Sicurezza a Parma, Gambarini (FI): “Perchè Pizzarotti e Casa non si sono mossi prima?”.

PARMA, 18 set. – “Il sindaco Pizzarotti e il suo assessore Casa, dopo aver finto per anni che tutto andasse bene, si sono accorti che a Parma c’è un problema sicurezza. Non trovano niente di meglio per giustificare lo stato di degrado in cui hanno lasciato cadere la città che dare la colpa al governo Berlusconi. E, ovviamente, chiedono al Governo attuale di fare tutto ciò che i Governi dei loro amici del Pd non hanno fatto in 5 anni. Le richieste che ora fanno Pizzarotti e Casa sono quelle che negli ultimi anni ha sempre fatto il centrodestra, accusato dai due di essere causa di ogni male. Vorrei anche ricordare a Pizzarotti e Casa che se non avessero smantellato tutto ciò che era stato fatto in materia di sicurezza dai loro predecessori, forse Parma non sarebbe in questa situazione. Sarebbe bastato che il sindaco aprisse gli occhi prima perchè le stesse cose che chiede ora poteva chiederle negli anni scorsi. E se non gli va più bene la gestione dell’accoglienza o delle espulsioni vadano a chiedere conto ai suoi amici del Pd. Detto questo, mi auguro che il Governo sappia dare agli italiani quelle certezze che chiedono in materia di sicurezza”. Lo scrive in una nota Francesca Gambarini, capogruppo di Forza Italia al Consiglio comunale di Fidenza (Pr).

Violenza a Parma, Gambarini (FI): “Perchè il clandestino espulso era ancora in città?”

PARMA, 17 set. – “Perchè era ancora a Parma il clandestino che ha stuprato una ragazza, originaria tra l’altro di Fidenza, l’altra sera? Perchè era libero di spacciare e violentare? Il sistema di gestione delle espulsioni fa acqua da tutte le parti: i governi del Pd hanno fallito su tutti i fronti e i cittadini ne pagano le conseguenze”. Lo scrive in una nota Francesca Gambarini, capogruppo di Forza Italia, al Consiglio comunale di Fidenza, dopo l’ennesima storia di droga e violenza, accaduta a Parma. “Di nuovo – prosegue Gambarini – , siamo di fronte ad una brutta storia di droga e violenza a Parma. Ormai, non è più possibile chiudere gli occhi: a giorni il sindaco Pizzarotti incontrerà rappresentanti del ministero. Ecco, faccia presente la situazione e speri che questa volta il Governo tenga in considerazione la nostra città e mandi finalmente più carabinieri. Per anni l’amministrazione comunale e il Governo del Pd hanno trascurato l’emergenza sicurezza nella nostra città ed ora il problema dello spaccio e della violenza non sono più contenibili. E se siamo a questo punto è anche colpa dei sorrisini del sindaco con il suo continuo minimizzare le cose. Mi auguro che la ragazza si riesca a riprendere da questa brutta faccenda. Un grazie ai carabinieri e ai cittadini prontamente intervenuti”.

Migranti al posto dei nonni vigile a Parma. Gambarini (FI): “Pizzarotti cerca di scavalcare a sinistra il PD”

Migranti al posto dei nonni vigile a Parma. Gambarini (FI): “Pizzarotti cerca di scavalcare a sinistra il PD”

PARMA, 28 apr. – “Migranti al posto dei nonni vigile. Succede a Parma dove il sindaco Pizzarotti sta lavorando sodo per scavalcare a sinistra il Pd. Pizzarotti è ovviamente liberissimo di fare la propria lunga campagna elettorale per le regionali ma non la faccia sulla pelle dei nostri ragazzi. Sostanzialmente questo progetto è una trovata pubblicitaria del sindaco Pizzarotti che sta cercando di lanciare il suo nuovo partito e si vuole accreditare come uomo nuovo della sinistra. E, quindi, va bene qualsiasi cosa: l’importante è accaparrarsi il voto dei radical chic e dell’estrema sinistra per conquistare un posto al sole (e un seggio in Regione). A rimetterci ancora una volta saranno i ragazzi parmigiani che vedranno venir meno una figura come quella del nonno vigile che ha sempre svoto egregiamente il suo lavoro”. Lo afferma Francesca Gambarini, capogruppo di Forza Italia al Consiglio comunale di Fidenza (Pr).

Aumentare la dotazione organica delle forze dell’ordine

Egregio direttore,

In questi giorni stiamo purtroppo assistendo ad una nuova escalation di violenza e criminalità nel Parmense. Ultimo e grave episodio accaduto è l’aggressione ad una barista picchiata a sangue nel quartiere San Leonardo, diventato da tempo una sorta di terra di nessuno. Nel mentre vediamo il sindaco di Parma Federico Pizzarotti proiettato nella campagna elettorale più della storia con il suo nuovo partito. E, se il modello di governo che vuole proporre è lo stesso applicato a Parma, Dio ce ne scampi da questo nuovo partito!! Detto questo, mi rivolgo a Pizzarotti e ai sindaci della provincia, a partire dal sindaco di Fidenza: vadano in Prefettura e obblighino il Prefetto ad attivarsi presso il Ministero dell’Interno per pretendere un aumento della dotazione organica delle forze dell’ordine sul nostro territorio. Più forze dell’ordine e con più mezzi a disposizione: questa è l’unico modo per tentare seriamente di risolvere l’emergenza sicurezza. Purtroppo prefetto e sindaci sembrano in tutt’altre faccende affaccendati.

Francesca Gambarini

Alluvione Parma, Gambarini (FI): “Si poteva evitare il disastro?”

COMUNICATO STAMPA Alluvione Parma, Gambarini (FI): “Si poteva evitare il disastro?”

PARMA, 18 gen. – “Nel 2014 Parma fu colpita da una alluvione che causò milioni di danni. Da subito ci furono dubbi sulla gestione dell’emergenza da parte del sindaco,Pizzarotti. La magistratura solleva interrogativa molto pesanti che, mi auguro, abbiano una risposta chiara e veloce da parte di chi di dovere”. Così l’esponente parmense di Forza Italia Francesca Gambarini, capogruppo di Forza Italia al Consiglio comunale di Fidenza, commenta la chiusura dell’indagine sull’alluvione di Parma, che vede coinvolto anche il sindaco Pizzarotti. “Il disastro dell’alluvione si poteva evitare – si chiede Gambarini – ? Lo stabilirà la magistratura ma credo che le istituzioni tutte non possano più rimandare un’operazione di aggiornamento e verifica dei piani di protezione civile e una manutenzione seria ed accurata del territorio. Da notare infine la doppia morale di Pizzarotti: garantista quando l’indagato è lui, giustizialista quando ad essere indagati sono altri”.

Brigati (FI Giovani): “No all’arrivo di altri profughi nel Parmense”

Nei giorni scorsi un nutrito gruppo di richiedenti asilo provenienti da Cona, la località del Veneto in cui i migranti hanno scatenato la rivolta, è stata trasferito al Cie di Bologna. I partiti di centrodestra, in concomitanza con l’arrivo in Emilia dei richiedenti asilo, hanno manifestato davanti al Cie del capoluogo emiliano per ribadire la loro contrarietà alle politiche di accoglienza portate avanti dal Governo. Presente anche una delegazione di Forza Italia Giovani Parma. “Gira insistentemente voce che parte dei migranti arrivati a Bologna dal Veneto possano essere trasferiti a Parma. Abbiamo partecipato alla manifestazione – spiega il coordinatore provinciale di Forza Italia Giovani Nicolas Brigati – per dire che Parma non può accogliere altri migranti, men che meno se tra di loro ci possono essere persone che hanno scatenato una rivolta. La nostra provincia, in relazione alla popolazione, ospita più migranti della ben più grande provincia di Bologna. Questo probabilmente è motivo di vanto per il prefetto e alcuni nostri amministratori di sinistra, ma per Forza Italia e per la stragrande maggioranza dei cittadini è un grosso problema. E’ ora di dire basta! Mi auguro quindi che il nuovo ministro dell’Interno Minniti si riveli migliore di Alfano e riesca quanto meno a limitare il business che sta dietro all’accoglienza. Qualche giorno fa il Governo ha accolto alcune proposte di Forza Italia sul tema. E’ sicuramente positivo e vigileremo perchè vengano messe in pratica”

Forza Italia: “No al trasferimento dei presunti profughi ribelli nel parmense”

A Cona, in Veneto, è successo qualcosa di gravissimo. Presunti profughi si sono ribellati, sequestrando il personale del centro che li ospita. In tutta risposta, il ministero dell’Interno decide di trasferirli. Dove? In Emilia Romagna. E a quanto pare una parte arriverà anche a Parma o nel parmense. La nostra provincia è quella che ne ospita di più dopo la ben più grande Bologna e non è concepibile che ne vengano portati altri. E chi ci dice che tra questi non ci saranno proprio i promotori della rivolta? Queste persone dovrebbero essere immediatamente arrestate ed espulse, non trasferite. Ma a questo probabilmente Sua Eccellenza il Prefetto non ci pensa, forse è troppo impegnato a cercare di appuntarsi al petto un’altra medaglia per farsi bello con i suoi capi a Roma, quelli che promuovono l’accoglienza a tutti i costi. Il modello di accoglienza dei prefetti e dei governi di centrosinistra ha palesemente fallito. Non è possibile che a una sola cooperativa vengano affidati 1500 migranti: questo è business, non ci sono altri termini per definirlo. Quanti controlli sono stati fatti sulla cooperativa in questione e sul centro di Cona? Probabilmente nessuno, altrimenti non si sarebbe arrivati a questo punto. E’ sempre più evidente che non si può andare avanti così. Le politiche sull’immigrazione vanno cambiate. Il presidente Bonaccini si svegli e si faccia sentire perchè non può essere l’Emilia Romagna la Regione che si fa carico di questo enorme problema.

Paolo Buzzi – Forza Italia Parma
Francesca Gambarini – Forza Italia Fidenza

Gambarini (FI): “Il Pd non ha più la maggioranza in Provincia”

Sorpresa: il Pd non ha più la maggioranza in Consiglio provinciale. Su 12 consiglieri eletti soltanto 5 sono in quota Pd. Questo vuol dire che il Pd non potrà più usare questo organo come un luogo dove approvare cose utili prima al partito e poi alla Provincia di Parma. Lo strano meccanismo messo a punto dal governo Renzi per togliere il diritto di voto ai cittadini stavolta non ha premiato il Pd. Magari, data la nuova composizione del Consiglio provinciale, è la volta buona per iniziare a pensare più al territorio e meno al partito…

Francesca Gambarini, capogruppo Forza Italia Fidenza

Parma, Forza Italia: “Non prendiamo sottogamba il problema sicurezza”

Ci risiamo. Mentre il sindaco Pizzarotti è impegnato ad utilizzare il
tesoretto accumulato in questi anni per lanciarsi la volata
elettorale, i parmigiani continuano a subire scippi e rapine. Di oggi
è la notizia di una signora che a causa di uno scippo è caduta
rompendosi il femore: le auguriamo di rimettersi al più presto. E’
sempre più evidente che il problema sicurezza a Parma è molto serio e
non va preso sottogamba. E’ stato fatto per più di 4 anni, speriamo
che almeno negli ultimi mesi la musica cambi. Il sindaco e l’assessore
alla Sicurezza, insieme al Prefetto e al Questore, devono pretendere
che alla città di Parma siano assegnate più risorse in materia di
sicurezza. Le forze dell’ordine sono sottorganico e alle prese con
mille difficoltà ma a nessuno sembra interessare. Dubitiamo che col
nuovo Governo, che nasce come la brutta copia del precedente, le cose
cambino ma bisogna provare. Leggiamo, poi, che un fatto simile sarebbe
avvenuto anche a Reggio e che i responsabili sarebbe stati individuati
ma lasciati in libertà. Può questo essere un deterrente per chi
delinque? No, di certo. Non si può prescindere dalla certezza della
pena per cercare di risolvere l’enorme problema della sicurezza nella
nostra Italia.

Paolo Buzzi, capogruppo Forza Italia Parma
Francesca Gambarini, capogruppo Forza Italia Fidenza

Gambarini e Zanardi (FI): “Serve chiarezza su province e aree vaste. Con la riforma solo caos”

COMUNICATO CONGIUNTO 

FRANCESCA GAMBARINI – capogruppo Forza Italia cons. comunale Fidenza 

GLORIA ZANARDI – consigliere provinciale Forza Italia a Piacenza 

A pochi giorni dal voto sul referendum costituzionale e dalle nuove elezioni dei consigli provinciali, aleggia la solita sensazione di incertezza sul futuro degli enti istituzionali e dell’assetto politico-amministrativo del territorio.

Continuiamo ad invocare chiarezza ma rimaniamo sempre inascoltate. 

Prima la Legge Delrio (L. n. 57/2014): doveva riformare l’assetto delle province ma, al contrario, ha stravolto l’organizzazione territoriale, avviando un riordino istituzionale confuso e disorganico, generando solo l’instabilità dell’ente. E’ stata fatta una legge che, come la riforma costituzionale, non è né carne, né pesce: non ha ridotti i costi e non ha risolto alcun problema, anzi ne ha creati di nuovi dato che il ruolo delle nuove Province non è mai stato chiaro.

Solo con una riforma seria si sarebbero potuti ridurre le spese per la collettività ed avviare un riordino istituzionale vero con l’obiettivo di rendere più efficienti gli enti locali e, soprattutto, migliorare i servizi offerti ai cittadini. Ma questo non è stato fatto preferendo, come sempre, réclame ed annunci, con l’unico obiettivo di gettare fumo negli occhi ai cittadini.

Poi, l’accordo interprovinciale tra Parma e Piacenza, nelle stesse infauste condizioni, al fine di delineare un quadro collaborativo per tamponare i problemi che sono stati creati proprio da quella che doveva essere una riforma semplificatrice.

Tutto in prospettiva area vasta che secondo le linee di indirizzo della regione Emilia-Romagna dovrebbe esprimere un’attitudine strategica ed unitaria dei territori, in grado di fare sintesi tra gli interessi e le posizioni espresse dai Comuni, con funzione non di mero coordinamento. Questo, nell’ottica, a dire del governo e della regione ER, della semplificazione in attesa della riforma costituzionale.

L’ultimo passaggio proprio il 4 dicembre, il voto sulla riforma costituzionale che prevede l’eliminazione del termine “province” dal dettato della carta fondamentale, tout court, senza dirci cosa verrà dopo.

L’importante, per il governo Renzi, è che si abbia appeal sul pubblico vantandosi di riduzione dei costi della politica. Manca, infatti, un ragionamento serio su quello che sarà l’assetto istituzionale ed amministrativo dopo le province.

A nostro avviso il riordino deve partire dall’individuazione di “macroprovince” – o “aree vaste” che dir si voglia – non a tavolino, ma sulla base di vocazioni sociali, economiche e culturali simili.

Tra l’altro, il governo e la regione, a fronte di loro scelte politiche che vanno ad incidere sull’assetto istituzionale costituzionale ed incisive sul piano territoriale, e che spesso sventagliano come risultati eccezionali, in verità, non sono mai stati in grado di affrontarle compiutamente, facendo carico agli enti locali, sempre più bistrattati, di attuarle in qualche modo con i loro scarsi mezzi o, con disinvoltura, posticipandone, a data da destinarsi, l’attuazione, alla faccia dei termini imposti dalle loro stesse leggi (come per le aree vaste – la giunta regionale ER doveva definire gli ambiti ottimali della gestione associata entro limiti temporali non rispettati).

Nessuna semplificazione e nessun taglio ai costi dei politici con le scelte di riordino istituzionale, a tutti i livelli, del PD, ma solo confusione e false speranze e, soprattutto, nessuna attenzione per un aspetto prioritario e fondamentale per i cittadini, l’efficienza dei servizi.

Tutto questo è un finto riordino, buono solo per coniare slogan ed ottenere titoli sui giornali, che genera incertezza e, soprattutto, inadeguatezza dei servizi fondamentali per la collettività.

Siamo entrambe amministratrici impegnate sul territorio e, dunque, a contatto con i reali problemi dei cittadini. Pur nella consapevolezza della necessità di semplificazione istituzionale, soprattutto a livello burocratico, siamo convinte che la stessa debba essere fatta con criterio e per, a sua volta, agevolare il rapporto del cittadino con gli enti a tutti i livelli.

Il premier ha fatto visita a Piacenza e nel parmense. Basta passerelle pre elettorali, vogliamo chiarezza e concretezza.

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