini (Cambiamo!): “Sacrosante le proteste che hanno accolto Bonaccini”

Borgotaro, Gambarini (Cambiamo!): “Sacrosante le proteste che hanno accolto Bonaccini”

BORGOTARO, 22 nov. – “Serviva una scadenza elettorale imminente per far sì che la Regione Emilia Romagna si interessasse Pronto Soccorso dell’ospedale di Borgotaro. Spiace soltanto vedere che le esigenze dei cittadini, che giustamente hanno accolto Bonaccini con una protesta, e dell’Appennino vengano prese in considerazione soltanto in campagna elettorale”. Lo scrive in una nota Francesca Gambarini, componente del comitato nazionale di Cambiamo!. “Il territorio montano, date le difficili condizioni orogeografiche – prosegue -, avrebbe bisogno di un’attenzione costante da parte delle istituzioni. Invece abbiamo assistito ad un progressivo impoverimento di questi territori, dove addirittura per colpa del Pd e di Bonaccini non si può più nascere dato che è stato chiuso il punto nascite dell’ospedale di Borgotaro. Per concludere vale inoltre la pena ricordare che Bonaccini, il Pd e la sinistra hanno sempre rifiutato la proposta formulata dal centrodestra di istituire zone franche montane per incentivare l’economia dei territori montani. Il tutto nell’indifferenza di consiglieri regionali nati in questi territori ma si sono dimostrati interessati più al partito che al resto. Bonaccini, il Pd e la sinistra hanno già dimostrato di non essere interessati alla montagna, motivo valido per cambiare e scegliere il 26 gennaio Lucia Borgonzoni presidente”.

Gambarini (FI), agire in fretta per salvare l’Appennino parmense

Calestano rischia di rimanere isolato; cinque famiglie evacuate in Comune di Berceto, un’altra strada franata in Comune di Langhirano. Ancora una volta, leggendo i giornali, ci si ritrova davanti ad un bollettino di guerra. Sono ormai alcuni anni che l’Appennino parmense è alle prese con l’emergenza frane, senza dimenticare l’alluvione che ha colpito la Valparma e la Valbaganza lo scorso ottobre. I piccoli Comuni montani, alle prese con tanti altri problemi grandi e piccoli, da soli non possono affrontare questa situazione, nonostante la buona volontà e l’amore per il loro paese di tanti di questi sindaci. La montagna soffre da tempo e se non si fa nulla per sostenere chi ci vive e ci lavora, verrà sempre più abbandonata. Nella campagna elettorale per le Regionali Bonaccini e il Pd avevano sbandierato che sarebbero intervenuti in favore della montagna. Ecco, oggi leggiamo, di un paese che rischia di rimanere isolato: forse è il momento di intervenire. Deve essere lo Stato, insieme alla Regione a prendere in mano la situazione. Non servono grandi spot e annunci roboanti in stile renziano, ma serve studiare un piano di manutenzione del nostro territorio, a partire proprio dalla montagna. E’, ormai, evidente che curare le nostre montagne e tenere puliti i nostri fiumi deve essere la priorità dei nostri governanti. Altrimenti, continueremo a ritrovarci a contare i danni e a dire che si doveva prevenire. Perché non lo si fa? Perché la Regione non mette la manutenzione del territorio in cima alla sua agenda e non prepara, finalmente, un piano serio e dettagliato di interventi? I soldi, se si vuole, si trovano. Nei mesi scorsi l’Emilia Romagna ha destinato più risorse agli immigrati che alla manutenzione del territorio, spero che il nuovo presidente abbia priorità diverse. E non sarebbe male se, per una volta, i parlamentari parmensi del Pd agissero per tempo, sollecitando il Governo a investire sulla manutenzione del territorio.

Francesca Gambarini

Forza Italia

Il Pd ha abbandonato le nostre montagne

Insieme all’onorevole Deborah Bergamini (Forza Italia), ho incontrato gli amministratori di alcuni Comuni montani. Parlando con loro abbiamo avuto la certezza che la Regione a guida Pd penalizza Parma e la sua provincia. Ci è stato fatto l’esempio della diga di Vetto. Un progetto già finanziato e immediatamente cantierabile, che creerebbe energia pulita e posti di lavoro ma è bloccato per il veto esclusivamente politico del Pd che preferisce investire su altre province e non sulla nostra. Lo stesso è successo con le frane: dalla Regione, nonostante molte promesse, ai comuni dell’appennino parmense è arrivato poco e niente. La Regione, invece, deve studiare e coordinare un progetto serio di manutenzione e messa in sicurezza dei nostri Appennini, dei torrenti e dei rii. Invece di spendere soldi in cose inutili, si utilizzino le risorse disponibili per prendersi cura del nostro territorio, iniziando dalla montagna per arrivare alla bassa. I comuni vanno messi nelle condizioni di poter intervenire per evitare di doversi sempre più spesso ritrovare a contare i danni del maltempo. Per reperire i soldi necessari, si deve iniziare un’analisi seria delle spese e degli sprechi della Regione e delle sue quasi 500 società partecipate, tagliando le spese superflue e dirottando le risorse su interventi indispensabili, come, appunto, la manutenzione del territorio E’ per questo che sono convinta che Parma abbia bisogno di rappresentanti che facciano gli interessi del territorio e non del proprio partito. Se sarò eletta, mi impegnerò a portare tutte le segnalazioni raccolte (mi hanno parlato anche degli impianti di Schia e della difficoltà legate alla sanità e alla scuole) all’attenzione della Regione e, con l’aiuto di Deborah, all’attenzione del Governo.

Francesca Gambarini

Candidata al Consiglio regionale per Forza Italia

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