La sanità emiliano romagnola necessità di una cura da cavallo per tornare a livelli di decenza. Quindi ben venga la richiesta fatta dagli amici parlamentari della Lega di un invio di ispettori ministeriali da parte del Governo. Sia chiaro che non è il lavoro di medici ed infermieri a dover essere messo sotto la lente di ingrandimento ma le modalità di gestione attuata dalla Regione Emilia Romagna da sempre guidata dalla sinistra. Sinistra che negli anni ha politicizzato sempre più la sanità (che ovviamente non dovrebbe avere alcun colore politico) e aumentato a dismisura l’apparato burocratico. Il risultato è ora una voragine nel bilancio di circa 800 milioni di euro. Serve invertire i trend negativi ed è per questo che serve un intervento del Governo. Come sempre a pagare le incapacità gestionali della sinistra sono lavoratori ed utenti. Da un lato medici e infermieri sono sempre meno e sottoposti a carichi di lavoro sempre più pesanti. Dall’altro i cittadini si vedono costretti a rivolgersi alla sanità privata per avere una visita in tempi brevi. Chi non se lo può permettere deve aspettare mesi e mesi o addirittura non riesce a prenotare visite ed esami. Tutto ciò è inaccettabile e auspichiamo un intervento rapido del Governo per invertire la rotta.
“Cambiamo con Toti”, il movimento politico di centrodestra che si riconosce nell’attuale presidente della Regione Liguria, a breve diventerà “Coraggio Italia”, allargando la sua forza anche al civismo di Luigi Brugnaro, sindaco di Venezia. Nel frattempo la prima sede del partito è stata individuata a Piacenza, in via Molineria San Giovanni, e inaugurata alla presenza del senatore Gaetano Quagliariello.
«Ci stiamo allargando – spiega il segretario provinciale Pierpaolo Gallini, ex assessore provinciale –, sempre nella tradizione liberale e cristiana. L’inaugurazione della sede del partito ne è un esempio lampante. Vogliamo rivolgerci a quel mondo del civismo che è una ricchezza e incanalare l’impegno in questa direzione». Francesca Gambarini, deputata di Fidenza, è la coordinatrice regionale del movimento. «Ci stiamo radicando sul territorio, stiamo raccogliendo le forze migliori. Questa è la prima sede del territorio, in una città emiliana a guida centrodestra con cui vogliamo collaborare. È un segnale che diamo a tutta la regione: il popolo smarrito dei moderati cercava una sua casa. Non siamo urlatori della politica, ma concreti come lo è Giovanni Toti nella sua amministrazione. L’obiettivo è portare nel resto del Paese l’esempio della Liguria».
Ospite dell’inaugurazione, il senatore Quagliariello, ex dirigente del Pdl. «Quando quel progetto politico finì – ha ricordato lui stesso – non mi iscrissi a Forza Italia perché lo ritenni un passo indietro. Fondai un movimento, “Idea”, con cui fui eletto alla Camera. Poi questo movimento ha incontrato lungo il cammino quello di Giovanni Toti. Così 14 parlamentari tra Camera e Senato si unirono. Poi altri parlamentari vicini a Luigi Brugnaro (sindaco di Venezia) che si riconoscono nel centrodestra ma con la propria identità. Ora contiamo su 24 deputati e 8 senatori». Ora siamo alla vigilia di un nuovo allargamento. «Creeremo un partito scalabile e aperto, dal nome “Coraggio Italia”, stiamo completando gli ultimi passaggi, a breve ci presenteremo».
L’obiettivo è coprire il centro moderato. «C’è un area politica che si sta inaridendo da molti anni. Noi ci possiamo alleare con le altre forze del centrodestra, ma non siamo la stessa cosa. In tutti i Paesi europei c’è un’area moderata di centrodestra forte. In Francia i gollisti hanno vinto le elezioni regionali contro la Le Pen, non alleandosi insieme. Tanto meno fondersi con lei. La nostra forza può servire per vincere le elezioni un domani, ma soprattutto per governare. Toti e Brugnaro sono due che sanno risolvere i problemi, lo hanno dimostrato in aree sempre appannaggio della sinistra». “Cambiamo” sostiene il Governo Draghi «perché è un punto di equilibrio politico, gode di autorevolezza internazionale e ha fatto uno scatto nella lotta alla pandemia».
E per quanto riguarda le amministrative nella nostra città, al voto nel 2022? «Ci saremo il prossimo anno – avverte Gallini – non sappiamo ancora se nella lista civica o con una nostra formazione, ma sicuramente nel campo del centrodestra. La Giunta Barbieri ha lavorato complessivamente bene, tutto è perfezionabile e vogliamo dare il nostro contributo. Non sarà un appoggio acritico, siamo in grado di esprimere figure e capacità a disposizione per la città». «Spero che ci sia ovunque una nostra lista – aggiunge Quagliariello – a Piacenza e nelle altre città, comprese quelle che vanno al voto in ottobre. Non siamo parte della marmellata centrista che non sa dove stare. Noi stiamo nel centrodestra convintamente».
CAMBIAMO! CON TOTI SARA’ IN CAMPO CON IL CENTRODESTRA ALLE AMMINISTRATIVE IN EMILIA ROMAGNA
La coordinatrice Gambarini: “L’obiettivo è presentare nostre liste nei comuni capoluogo Bologna, Rimini e Ravenna”
“Cambiamo con Toti è al lavoro per essere in campo alle prossime elezioni amministrative nei comuni dell’Emilia Romagna nello schieramento del centrodestra”. Lo annuncia la coordinatrice regionale Francesca Gambarini. “L’obiettivo – spiega Gambarini – è presentare nostre liste nei comuni capoluogo Bologna, Rimini e Ravenna. Rimaniamo naturalmente aperti alla possibilità di aderire a raggruppamenti più ampi, in cui confluiscano più realtà civiche e del centrodestra e nei quali inserire nostri candidati. Vogliamo contribuire a raggiungere quel grande ed importante risultato che sarebbe la vittoria dei candidati sindaci di centrodestra per portare finalmente una ventata di novità all’interno delle amministrazioni comunali e liberarle da quel sistema di potere rosso che le controlla da anni”. “Siamo al lavoro per individuare le persone migliori da inserire nelle nostre liste per portare competenza, capacità, impegno e passione. Non vogliamo semplicemente piantare una bandierina ma vogliamo portare in Emilia Romagna il buon governo che il presidente Toti ben rappresenta – prosegue Gambarini – . Riteniamo che la presenza di Cambiamo! sia importante per allargare lo schieramento di centrodestra e radunare tutte quelle persone di orientamento liberale, che dalla politica vogliono ascoltare proposte concrete e vedere problemi risolti”.
La mancanza di medici di base – carenza che Il resto del carlino definisce epocale – a Bologna e in tutta l’Emilia Romagna è un problema estremamente grave soprattutto in questo momento di emergenza sanitaria, dove il ruolo dei medici di base è fondamentale. E’ un problema che viene da lontano ma ora i nodi sono arrivati al pettine, lasciando molti posti scoperti soprattutto nei piccoli centri e in montagna. Oggi paghiamo la scarsa lungimiranza del passato, quando non si è investito a sufficienza per formare questi professionisti, che oggi mancano. Con tutte le conseguenze che vediamo ogni giorno in questo periodo in cui è fondamentale riuscire a curare più persone possibili a domicilio. Un altro aspetto da non sottovalutare è che un medico di base ha una mole enorme di lavoro e tante spese, dall’affitto dello studio a spese amministrative. E’ necessario che la Regione e lo Stato intervengano sia a breve termine per incentivare i giovani medici a intraprendere questa strada, sia a lungo termine investendo sui percorsi formativi. Lo si faccia e in fretta perchè le cure non sono un gioco e perchè in caso contrario l’unica strada che si potrà percorrere sarà rivolgersi a professionisti stranieri.
Cambiamo!: “Sabato 6 marzo la giornata del tesseramento”
Cambiamo! scende in piazza in tutta l’Emilia Romagna in occasione della “Giornata del Tesseramento”, indetta per sabato 6 marzo. In ogni provincia della Regione gli esponenti del movimento del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti saranno presenti per presentare ai cittadini Cambiamo! e i suoi progetti per l’Emilia Romagna e per il Paese. Chi lo desidera potrà nell’occasione iscriversi al movimento. “Cambiamo! si sta radicando sempre più sul territorio – spiega la coordinatrice regionale Francesca Gambarini – . Con la Giornata del Tesseramento vogliamo dare un segnale forte della nostra presenza in Emilia Romagna. Ci siamo e abbiamo idee e progetti per le nostre città e la nostra regione. Invitiamo tutti a venirci a conoscere: il nostro obiettivo è realizzare un centrodestra aperto ed inclusivo che vada al di là degli steccati ideologici e dei simboli. Cambiamo! vuole diventare la casa politica di tutti coloro che con concretezza e buon senso vogliono costruire un’alternativa vera alla sinistra”. “Stiamo lavorando intensamente per far conoscere il nostro movimento – aggiunge il responsabile regionale Organizzazione Nicolas Brigati – . Sabato 6 marzo sarà un momento molto importante perchè potremo confrontarci con i cittadini e raccogliere da loro idee, suggerimenti ed anche critiche. A breve comunicheremo luoghi ed orari dei banchetti”.
Cambiamo! sarà in campo alle elezioni comunali di Bologna con il centrodestra L’annuncio dato in conferenza stampa da Massimo Berutti, Francesca Gambarini e Michele Laganà
Cambiamo!, il movimento fondato dal presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, in Emilia Romagna e a Bologna c’è e sarà presente alle elezioni amministrative, nel campo del centrodestra. L’annuncio è stato dato nel pomeriggio di oggi in occasione di una conferenza stampa a Casa Sant’Angelo a Bologna alla quale hanno partecipato il presidente dell’assemblea nazionale sen. Massimo Berutti, la coordinatrice regionale Francesca Gambarini e il referente del partito per Bologna e provincia Michele Laganà. “Il prossimo anno si voterà nelle città più importanti d’Italia, tra cui Bologna. Dopo l’ottimo risultato in Liguria, ci stiamo strutturando in tutta Italia e siamo aperti a tutte quelle persone che non si riconoscono più nei partiti tradizionali. Ci collochiamo ovviamente nel centrodestra: siamo piccoli ma non nell’angolo. A Bologna stiamo lavorando con un gruppo di persone che vogliono il bene della città e siamo a disposizione degli amici di centrodestra. Il candidato? Non ci interessano le etichette di civico o poltico, deve essere il migliore. La politica sta cambiando e dobbiamo cogliere l’opportunità” ha dichiarato Berutti. “Questa è la prima uscita ufficiale di Cambiamo! a Bologna. Stiamo lavorando per radicarci in Emilia Romagna e per essere presenti alle elezioni comunali di Bologna, un appuntamento fondamentale. Anche qui a Bologna lavoriamo per un centrodestra aperto ed inclusivo che vada oltre gli steccati dei partiti e guardi a quel mondo moderato e liberato che noi vogliamo rappresentare. Insomma, alleati ma diversi per riuscire a raccogliere ed unire tante diverse sensibilità. Metteremo a disposizione della coalizione idee e persone e lavoreremo insieme per individuare il candidato migliore per rappresentare gli interessi diffusi di una città complessa come Bologna” ha aggiunto Gambarini. “C’è davvero molto interesse verso il nostro movimento e ne sono felice. Ci stiamo muovendo soprattutto nei quartieri per formare una squadra di persone che vive davvero la città e ne conosca bene la realtà. Siamo al tavolo del centrodestra e lavoreremo con gli alleati per costruire la migliore proposta possibile. Bologna è una città che non ha niente da invidiare a nessun’altra e che ha tantissime potenzialità in tanti settori, dal turismo alla cultura” ha concluso Laganà.
Emilia Romagna, Gambarini (Cambiamo!): “La Regione Emilia Romagna coordini un piano di rilancio del commercio”
PARMA, 27 ago. – “Il lockdown ha messo in ginocchio i nostri commercianti. I dati diffusi da Camere di Commercio e Unioncamere Emilia Romagna non fanno altro che confermare ciò che era sotto gli occhi di tutti: una gravissima crisi del commercio, che nel secondo trimestre 2020 cala del 13% rispetto al 2019”. Lo scrive in una nota Francesca Gambarini, coordinatore regionale di Cambiamo!. “Gli effetti del lockdown e della pandemia di coronavirus sono purtroppo devastanti e si fanno sentire sull’economia locale – sottolinea – . Il periodo di chiusura ha avuto come conseguenza un calo netto delle vendite e del fatturato, che, ovviamente, non è stato in alcun modo compensato dai bonus erogati dal Governo ma è stato anzi aggravato dal dover comunque pagare gran parte delle tasse. Crediamo che la Regione Emilia Romagna debba coordinare un piano di rilancio del commercio, sostenuto da politiche di sgravi fiscali. Da un lato è necessario investire sul marketing territoriale e sulla promozione dei centri storici con i loro negozi e le loro attività artigianali. Dall’altro, bisogna contrastare i grandi colossi del web, rendendo i commercianti e gli artigiani in grado di vendere online. In alcune aree sono già partite iniziative di questo tipo: la Regione le sostenga e coordini”.
Emilia Romagna, Francesca Gambarini e Stefano Bianchi (Cambiamo!): “Convenzioni con cliniche private per eseguire velocemente le prestazioni mediche rimandate causa Covid”
BOLOGNA, 13 giu. – “Dopo l’emergenza Coronavirus il sistema sanitario regionale sta lentamente tornando alla normalità. Tra i problemi che ci ha lasciato in eredità abbiamo anche un enorme arretrato di visite e interventi programmati che non si sono potuti eseguire nel periodo del lockdown. Per non creare ulteriori problemi sanitari (le altre malattie, anche gravi, non sono infatti sparite) è necessario eseguire tutte le prestazioni rimandate. Come risolvere in fretta la situazione? Riteniamo sia necessario consentire alle cliniche private in possesso dei requisiti e delle competenza di eseguire tali prestazioni in convenzione con il sistema sanitario nazionale”. A proporlo gli esponenti di Cambiamo! Francesca Gambarini, responsabile per la regione Emilia Romagna, e Stefano Bianchi, responsabile per la provincia di Rimini. “In questo modo i cittadini riuscirebbero ad eseguire velocemente tutti gli esami e si smaltirebbero le liste d’attesa – sottolineano – . Noi non vogliamo mettere in competizione pubblico o privato ma soltanto dare una soluzione ad un problema. La Regione ha già deliberato in tal senso tempo fa. Bene. Metta in pratica quanto deliberato. Il sistema sanitario regionale, di cui riconosciamo la qualità, soffre purtroppo da tempo per via delle lunghe liste d’attesa e a volte ai cittadini non rimane che pagare per farsi curare. La nostra proposta non vuole essere soltanto un modo per aiutare a recuperare velocemente le visite non fatte ma un contributo per migliorare il sistema sanitario regionale. Senza costi ulteriori a carico del cittadino. L’emergenza sanitaria ha reso chiara la necessità di investire per potenziare la sanità. Si investa perciò per potenziare a 360 gradi le strutture pubbliche, aumentando in primis il numero dei posti letto e il letto e la dotazione organica delle strutture, ma consentendo anche ai cittadini di curarsi velocemente e senza costi aggiuntivi anche avvalendosi del privato convenzionato”.
Coronavirus, Gambarini (Cambiamo!): “Dati terrificanti sui morti in Emilia Romagna. Vogliamo la verità”
PARMA, 15 apr. – “Secondo una ricerca dell’istituto Cattaneo pubblicata qualche giorno fa, i morti per coronavirus in Emilia Romagna sarebbero il 77% in più di quelli ufficialmente dichiarati. Secondo l’istituto Cattaneo. Non secondo me. Eppure non se ne parla. Si parla solo della Lombardia”. Lo scrive in una nota Francesca Gambarini, responsabile di Cambiamo! per l’Emilia Romagna. A Piacenza e provincia i decessi del 2020 sono il 166% in più della media del quinquennio precedente. A Parma e provincia la crescita sarebbe del 116%. E così via scendendo lungo la via Emilia, a Reggio, Modena, Bologna, Forlì – Cesena, Rimini. Solo per fare qualche esempio. Numeri spaventosi, simili a quelli di una guerra. Numeri che acquistano purtroppo un senso se guardiamo ai morti nelle strutture per anziani. A Piacenza la Procura indaga, a Parma i Nas stanno acquisendo informazioni. Vogliamo sapere la verità. Vogliamo sapere cosa non ha funzionato. O vogliamo continuare a dire che in Emilia Romagna va tutto bene?”.
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