Muollo: “Una Fidenza anche a misura di quattrozampe”

Nel nostro programma ci sarà spazio anche per i nostri amici a quattro zampe,essi sono membri effettivi delle nostre famiglie, come tali hanno bisogno di cure e vivere in ambienti decorosi. Si realizzeranno e modernizzeranno in città apposite aree verdi riservate ai cani al fine di garantire ai proprietari luoghi attrezzati con cartellonistica, cestini porta rifiuti, panchine, distributori di palette e sacchetti, per i quali si potrà ipotizzare una gestione affidata a comitati composti dagli stessi proprietari di cani che dovranno farsi garanti del mantenimento della pulizia e del decoro urbano dei luoghi. Girando per le strutture adibite allo scopo,ci si trova di fronte a paludosi spazzi recintati tenuti in modo pietoso.
Porto l’esempio del Parco di Charlei in zona scuola Verde, uno spazio enorme che nella nostra proposta verrà suddivisa in almeno 4 aree servite di attrezzature. Sempre parlando degli animali, si incentiveranno le attività di addestramento di cani e dei conduttori. Compito: educare l’animale, consentire che si instauri un corretto rapporto tra cane e conduttore, sostenere il conduttore nell’acquisizione di tutte quelle “buone pratiche” di gestione e convivenza che di fatto eliminano la maggior parte delle motivazioni che spingono gli esseri umani, dopo un nobile gesto di civiltà all’abbandono dell’animale e, talvolta a casi di ecclatante maltrattamento e vessazione nel tentativo di inculcare quelle che incautamente vengono definite regole di “buona educazione”, far conoscere al conduttore alcune importanti nozioni di base circa il corretto modo di relazionarsi col cane, a incoraggiare la costituzione di “una rete virtuosa” tra proprietari dei cani tesa a favorire positive relazioni sociali.
Un corretto rapporto uomo-animale non può prescindere, quindi, dalla conoscenza delle caratteristiche fisiche ed etologiche dell’animale e dalle norme in vigore.
Vogliamo studiare con le associazioni volontarie canine un coinvolgimento di categorie protette come possono essere disabili a casi di ammalati ricoverati per lunghi periodi in strutture. Il valore terapeutico che la vicinanza degli animali può avere per l’uomo è cosa risaputa, la considerazione dell’effetto benefico derivante da questa particolare alchimia ha acquisito sempre maggiore rilievo.
Questo trattamento alternativo è stata riconosciuto ufficialmente dal nostro Servizio Sanitario Nazionale con un decreto legislativo del 2003, che ha aperto la strada alla sua introduzione in ospedali, istituti e case di riposo, anche se a tutt’oggi non esiste una legislazione specifica.
A beneficiarne sono diverse categorie di pazienti, dai bambini con particolari problemi agli anziani, dai malati di Alzheimer ai tossicodipendenti, dalle persone appena uscite dal coma ad alcune categorie di disabili fisici e psichici. In tutti questi casi il contatto con un animale può essere di grande aiuto per soddisfare innanzitutto il bisogno di affetto e sicurezza, superando la difficoltà ad instaurare relazioni interpersonali e contribuendo così a recuperare la padronanza di alcune abilità che si erano perdute. Per quel che riguarda invece le vere e proprie patologie si possono ottenere notevoli benefici ad esempio nel caso di bambini affetti da disturbi del linguaggio, di apprendimento, da ritardi mentali, da autismo, da sindrome di Down… Tra le patologie maggiormente trattate negli anziani ci sono poi la demenza senile, l’Alzheimer e le disabilità.
L’animale più utilizzato in assoluto è non a caso “il migliore amico dell’uomo”, che si presta nella cura di bambini, adulti ed anziani attraverso l’invito al gioco, l’offerta di compagnia e la richiesta di interazione.
Il comune che vogliamo dev’essere vicino alle esigenze dei nostri pelosi,essi sono a tutti gli effetti membri effettivi delle nostre famiglie, sono compagni di vita ,sono in alcuni casi i guardiani delle abitazioni e come detto sono anche una valida cura.

ASP, sinergia tra pubblico e privato la soluzione giusta

La candidata sindaco per il comune di Fidenza, Francesca Gambarini, ha incontrato dirigenti della cooperazione sociale ribadendo che per ASP distretto di Fidenza “È necessario trovare una soluzione di equilibrio che consenta di superare la situazione di stallo dovuta a sbarramenti ideologici”. L’aspirante primo cittadino ha spiegato di non avere cambiato idea rispetto alle posizioni già assunte: “In tutti questi mesi sono mancate chiarezza e determinazione nel voler delineare il futuro dell’azienda. L’insistere con la preminenza pubblica è il voler utilizzare un pregiudizio ideologico per coprire interessi di altro genere. L’obiettivo da raggiungere è quello di migliorare la qualità dei servizi per i nostri anziani senza chiedere di più ad essi ed alle loro famiglie: anzi le tariffe di ASP a Fidenza sono già troppo alte. Ma la qualità non la si può garantire attribuendo questi servizi esclusivamente al pubblico. Ci sono infatti troppe difficoltà in capo agli enti pubblici nel reperire risorse a causa della scarsità di fondi e degli strettissimi vincoli di legge. L’unica via di uscita è quella del pubblico che lavori in sinergia con il privato sociale. Sono sempre aperta al confronto e mio desiderio sarebbe quello di incontrare anche i dipendenti pubblici interessati ma la soluzione migliore mi sembra quella di non far procedere a nuove assunzioni pubbliche possibili solo per concorso aperto a tutta Italia a meno che qualcuno voglia commettere abusi. Così si manterrà la professionalità anche di quei lavoratori del privato che, invece, con la scelta della preminenza pubblica perderebbero il lavoro e sarebbero difficilmente ricollocabili. No dunque al pregiudizio manicheo del tutto pubblico ma neanche alle forzature elettorali di un’amministrazione comunale uscente oltre che assolutamente deludente anche per come ha gestito ASP e i servizi sociali. Cantini e i superstiti della sua giunta, tra cui due che si tentano di riciclare civici con Rigoni, ne hanno combinata un’altra: il 17 aprile hanno deliberato un inutile atto di indirizzo sulla preminenza pubblica che non ha nessun valore se non per qualche basso scopo elettorale. Bel modo di amministrare!”.

Meno chiacchiere e più fatti per salvare la Di Vittorio

La Di Vittorio deve essere salvata! Ci conforta vedere che a seguito dei nostri interventi – spiegano Francesca Gambarini, candidata sindaco, e Manuela Spaggiari, candidato consigliere per Identità e Valori – si è accesa l’attenzione sulla situazione della oooperativa con l’appello del Presidente della stessa e con un intervento del signor Cantini; vorremmo approfondire alcuni punti ad esempio come si possa garantire il mantenimento degli alloggi alle persone oggi occupanti prevedendone la vendita; o quali sono le vere garanzie che offre il piano concordatario agli occupanti e a tutte le persone che hanno investito un solo euro all’interno della stessa cooperativa.
Per questo auspichiamo in una risposta celere alla nostra richiesta inviata in data 29 aprile 2014 di apertura del tavolo di crisi provinciale per poter meglio comprendere anche questi passaggi.
Diversamente da quello che altri vogliono far apparire il nostro impegno non è una speculazione sulla vicenda, ma una battaglia per ricercare la soluzione migliore nei tempi che sappiamo non possono essere dilazionati ulteriormente data la gravità della situazione.

Flavio Tosi: “Francesca è la scelta giusta”

Anche il sindaco di Verona Flavio Tosi appoggia la candidatura di Francesca Gambarini. Durante la sua visita a Fidenza, ha incontrato il candidato sindaco del centro destra, insieme a tutta la sua squadra.
“Siamo lieti di poter avere con noi Flavio – ha commentato la Gambarini – Verona è un buon esempio di città bene amministrata. Tanti i punti in comune con la città veneta: sicurezza, riqualificazione, attenzione al centro storico e tutela dei piccoli commercianti danneggiati dalle aperture selvagge dei grandi centri commerciali, che non conoscono festività”.
“Francesca è la giusta candidata per Fidenza – ha aggiunto Tosi – che la Lega ha deciso di appoggiare. Giovane, ma con un’importante esperienza in Consiglio comunale alle spalle, ha saputo dare continuità e coerenza al centro destra, che oggi si ripresenta unito per vincere queste elezioni. Dopo il miracolo d’avere scalzato il centrosinistra alle passate amministrative, Fidenza deve avere una nuova opportunità, e a Francesca va tutto il nostro appoggio”.

Coinvolgere i cassaintegrati nel rilancio di Fidenza

Con Alessandro Dondi, candidato di Forza Italia e Andrea Cabassa, candidato della Lega Nord, abbiamo avuto modo di confrontarci sul tema della disoccupazione e sul possibile coinvolgimento sociale di chi si trova in cassa integrazione. La perdurante crisi economica ed il taglio dei trasferimenti agli enti locali non possono divenire un alibi dietro cui celarsi di fronte al sempre più evidente stato di incuria, e talora degrado, in cui versano porzioni di verde pubblico (aiuole, parchi, rotonde, piste ciclabili). Il dovere di un’amministrazione è quello di rendere la città vivibile per i suoi cittadini ed attraente per i visitatori. Uno dei primi provvedimenti che riteniamo di adottare è quello di convocare un tavolo con le delegazioni sindacali di zona per stilare un piano di coinvolgimento dei cittadini disoccupati ed in cassaintegrazione, affinchè siano in prima persona coinvolti nei processi di assistenza ai servizi comunali, di manutenzione delle aree verdi, di presidio e controllo dei parchi. L’Amministrazione proporra un incentivo ai cittadini coinvolti sotto forma di sgravi fiscali sulle imposte comunali e sui servizi per le famiglie (asilo nido, mensa scolastica ecc..). L’obiettivo è quello di arrivare ad una partecipazione di  più parte della cittadinanza in un processo di mantenimento del pubblico decoro, fornendo nel contempo un’occasione di coinvolgimento per quelle persone che al momento di trovano a vivere la difficile situazione della mancanza di lavoro.

Il nostro impegno, un futuro per Fidenza

Quali orizzonti per Fidenza? Ne parla la candidata di Forza Italia Alice Brambilla, 25 anni, laureanda in Giurisprudenza. «La nostra coalizione vede un buon numero di giovani fidentini che vogliono riprendersi il futuro dopo anni di sprechi, di tasse, di tutela degli interessi di “pochi”, senza attenzione verso quello che realmente serviva ai cittadini. Proprio l’altro giorno, al mercato del mercoledì, una signora fidentina mi ha raccontato il suo disagio: “Mio figlio, sposato e padre di due bimbi, è tornato a vivere con me. Non perché sia un “bamboccione”, ma perché ha perso il lavoro e non può più permettersi la casa, visto che deve pagare l’asilo e la mensa per i bambini”. Quello degli alloggi popolari e degli asili credo sia un tema di fondamentale importanza, così come quello del lavoro. Rivedere le graduatorie, in modo che siano prima di tutto i fidentini in difficoltà a essere aiutati in servizi essenziali, come quelli per l’infanzia e per le famiglie, è il primo passo verso una politica più equa e attenta. Il nostro programma è frutto delle istanze raccolte tra la gente, tra i tanti fidentini delusi dalle passate amministrazioni. Il nostro impegno sarà quello di dare un futuro a questa città, nella quale tutti, dal giovane, al cinquantenne, all’anziano, possano avere la sicurezza che gli amministratori sono dalla loro parte. Intervenire nelle situazioni di emergenza, come quelle in cui uno o più componenti del nucleo familiare perdono il lavoro, e porre solide basi per la creazione di nuova occupazione sarà al centro del nostro programma per  Fidenza: invertiamo la tendenza del passato e dimentichiamoci la triste stagione che ci ha portati sino a questo punto».

Programma 2014: ecco il file in pdf

Abitare a Fidenza:  ridare valore alle case dei fidentini con una politica urbanistica più oculata
Una città deturpata da scelte sbagliate che hanno consentito di creare storture architettoniche e quartieri isolati e privi di servizi, ha bisogno di una nuova valorizzazione urbanistica che consideri prioritario il rispetto dell’esistente.
Partendo dal centro storico, cuore pulsante della città oltre che luogo dove si concentra il suo patrimonio culturale, vogliamo favorire la riqualificazione e ristrutturazione degli edifici cercando di abbattere il più possibile gli oneri urbanistici ma assicurando il rispetto dei vincoli architettonici e impedendo le selvagge demolizioni del passato. Lo stesso centro storico ha bisogno di divenire più attraente e quindi lo vogliamo rendere più accessibile e vivibile…

Continua a leggere il programma e stampalo… Programma2014

Le idee sul rilancio culturale di Fidenza

Nel programma che proponiamo alla città non c’è tutto quello che vogliamo fare ma solo le linee guida di riferimento.
Vogliamo riempire di contenuti i tanti contenitori culturali di cui la città e le sue frazioni dispongono. Il nostro modello è quello che ha guidato i tre anni di assessorato di Lina Callegari. Un periodo in cui la città si è aperta in modo non ideologico a gran parte delle proposte culturali che nascevano dal territorio. Fidenza in quegli anni ha ospitato Vecchioni, Ruggeri, Dolcenera, Zecchi, Rondoni, Cappello, Gualazzi e tante altre figure che non hanno offerto una proposta commerciale ma hanno dato un contributo di crescita culturale trasversale.
Abbiamo dimostrato che con pochi soldi e con l’aiuto degli sponsor – che non sono stati chiamati a finanziare campagne elettorali ma progetti culturali ed educativi – e una buona progettualità è stato possibile realizzare i 150 anni del nostro Teatro e dell’Unità d’Italia ma anche rassegne estive che hanno dimostrato come la fidelizzazione passasse attraverso la continuità della proposta. Con questo intento abbiamo fatto E-state a Fidenza prevedendo tanti piccoli eventi tutti i mercoledì sera. Vogliamo ripeterla aggiungendo una rassegna di eventi da fare nei pomeriggi del sabato nel periodo autunnale a favore della rivitalizzazione del centro.
Il Palazzo delle Orsoline deve completare la sua offerta ospitando il museo archeologico dei reperti romani e medioevali ritrovati a Fidenza sul territorio comunale e offrendo gli spazi per le espressioni artistiche di cui Fidenza è ricca.
Con il contributo della Fondazione CaRiParma abbiamo recuperato la preziosa Camera Acustica decorata da Girolamo Magnani che deve tornare ad essere elemento attrattivo e motivo di distinzione per tutta la città.
Il recupero delle nostre radici è stato al centro del lavoro culturale sviluppato per le ricorrenze del Santo Patrono che non sono solo l’occasione per la Grande Fiera ma anche per trasmettere alle nuove generazioni la nostra storia. Lo abbiamo fatto con il premio per le scuole e i tre convegni incentrati sul messaggio di San Donnino rafforzati dai piccoli volumi prodotti grazie al lavoro di Fausto Negri.
Siamo Borgo San Donnino, la nostra storia scorre lungo la Via Francigena che va dalla porta di Palazzo Cremonini verso il Duomo, San Giorgio, il teatro Magnani, il palazzo Municipale e così via fino alla semi sconosciuta chiesa sotterranea della Gran Madre di Dio, un percorso storico culturale sul quale, insieme alla Diocesi, stavamo lavorando per proporlo ai fidentini e ai tanti che da fuori vengono a vedere il nostro magnifico Duomo. In questo non possiamo dimenticare il valore che ha l’abazia di Castione Marchesi che con le Terremare è un altro pezzo importante della nostra storia.
Abbiamo sviluppato contatti che ci avevano portato ad entrare nel sistema del Festival Verdi ed a sviluppare collaborazioni con la Casa della Musica di Parma. Anche i rapporti con il Conservatorio di Parma possono essere ripresi nonostante la sgradevolezza con cui Cantini ha trattato il maestro Cappello, pianista di fama internazionale, in occasione dei 150° del nostro teatro. La collaborazione maggiore, però, dovrà essere con le associazioni del territorio, con le quali costruire una rassegna di spettacoli coordinata e sostenuta dall’amministrazione comunale, e con il comune di Salsomaggiore Terme al quale proporre una rassegna di prosa e di lirica comune.
Non è tutto ciò che vogliamo fare, ciò che conta è che siamo pronti a riprendere il cammino interrotto che stava dando buoni frutti!

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