Modernizzare l’Italia incontra Francesca Gambarini

Qualche giorno fa sono stata intervista da Modernizzare l’Italia. Ecco il testo dell’intervista.

Sul territorio lei è molto presente sia con impegno associativo e anche nel partito, come vivi il commissariamento provinciale di Fi?
Il “commissariamento” di Forza Italia in provincia di Parma risponde alle logiche di quella vecchia politica della quale il nostro elettorato e i nostri militanti non vogliono più sentire parlare. Il coordinatore regionale ha nominato coordinatore provinciale per Parma, un piacentino che, guarda caso, è il suo vice. Una persona che non conosce il nostro territorio ma che è a lui molto vicino. Non servono altri commenti. Per quanto mi riguarda, continuo il mio impegno in Consiglio comunale a Fidenza, dove i cittadini mi hanno eletto. L’ascolto dei cittadini e dei loro problemi è la mia stella polare.

Parma e il suo territorio hanno avuto delle esperienze di centro destra; oggi da quale programmi e idee ripartire per rappresentare alternativa al partito regione e a Pizzarotti in qualità di sindaco pentastellato a Parma?
Il centrodestra deve essere in grado di proporre un’alternativa seria e credibile al centrosinistra. Dobbiamo presentare un progetto amministrativo concreto con idee chiare e realizzabili e dimostrare di essere in grado di farlo. Parma, con l’amministrazione a 5 stelle di Pizzarotti, sta vivendo un declino inesorabile. Per risollevarla, la prima cosa da fare sarebbe abbassare le tasse portate al massimo dai grillini e far ritornare i servizi a un livello dignitoso. Parma deve riprendere il suo ruolo in Regione per tornare ad essere punto di riferimento per l’Emilia occidentale così come è stata per diversi anni.

Il territorio di Parma è stato colpito dalla crisi degli ultimi anni, quali provvedimenti in primis per rilanciare un territorio dinamico come il vostro? Inoltre in un sistema regionale dominato dalle coop il vostro territorio ha pagato caro il fallimento della coop. Di Vittorio, quali le cause e quali le possibili soluzioni?
Il nostro territorio si deve liberare dal sistema pervasivo strettamente legato al Pci – Pds – Ds – Pd che lo ha soggiogato per anni, con appalti (sia lavori pubblici, sia servizi) affidati sempre ai soliti noti. Invece, si dovrebbe iniziare a guardare alle capacità e al merito quando si danno finanziamenti. Nell’immediato, si dovrebbe attuare una politica di sgravi fiscali alle imprese del territorio che vogliono investire e assumere. Il fallimento della Di Vittorio, che ha sede proprio a Fidenza, la mia città, è la dimostrazione che le cooperative devono fare le cooperative e non investire i soldi in attività che esulano dalla loro mission. Ora l’importante è che si individuino i responsabili del fallimento e che non si facciano ricadere i debiti della coop sui cittadini

Una nuova forza di centro-destra deve necessariamente rilanciarsi partendo da una nuova selezione della classe dirigente. Lei è a favore delle primarie? Aperte o chiuse?
Io sono a favore della capacità, della competenza e del merito. Sono questi i criteri su cui basarsi, pescando ad esempio fra gli amministratori locali. Le primarie, come anche i congressi, non sono la soluzione di tutti i mali ma se servono a ridare la parola ai cittadini possono essere utili. Il rischio è che le vinca non chi ha più capacità ma chi promette di più o chi può “comprare più tessere”. Nel caso, penso debba essere data a tutti la possibilità di partecipare con un sistema trasparente che eviti lo spettacolo poco dignitoso dato dal Pd alle recenti primarie.

Da amministratore che consiglio darebbe ad un movimento/partito per riavvicinare i cittadini alla politica?
Bisogna tornare ad ascoltare i cittadini. Basta parlare di correnti e di poltrone, parliamo di tasse, lavoro e sicurezza. Senza fare questo non si va da nessuna parte e non si cambierà mai questo Paese.

Taglio della spesa, abbattimento della pressione fiscale e sburorarizzazione temi chiave di un processo di modernizzazione del paese? Cosa ne pensa? Ha portato avanti iniziative locali in tal senso?
I tre temi che indicate sono sicuramente 3 temi chiave, di cui io parlo da sempre. A livello locale, abbiamo cercato di portare proposte di buon senso in Consiglio comunale. Ad esempio, proponendo l’esenzione dalla Tari per le nuove imprese. La maggioranza del Pd, purtroppo, boccia a prescindere qualsiasi proposta venga dall’opposizione.

“Chi paga il nuovo Solari?”

15 luglio 2015. E’ il giorno in cui, secondo l’ultimo cronoprogramma approvato dal Consiglio comunale, il nuovo Solari dovrebbe essere stato consegnato alla città. Direi che l’edificio è ben lontano dall’essere finito. Fidenza, quindi, ancora non ha quella scuola di cui si parla da ormai 15 anni, Quella scuola nuova che, se si fosse presa in considerazione la nostra proposta di costruire il nuovo Solari vicino all’Itis, sarebbe già in funzione da tempo. Già alcuni mesi fa ero intervenuta sul tema, chiedendo chiarimenti sui finanziamenti previsti per costruire il nuovo edificio. Visto che, a parte essere presa in giro e sbeffeggiata dal sindaco, non ho ricevuto risposta, sono costretta a ritornare sull’argomento. Chi paga la scuola? Il piano finanziario per la realizzazione della scuola prevedeva finanziamenti da parte della Provincia e della Fondazione Cariparma. Queste risorse ci sono o no? E i finanziamenti da parte dei privati? Chi può confermare che società in difficoltà come quelle che dovrebbero cofinanziare la costruzione della scuola abbiano a disposizione il denaro necessario? L’amministrazione comunale dovrebbe dirlo chiaramente: i soldi ci sono e dove sono o dovranno pagare i fidentini? Ricordo anche che il Programma di riqualificazione urbana in cui è inserito il nuovo Solari prevede anche la realizzazione di un centro commerciale nell’area del Foro boario. Invito il sindaco a rivedere questa scelta che danneggerebbe il commercio del centro di Fidenza, già in seria difficoltà.

 

Francesca Gambarini

Capogruppo Forza Italia Fidenza

“Il dirigente amministrativo di Asp? Spreco di risorse”

L’Asp Distretto di Fidenza assume un nuovo dirigente amministrativo, che si occuperà dell’area finanziaria dell’azienda. Il tutto al costo totale di 77 mila euro. Ce n’era bisogno? Penso proprio di no. In passato, ho sempre sostenuto che la precedente direttrice generale costasse troppo, ma ora si fa peggio di prima e, oltre al direttore generale, si assume anche un dirigente amministrativo. Il risultato è che si spenderà di più. Perché? La direttrice generale da sola non basta? Senza voler entrare nel merito delle decisioni prese dai soci, dopo l’accreditamento Asp avrà da gestire solo 4 case protette dato che le altre sono state affidate al privato. La scelta più giusta da fare sarebbe stata la riduzione dei costi e degli sprechi, recuperando risorse da investire, magari, sui servizi sociali. Infatti, non dobbiamo dimenticare che Asp non si occupa solo dei servizi per anziani ma anche dei servizi sociali per adulti, disabili e minori. Settori che hanno bisogno di risorse. Invece, ci troviamo di fronte ad una scelta senza senso che avrà il solo effetto di aumentare i costi di gestione, togliendo risorse ai servizi, che tanto ne avrebbero bisogno. Se il nuovo corso di Asp (annunciato a destra e a manca dal sindaco di Fidenza e presidente dell’assemblea dei soci Asp Massari) è questo, direi che i cittadini hanno di che preoccuparsi.

Francesca Gambarini

Capogruppo Forza Italia Fidenza

“Quanto verrà a costare la centrale di cogenerazione?”

L’articolo di Annarita Cacciamani pubblicato dalla Gazzetta di Parma

“Quanto sarà costata ai fidentini la centrale di cogenerazione del quartiere Europa una volta finita?”. A riportare la centrale del quartiere Europa al centro del dibattito politico cittadino è il gruppo consiliare di Forza Italia, che presenterà un’interrogazione per chiedere conto dei costi dell’opera e delle spese che si prevedono per il suo funzionamento. Ad annunciarlo è la capogruppo Francesca Gambarini. “Il quartiere Europa, insieme alle torri della stazione, è l’emblema della megalomania delle passate amministrazioni di centrosinistra, di cui faceva parte l’attuale sindaco Andrea Massari. E’ un quartiere spacciato come all’avanguardia ma che in realtà è un quartiere incompleto e privo di servizi – spiega – . Ora, stando a quanto pubblicato sul sito del Comune diversi mesi fa, “sono in dirittura d’arrivo i lavori per la realizzazione della centrale di cogenerazione a ciclo geotermico del quartiere Europa”. Sempre, secondo il Comune, si tratta dell’”atteso completamento di un progetto residenziale che fa del nuovo quartiere un fiore all’occhiello in termini di risparmio energetico, sostenibilità ambientale e qualità della vita””. “Dando per assodato che un quartiere senza servizi non può essere un fiore all’occhiello per qualità della vita, penso sia giusto far sapere ai fidentini quanti dei loro soldi sono serviti per questa centrale” prosegue la Gambarini, che, infine, preannuncia le richieste che verranno sottoposte alla giunta: “Qual è il costo totale dell’opera finita? Quale sarà la spesa annua per il suo funzionamento? Di chi è il terreno su cui è stata costruita? Il Comune ne è già proprietario?”

Mozione: concessione di un visto umanitario ai profughi

Al Sindaco
Al Presidente del Consiglio comunale
A tutti i consiglieri comunali

Mozione : Per i profughi permesso umanitario temporaneo di libera circolazione in Europa, no all’accoglienza in strutture pubbliche, creazione di un fondo per i rimpatri

PREMESSO CHE
– L’afflusso di immigrati nel nostro Paese è senza precedenti e che la condizione incessante di emergenza dimostra una totale incapacità di gestione politica del fenomeno;

CONSIDERATO CHE
– Il Ministero dell’Interno, in accordo con le Prefetture, ha programmato per la Regione Emilia Romagna il trasferimento di migliaia di immigrati, molti dei quali senza alcun diritto d’asilo;
– La diplomazia internazionale e l’Unione Europea hanno il dovere di individuare ed applicare soluzioni e metodi di corresponsabilità;

TENUTO CONTO CHE
– Per coloro che ormai sono già stati accompagnati in Italia la legge nazionale impone l’accoglienza ma, così come è ora strutturata crea una situazione non sostenibile perché i tempi burocratici di accertamento e di riconoscimento sono troppo lunghi;
– Lo sforzo economico richiesto è incompatibile con la congiuntura economica e con le situazioni di disagio che molti cittadini italiani stanno vivendo;

IL CONSIGLIO COMUNALE IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA

A trasmettere alla Regione Emilia Romagna le seguenti richieste :
– Concessione ai profughi di un permesso umanitario per la libera circolazione in Europa, così che tutti gli Stati membri (e non solo l’Italia) debbano farsi carico dell’emergenza. Per il rilascio del documento non serve l’assenso dell’Unione europea; può essere concesso unilateralmente dal Governo italiano;

– Visto l’azzeramento del fondo rimpatri deciso dall’attuale Governo, si chiede predisposizione di adeguato fondo risorse europeo/statale;
– Diniego di impiego di strutture di enti comunali, provinciali o regionali per l’accoglienza. Riqualificarle invece per altri scopi inerenti le nostre comunità, in quanto la “questione profughi” va affrontata in modo coordinato e centralizzato a livello nazionale con l’impiego di strutture statali, che però non devono generare degrado e insicurezza nelle strutture che le ospitano
– Attivazione di lavori socialmente utili gratuiti per i profughi, in convenzione con i Comuni

Fidenza, 1 luglio 2015

Il gruppo consiliare di Forza Italia

Gambarini: “Terre Verdiane, grande sconfitta per il Pd”

Venerdì scorso Fidenza ha, finalmente, deliberato l’uscita dall’Unione Terre Verdiane. Sabato mattina ho convocato una conferenza stampa per spiegare la posizione di Forza Italia sulla questione. Pubblico l’articolo (di Annarita Cacciamani) pubblicato dalla Gazzetta di Parma.

L’uscita di Fidenza dall’Unione Terre Verdiane? «Una grande sconfitta per il Partito democratico». All’indomani dell’approvazione del recesso di Fidenza dall’Utv – grazie al voto favorevole del Pd e di Forza Italia – , Francesca Gambarini (capogruppo FI) torna sull’argomento con una conferenza stampa davanti alla sede dell’Unione. «Il recesso da Unione Terre Verdiane è sempre stato una delle battaglie portate avanti da Forza Italia. Rappresenta, invece, una grande sconfitta per il Pd, che ha voluto e creato questo ente, gestendolo nel peggior modo possibile – afferma – . Con coerenza e senza rimangiarci quanto detto in questi anni, abbiamo, quindi, votato a favore del recesso». La Gambarini è, comunque, molto critica verso il modo in cui si è arrivati al recesso. «Si è arrivati a questa decisione in maniera schizofrenica. Il Pd non sa cosa vuole: prima hanno fatto di tutto per arrivare alla nomina di Massari a presidente dell’ente per poi rendersi conto che l’ente non funziona – prosegue – . Un esempio: nella delibera si legge che l’Unione è composta da comuni con caratteristiche troppo diverse fra loro. Bene, questo noi lo diciamo da quando questo ente è nato. Ora, vigileremo sulle prossime decisioni che verranno prese e chiediamo a chi lo gestirà di tutelare i dipendenti». Per la Gambarini il bilancio dell’Unione è fallimentare: «In questi anni l’Unione è stata solo uno spreco di soldi pubblici e un baraccone utile a distribuire poltrone. Ora vogliamo che Fidenza torni ad avere i suoi vigili sul territorio in un momento in cui la sicurezza è sempre meno». «Chiedo al sindaco di coinvolgere anche le opposizioni nelle scelte future, dato che fino ad ora è stato tutto deciso dai sindaci chiusi nel palazzo».

La segnaletica stradale a Fidenza

Al Sindaco
All’Assessore competente

Interrogazione a risposta scritta

Premesso che
– Alcuni cittadini ci hanno segnalato errori ed incongruenze nella segnaletica stradale fidentina: 1) il cartello, sito nella rotonda fra via Gramizzi e via Piave che indica la scuola dell’infanzia Rodari riporta la dicitura errata “scuola primaria” 2) a Vaio si trova il cartello con l’indicazione del centro abitato di Fidenza (e quindi del limite di velocità di 50 km/h ma dopo pochi metri la velocità consentita diventa di 70 km/h 3) nell’area verde di via Mascagni si trova un cartello che indica che si può entrare con i cani, ma dopo soli 7 metri se ne trova un altro che indica il divieto d’accesso per i cani;
– Nella stessa area verde di via Mascagni si trovano piantumazioni secche e in parte
piegate;

Ritenuto che
– La segnaletica stradale deve essere chiara e precisa. Cartelli sbagliati, oltre a mettere in difficoltà i cittadini, sono uno spreco di denaro pubblico

Si inter

roga il Sindaco e la Giunta per sapere

– Se si intendono mettere a posto le incongruenze nella segnaletica sopraelencate;
– Quanto sono costati questi segnali stradali;
– Perché non si è provveduto alla manutenzione delle piantumazioni dell’area verde di via
Mascagni e quanto sono costate queste piante ora secche.

Fidenza, 19 giugno 2015

Il gruppo consiliare Forza Italia

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rotonda via Piave, via Gramizzi
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parco via Mascagni

#unannodiMassari: più tasse e meno sicurezza

Pubblico l’articolo di Annarita Cacciamani uscito sulla Gazzetta di Parma, dedicato alla nostra iniziativa #unannodiMassari

«L’amministrazione Massari ha deluso. In un anno non ha fatto nulla, se non aumentare le tasse». Ad un anno delle elezioni, Forza Italia, Fratelli d’Italia e Identità e Valori sabato mattina hanno allestito un banchetto in piazza Garibaldi. Tema: «#unannodiMassari». Per l’occasione le consigliere comunali di Forza Italia Francesca Gambarini e Silvia Barbieri hanno tenuto una conferenza stampa insieme a Domenico Muollo (Fdi) e Lina Callegari (Identità Valori). «Massari è stato eletto con grandi aspettative e tante promesse. Penso sia evidente che non ne abbia mantenuta nemmeno una: le tasse sono aumentate, le tariffe anche. Aveva promesso più sicurezza e invece sono aumentati i furti e i vandalismi – ha dichiarato la Gambarini, sfidante di Massari al ballottaggio – . A distanza di un anno, i fidentini possono chiaramente vedere che le promesse del sindaco sono aria fritta. E’ la riproposizione di quello che è stato fatto fino al 2009 con la differenza che ora siamo in piena crisi economica. Fidenza avrebbe bisogno di una strategia per il futuro: manca un progetto di città». La coalizione di centrodestra in Consiglio comunale è rappresentata dal gruppo di Forza Italia,formato da Francesca Gambarini, Giuseppe Comerci e Silvia Barbieri: «In questo anno, insieme anche alle altre opposizioni, abbiamo cercato di fare proposte di buon senso, come i voucher per i disoccupati o l’esenzione Tari per le nuove imprese. La maggioranza Pd, purtroppo, ha bocciato tutto a prescindere». Simile il giudizio di Callegari e Muollo. Per la prima: «Abbiamo sentito tanti slogan e tante promesse ma nessuna è stata mantenuta. Anzi, le tasse e le tariffe sono aumentate e non si capisce quale sia il progetto di città». Per il secondo: «Come il suo leader nazionale Renzi, Massari propina solo slogan che non trovano riscontro nella realtà».

La realtà boccia Massari sulla sicurezza

Furti e scippi stanno riempendo in questi giorni le cronache locali. Non passa giorno che non si legga di un furto a Fidenza. Addirittura è stato preso di mira il centro Aiuto alla vita. Quello che sta succedendo è l’evidente segnale che l’azione dell’amministrazione comunale in tema di sicurezza è totalmente insufficiente. E’ la realtà a dirlo. Gli annunci del sindaco e del suo assessore si scontrati con i fatti. La sicurezza non si fa con le foto sul giornale o annunciando questo o quel progetto. Si fa con le azioni concrete, che finora non si sono viste. Sono stati sbandierati come grandi successi l’accordo con i vigilanti privati o con i carabinieri in pensione ma non bastano. Come non bastano le telecamere: quando funzionano sono senz’altro utili ma non sono sufficienti a evitare furti e vandalismi. Se ne renda conto chi se ne fa vanto ogni giorno. I fidentini sono stanchi degli annunci, vogliono fatti e vogliono più sicurezza. Quindi, il sindaco e l’assessore si diano da fare: non valorizzino soltanto la professionalità dell’addetto stampa, ma anche quella degli agenti di polizia municipale. E’ insieme a loro che dobbiamo lavorare per costruire una Fidenza più sicura. I nostri agenti sono professionisti preparati e hanno idee e progetti da proporre per la sicurezza della nostra città. Coinvolgiamoli e valorizziamoli.

Francesca Gambarini
Capogruppo Forza Italia Fidenza

 

Terre Verdiane, nemmeno chi l’ha creato crede più nell’utilità dell’ente

L’ultimo Consiglio dell’Unione Terre Verdiane è saltato per mancanza del numero legale: i consiglieri di maggioranza non si sono presentati. Vuol dire che nemmeno chi ha creato questo carrozzone crede più nella sua utilità e neanche nelle scelte fatte dalla loro parte politica in passato e in quelle che sono chiamati a votare. Nella riunione che loro hanno disertato, si sarebbe, infatti, dovuto votare il nuovo statuto, quello che crea il sub ambito Fidenza – Salso all’interno dell’Unione stessa. Una decisione annunciata in pompa magna sulla stampa dal presidente dell’Unione ma che, alla prova dei fatti, non piace nemmeno alla maggioranza che lo sostiene. E, intanto, la situazione dell’ente è sempre più drammatica e, purtroppo, ancora volta sono costretta a notare come le amministrazioni di centrosinistra siano più interessate a mantenere le loro poltrone che ai veri problemi della gente. Facendo saltare il consiglio ne hanno dato l’ennesima dimostrazione. Il risultato delle loro scelte sono 35 lavoratori (fra dipendenti e agenti della polizia municipale) che rischiano di diventare esuberi. Persone che continuano a chiedere risposte agli amministratori. Risposte che forse non avranno mai. E nel frattempo si continuano a buttare soldi dei cittadini e il nostro territorio è sempre meno sicuro.

Francesca Gambarini

Consigliere Forza Italia in Unione Terre Verdiane

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