Emergenza immigrazione, Gambarini (FI): “Più profughi a Parma che a Bologna. Perchè?”

PARMA, 27 luglio – “La provincia di Parma è quella che ospita il maggior numero di profughi (o presunti profughi) di tutta l’Emilia Romagna. Sono 1267, di cui 703 a Parma città. E’ un dato impressionante, non solo perchè evidenzia come il numero sia il più elevato della Regione, ma anche e soprattutto perchè Parma ospita più migranti della ben più grande Bologna, che ha accolto 425 profughi. Difficile capire il perchè Parma detenga questo triste record. Proviamo a fare delle ipotesi. Si potrebbe pensare che qualcuno (magari il prefetto?) sia così zelante per mettersi qualche medaglia sul petto e ben figurare davanti ai suoi capi al ministero dell’Interno che sono, ahinoi, inclini al buonismo ad ogni costo e al politicamente corretto. Oppure si potrebbe pensare che dietro questi numeri ci siano interessi economici enormi (pensate ai 35 euro giornalieri per ogni migrante) magari di onlus appena nate e subito assegnatarie di un alto numero di migranti da ospitare. Il tutto predisposto in fretta e furia, appartamenti in affitto compresi. Tante sono le ipotesi che ognuno di noi puoi fare ma una cosa è certa: questi numeri devono far capire ai sindaci e alle istituzioni elettive della nostra Provincia che è ora di dire basta. Il Parmense non può sobbarcarsi da solo o quasi tutta l’emergenza profughi”. Così Francesca Gambarini, capogruppo di Forza Italia al Consiglio comunale di Fidenza (Pr), commenta i dati relativi all’accoglienza profughi in Emilia Romagna.

Immigrazione, Forza Italia: “Diamo 35 euro al giorno anche agli italiani in difficoltà”

Ci risiamo. Lo Stato, attraverso la Prefettura, stanzia nuovi soldi
per gli immigrati. E’ notizia di queste ore la pubblicazione di un
nuovo bando per l’accoglienza nella nostra provincia di 200 persone
fino alla fine dell’anno. La somma messa a disposizione è di 35 euro
al giorno per ogni immigrato. Per un totale di 427 mila euro. Sarebbe
bello che anche gli italiani in difficoltà (che pagano le tasse)
potessero usufruire di 35 euro al giorno per risolvere i loro
problemi, ma evidentemente ora la priorità sono gli stranieri. Che,
ricordiamo, vengono mantenuti con i soldi degli italiani e più ne
arrivano, più soldi servono. Più se ne usano per gli stranieri, meno
ne rimangono per gli italiani. Secondo noi, in questo modo non si
risolve l’emergenza immigrazione. Anzi la si aggrava. Ben venga
accogliere ed aiutare chi scappa davvero dalla guerra e vuole
integrarsi nella nostra società, rispettando leggi e tradizioni. Come
sappiamo bene, però, solo una piccola parte di queste persone sono
davvero profughi. Chi migra per motivi economici va aiutato creando
possibilità di sviluppo e riscatto nei Paesi di provenienza.
Naturalmente, è un problema di cui non può farsi carico l’Italia da
sola, ma va affrontato in sede internazionale coinvolgendo Unione
Europea, Stati Uniti, Russia e Onu. Per cominciare, però, i sindaci
del parmense (Pizzarotti, sindaco di Parma in primis) e il presidente
della Provincia potrebbero far capire al Governo e alla Regione che
l’accoglienza indiscriminata e il buonismo a tutti i costi non
risolvono il problema ma lo aggravano.

Francesca Gambarini, capogruppo Forza Italia Fidenza

Paolo Buzzi, consigliere comunale Forza Italia Parma

Mozione: concessione di un visto umanitario ai profughi

Al Sindaco
Al Presidente del Consiglio comunale
A tutti i consiglieri comunali

Mozione : Per i profughi permesso umanitario temporaneo di libera circolazione in Europa, no all’accoglienza in strutture pubbliche, creazione di un fondo per i rimpatri

PREMESSO CHE
– L’afflusso di immigrati nel nostro Paese è senza precedenti e che la condizione incessante di emergenza dimostra una totale incapacità di gestione politica del fenomeno;

CONSIDERATO CHE
– Il Ministero dell’Interno, in accordo con le Prefetture, ha programmato per la Regione Emilia Romagna il trasferimento di migliaia di immigrati, molti dei quali senza alcun diritto d’asilo;
– La diplomazia internazionale e l’Unione Europea hanno il dovere di individuare ed applicare soluzioni e metodi di corresponsabilità;

TENUTO CONTO CHE
– Per coloro che ormai sono già stati accompagnati in Italia la legge nazionale impone l’accoglienza ma, così come è ora strutturata crea una situazione non sostenibile perché i tempi burocratici di accertamento e di riconoscimento sono troppo lunghi;
– Lo sforzo economico richiesto è incompatibile con la congiuntura economica e con le situazioni di disagio che molti cittadini italiani stanno vivendo;

IL CONSIGLIO COMUNALE IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA

A trasmettere alla Regione Emilia Romagna le seguenti richieste :
– Concessione ai profughi di un permesso umanitario per la libera circolazione in Europa, così che tutti gli Stati membri (e non solo l’Italia) debbano farsi carico dell’emergenza. Per il rilascio del documento non serve l’assenso dell’Unione europea; può essere concesso unilateralmente dal Governo italiano;

– Visto l’azzeramento del fondo rimpatri deciso dall’attuale Governo, si chiede predisposizione di adeguato fondo risorse europeo/statale;
– Diniego di impiego di strutture di enti comunali, provinciali o regionali per l’accoglienza. Riqualificarle invece per altri scopi inerenti le nostre comunità, in quanto la “questione profughi” va affrontata in modo coordinato e centralizzato a livello nazionale con l’impiego di strutture statali, che però non devono generare degrado e insicurezza nelle strutture che le ospitano
– Attivazione di lavori socialmente utili gratuiti per i profughi, in convenzione con i Comuni

Fidenza, 1 luglio 2015

Il gruppo consiliare di Forza Italia

Immigrazione, Gambarini (FI): “Il piano dell’Unione Europea è un palliativo”

“Con l’agenda sull’immigrazione da poco approvata, l’Unione Europea finge di farsi carico dell’emergenza sbarchi ma in realtà si prende altri 2 anni di tempo. Per quanto riguarda l’Italia, è stata decisa le redistribuzione di 24 mila profughi nei prossimi due anni. Peccato che si preveda che entro fine anno sbarchino in Italia 200 mila persone. Altre ne arriveranno i prossimi anni, senza contare tutte quelle che sono già sbarcate. Quello approvato dall’UE è un palliativo che non risolve in alcun modo l’emergenza, senza contare che alcuni Paesi membri – ad esempio l’Inghilterra – si sono già opposti alla quota di immigrati che dovrebbe toccare loro ospitare. Ancora una volta è la realtà a dire che Renzi ha fallito: l’Unione Europea non sostiene l’Italia nell’accoglienza degli stranieri e non fa niente per evitare che i barconi partano dalle coste africane”. Così Francesca Gambarini, capogruppo di Forza Italia a Fidenza (Pr) commenta l’agenda UE sull’immigrazione.

Immigrazione, Gambarini (FI): “Si elabori una strategia per aiutare queste persone nei loro Paesi”

ROMA, 15 aprile – “Continuano gli sbarchi di immigrati sulle nostre coste. Ormai il nostro sistema di accoglienza è saturo e Alfano non sa più cosa fare e vorrebbe più risorse. Questo significa che la sua strategia è un fallimento totale”. Lo scrive in una nota Francesca Gambarini, capogruppo di Forza Italia al Consiglio comunale di Fidenza (Pr) “Insieme alla sinistra – prosegue – , ha portato avanti una politica di accoglienza indiscriminata senza capire che l’Italia non è in grado di ospitare e soccorrere tutte queste persone. Servono più risorse prima di tutto per gli italiani che non arrivano a fine mese. Ma forse Alfano, chiuso nei palazzi romani, non se è accorto. E’ ora che finalmente l’Italia faccia sentire la propria voce nelle sedi che contano e, insieme all’Unione Europea, si inizi ad elaborare una strategia per lo sviluppo dei Paesi di provenienza degli immigrati. Dobbiamo aiutarli ma a casa loro. Mi viene, però, il dubbio che ha qualcuno interessi tenere vivo il business degli immigrati, che verrebbe bene se gli Stati interessati iniziassero un proprio percorso di sviluppo economico. La situazione è sempre più delicata e non va strumentalizzata per fare cassa elettorale. Servono proposte serie e concrete. Le urla non hanno mai risolto nessun tipo di problema e non inizieranno a farlo ora”.

Immigrazione, Gambarini (FI): servono proposte serie, non solo demagogia

“Anche oggi i centri sociali hanno dimostrato qual è il loro concetto di democrazia, cercando di impedire di esprimere la propria opinione a chi la pensa diversamente da loro. Si è rischiato lo scontro con i manifestanti di Lega nord e Casa Pound ma, per fortuna, grazie al prezioso lavoro delle forze dell’ordine non ci sono stati grossi problemi”. Così Francesca Gambarini, esponente parmense di Forza Italia, ha commento la manifestazione promossa dalla Lega Nord davanti alla prefettura di Parma. “Oggetto del contendere era il bando emanato dalla Prefettura per l’accoglienza nel Parmense di circa 350 profughi. Quello che mi preme sottolineare è che l’immigrazione è una questione da affrontare seriamente. Non deve essere strumentalizzata e usata come spauracchio per ottenere consenso elettorale. Certo è che le risorse economiche stanziate per l’accoglienza degli stranieri potrebbero essere utilizzate per i tanti italiani che non arrivano a fine mese; 35 euro al giorno sono più di quanto guadagnano tanti italiani. La soluzione al problema, però, va trovata facendo una politica seria. Dopo l’allarme lanciato dal direttore di Frontex, il Governo deve decidersi a fare qualcosa per cercare di contenere gli sbarchi, coinvolgendo l’Unione Europea, che non può abbandonarci come ha fatto finora. Urlare e parlare alla pancia della gente senza fare proposte non risolve il problema. Chi è opposizione al governo Renzi eserciti il suo ruolo istituzionale e faccia proposte alternative all’assurda politica dell’accoglienza indiscriminata portata avanti dalla sinistra buonista; si proponga, con l’Unione Europea e con l’Onu, il blocco navale come unica possibilità concreta per scoraggiare e porre fine al traffico lucroso per bande di delinquenti di esseri umani dal Nordafrica”.

Qualcuno si ricorda ancora degli italiani?

La Prefettura di Parma ha pubblicato un bando per affidare l’accoglienza di cittadini stranieri. Si parla della possibilità di 350 persone da ospitare nel nostro territorio. Il contributo pubblico che riceverà chi si aggiudicherà il bando è di 35 euro al giorno. Circa 900 euro al mese, di più dello stipendio o della pensione di tanti italiani. Non si tratta di populismo o demagogia, ma di dati che tutti possono ricavare leggendo il bando, disponibile sul sito della Prefettura di Parma. Ci sono tanti cittadini italiani in difficoltà, che non riescono ad arrivare a fine mese, che non hanno lavoro; ci sono imprenditori italiani che, da nord a sud, hanno visto le loro aziende fallire, oppure si sono visti recapitare cartelle esattoriali che non potevano pagare. Agli italiani non pensiamo? Questi denari andrebbero impegnati per sostenere le nostre famiglie in difficoltà. E’ necessario chiedere al Comune di Fidenza e a tutti i comuni delle Terre Verdiane, di farci sapere quante persone verranno ospitate nella nostra zona e dove.  Richiesta analoga l’avevo fatto diversi mesi fa quando diversi stranieri erano arrivati nella nostra provincia. Sto ancora aspettando una risposta dal sindaco di Fidenza e oggi anche presidente dell’Unione Terre Verdiane. Nella nostra provincia sono state accolte 230 persone ospitate nelle strutture di 8 comuni per una spesa stimata di 3 milioni annui. Alla luce di queste cifre, i sindaci dovrebbero sentire l’obbligo morale di dire come sono distribuite queste persone. La ciliegina sulla torta è poi l’assessore Frangipane che dice che “Fidenza deve essere in prima linea per creare una società cosmopolita”. Spero che l’assessore ai Servizi sociali sia in prima linea anche per aiutare gli italiani in difficoltà!

Francesca Gambarini

Capogruppo Forza Italia Fidenza

Sull’immigrazione il Governo ha fallito

L’ennesima tragedia nel Canale di Sicilia, con oltre 300 migranti morti, ci mette davanti al fallimento delle politiche del Governo in materia di immigrazione. Mesi fa, dopo un altro naufragio con centinaia di morti, sull’onda dell’emozione, il ministro dell’Interno Alfano ha varato l’operazione Mare nostrum. A carico dello Stato italiano – ossia di tutti noi – , la nostra Marina militare ha fatto da taxi, andando a prendere i migranti in mezzo al mare e portandoli sulle nostre coste. Senza alcun sostegno da parte dell’Unione Europea, abbiamo speso una cifra esorbitante, senza che però diminuisse sensibilmente il numero dei migranti morti in mezzo al mare. Poi è arrivata Triton: è cambiato il nome ma non il risultato, come purtroppo dimostra quanto successo ieri. Ritengo che un’operazione come Mare nostrum abbia avuto il suo più grande difetto nel contribuire a far credere che in Italia ci siano lavoro e ricchezza per tutti, quando in realtà tantissimi italiani sono senza lavoro e non riescono ad arrivare a fine mese. Forse, a qualcuno fa comodo far credere che l’Italia sia il paese di Bengodi, date le speculazioni fatte su immigrati e centri di accoglienza di cui abbiamo avuto recentemente notizia. Si specula su persone che, disperate, investono tutto il poco che hanno e rischiano la vita, pensando di trovare il benessere in Italia. Penso sia arrivato il momento di dire basta a operazione come Mare nostrum o Triton e elaborare progetti per aiutare queste persone nei loro Paesi di origine. Il ministro Alfano e il premier Renzi, se contano qualcosa in Europa, devono pretendere che l’UE, oltre a imporci l’austerità, ci sostenga nel cercare di prevenire le partenze. Il problema va affrontato alla radice per prevenire nuove tragedie. Si lavori, però, in maniera seria, non agendo sull’onda dell’emozione.

Francesca Gambarini

Forza Italia

Regole chiare e rigide su immigrazione e nuove moschee

Recentemente abbiamo letto delle polemiche legate all’utilizzo di negozi o sedi di associazioni come moschee. Mi riferisco ai casi di Traversetolo e Busseto; nel primo caso si è parlato di un negozio utilizzato come luogo di culto, nel secondo della sede di un’associazione. Mi vorrei soffermare sul caso di Traversetolo: abbiamo assistito ad un botta e risposta durato settimane fra le diverse parti politiche con il solo risultato di creare preoccupazione fra i cittadini, che, probabilmente, volevano semplicemente sapere se quel negozio fosse o meno utilizzato come moschea. Ritengo, quindi, che sia necessario fare chiarezza su situazioni come questa per rispetto verso i cittadini. Hanno il diritto di sapere se e dove nel loro paese esiste una moschea. La Regione deve intervenire con una regolamentazione chiara che eviti il ripetersi di episodi che non fanno altro che creare preoccupazione e aumentare la percezione si insicurezza. Purtroppo, spesso si assiste al tentativo da parte di associazioni islamiche di trasformare le loro sedi in luoghi di culto dovuta ad una discutibile interpretazione della normativa sulle associazioni di volontariato. Probabilmente, questo è quanto accaduto a Traversetolo, complice la scarsa chiarezza normativa e la scarsità di controlli su questi locali. I comuni possono sì destinare le aree a luoghi di culto ma solo per le fedi religiose che hanno siglato l’intesa con lo Stato: i musulmani non l’hanno fatto e non hanno quindi alcun diritto in questo senso. Tanto meno possono usare negozi o sedi di associazioni come moschee. Penso, inoltre, che sia arrivato il momento di fare chiarezza sui regolamenti per l’accesso ai servizi sociali e degli alloggi popolari. Leggendo le statistiche regionali notiamo che gli stranieri sono una minoranza (il 13% circa) ma a loro sono assegnati il 50% degli alloggi. In un momento di crisi in cui tante famiglie italiane sono in difficoltà, dobbiamo dare a loro la precedenza nell’accesso ai servizi sociali, riservando una quota minoritaria agli stranieri.

Francesca Gambarini
Candidata al Consiglio regionale per Forza Italia

Gardini: “Difendere l’italianità ad ogni costo”

“Cara Elisabetta conosciamo bene le tue battaglie e le apprezziamo… Ti chiediamo di darci una mano in questa nostra battaglia che come tu puoi ben immaginare da queste parti è particolarmente dura…” Introduce così l’europarlamentare uscente e capolista per il Nord-est di Forza Italia Elisabetta Gardini, la candidata sindaco nel Francesca Gambarini. “Ti chiediamo di parlarci – ha poi proseguito la Gambarini – di due temi che ci stanno particolarmente a cuore, l’immigrazione e la tutela dei nostri prodotti agroalimentari in Europa”.
“Vi ringrazio per l’invito – ha esordito la Gardini – che ho accettato volentieri perché so che da queste parti i “nostri” sono particolarmente tosti… Sul tema dell’immigrazione vi dico che stiamo lavorando affinché l’Europa riconosca che gli attuali flussi migratori non sono un problema che uno stato possa affrontare da solo. Cosa che oggi, invece sta accadendo co l’Italia abbandonata a sé stessa…”.
E in tema di tutela dei prodotti italiani: “Siamo in dirittura d’arrivo con la battaglia del Made in, che è stata una battaglia tutta degli italiani anche perché solo per l’Italia l’indicazione della provenienza significa un valore finale del prodotto del 30% in più… E stiamo anche lavorando sulla tutela dei prodotti agroalimentari, per sconfiggere il fenomeno dell’Italian sounding vietando nomi o simboli sulle confezioni che richiamino l’italianità di prodotti che italiani non sono…”.

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