Qualche giorno fa sono stata intervista da Modernizzare l’Italia. Ecco il testo dell’intervista.
Sul territorio lei è molto presente sia con impegno associativo e anche nel partito, come vivi il commissariamento provinciale di Fi?
Il “commissariamento” di Forza Italia in provincia di Parma risponde alle logiche di quella vecchia politica della quale il nostro elettorato e i nostri militanti non vogliono più sentire parlare. Il coordinatore regionale ha nominato coordinatore provinciale per Parma, un piacentino che, guarda caso, è il suo vice. Una persona che non conosce il nostro territorio ma che è a lui molto vicino. Non servono altri commenti. Per quanto mi riguarda, continuo il mio impegno in Consiglio comunale a Fidenza, dove i cittadini mi hanno eletto. L’ascolto dei cittadini e dei loro problemi è la mia stella polare.
Parma e il suo territorio hanno avuto delle esperienze di centro destra; oggi da quale programmi e idee ripartire per rappresentare alternativa al partito regione e a Pizzarotti in qualità di sindaco pentastellato a Parma?
Il centrodestra deve essere in grado di proporre un’alternativa seria e credibile al centrosinistra. Dobbiamo presentare un progetto amministrativo concreto con idee chiare e realizzabili e dimostrare di essere in grado di farlo. Parma, con l’amministrazione a 5 stelle di Pizzarotti, sta vivendo un declino inesorabile. Per risollevarla, la prima cosa da fare sarebbe abbassare le tasse portate al massimo dai grillini e far ritornare i servizi a un livello dignitoso. Parma deve riprendere il suo ruolo in Regione per tornare ad essere punto di riferimento per l’Emilia occidentale così come è stata per diversi anni.
Il territorio di Parma è stato colpito dalla crisi degli ultimi anni, quali provvedimenti in primis per rilanciare un territorio dinamico come il vostro? Inoltre in un sistema regionale dominato dalle coop il vostro territorio ha pagato caro il fallimento della coop. Di Vittorio, quali le cause e quali le possibili soluzioni?
Il nostro territorio si deve liberare dal sistema pervasivo strettamente legato al Pci – Pds – Ds – Pd che lo ha soggiogato per anni, con appalti (sia lavori pubblici, sia servizi) affidati sempre ai soliti noti. Invece, si dovrebbe iniziare a guardare alle capacità e al merito quando si danno finanziamenti. Nell’immediato, si dovrebbe attuare una politica di sgravi fiscali alle imprese del territorio che vogliono investire e assumere. Il fallimento della Di Vittorio, che ha sede proprio a Fidenza, la mia città, è la dimostrazione che le cooperative devono fare le cooperative e non investire i soldi in attività che esulano dalla loro mission. Ora l’importante è che si individuino i responsabili del fallimento e che non si facciano ricadere i debiti della coop sui cittadini
Una nuova forza di centro-destra deve necessariamente rilanciarsi partendo da una nuova selezione della classe dirigente. Lei è a favore delle primarie? Aperte o chiuse?
Io sono a favore della capacità, della competenza e del merito. Sono questi i criteri su cui basarsi, pescando ad esempio fra gli amministratori locali. Le primarie, come anche i congressi, non sono la soluzione di tutti i mali ma se servono a ridare la parola ai cittadini possono essere utili. Il rischio è che le vinca non chi ha più capacità ma chi promette di più o chi può “comprare più tessere”. Nel caso, penso debba essere data a tutti la possibilità di partecipare con un sistema trasparente che eviti lo spettacolo poco dignitoso dato dal Pd alle recenti primarie.
Da amministratore che consiglio darebbe ad un movimento/partito per riavvicinare i cittadini alla politica?
Bisogna tornare ad ascoltare i cittadini. Basta parlare di correnti e di poltrone, parliamo di tasse, lavoro e sicurezza. Senza fare questo non si va da nessuna parte e non si cambierà mai questo Paese.
Taglio della spesa, abbattimento della pressione fiscale e sburorarizzazione temi chiave di un processo di modernizzazione del paese? Cosa ne pensa? Ha portato avanti iniziative locali in tal senso?
I tre temi che indicate sono sicuramente 3 temi chiave, di cui io parlo da sempre. A livello locale, abbiamo cercato di portare proposte di buon senso in Consiglio comunale. Ad esempio, proponendo l’esenzione dalla Tari per le nuove imprese. La maggioranza del Pd, purtroppo, boccia a prescindere qualsiasi proposta venga dall’opposizione.