Caso Busitalia, Gambarini (Cambiamo!): “Pizzarotti dov’era?”
PARMA, 11 set. – “La Procura di Parma contesta reati gravissimi a 11 persone riguardo la vicenda Busitalia. Smtp, la società che ha emanato il bando e disposto l’aggiudicazione oggetto dell’inchiesta, è di proprietà di Comune di Parma e Provincia di Parma. Dov’erano gli enti? Dati gli sviluppi non ci pare che la funzione di controllo sia stata espletata granchè bene”. Lo scrive in una nota Francesca Gambarini, componente del comitato nazionale di Cambiamo!, il movimento di Giovanni Toti. “Il trasporto pubblico locale, che per tutti in provincia di Parma è da sempre associato a Tep, ha rischiato dopo anni e anni di essere gestito al di fuori del nostro territorio. Con tutti i rischi cui si poteva andare incontro – prosegue Gambarini – . La giustizia ha dato però torto a Smtp e a Busitalia, annullando, al termine di una battaglia a colpi di carte bollate. Il quadro che si è andato a delineare dopo l’inchiesta della Magistratura è inquietante, dato che secondo la Procura le procedure seguite non sarebbero proprio state corrette, per usare un eufemismo. In tutto questo ci chiediamo dove sia il sindaco Pizzarotti. Di tempo libero, dato che ha partecipato anche ad un gara di cucina, ci pare ne abbia e non lo abbiamo sentito dire una parola su questa vicenda. Vicenda che ha visto due società partecipate – Tep e Smtp – una contro l’altra. Pizzarotti stava per riuscire anche nell’impresa di far perdere al nostro territorio la gestione del trasporto pubblico. Per fortuna la testardaggine di Tep l’ha impedito”.
Caso Busitalia, Gambarini (Cambiamo!) incalza Pizzarotti: “Il suo silenzio dovuto all’imbarazzo?”
PARMA, 19 set. “Prosegue il silenzio del sindaco Pizzarotti sul caso Busitalia. Capiamo che sia impegnato in cose più importanti, ma su una vicenda così grave e legata ad un servizio importante come il trasporto pubblico locale, il suo far finta di niente è vergognoso”. Francesca Gambarini, componente del comitato nazionale di Cambiamo!, torna sulla vicenda Busitalia. “Forse si sente in imbarazzo dato che ai tempi dell’aggiudicazione del bando a Busitalia, Pizzarotti si era apertamente schierato contro la Tep, l’azienda che da sempre ha gestito il trasporto pubblico locale nella nostra provincia. Pizzarotti (socio in quanto sindaco di Parma al 50% sia di Tep, sia di Smtp, l’azienda che ha emanato il bando) aveva attaccato duramente il Cda di Tep chiedendo le dimissioni dei suoi componenti e dichiarandosi molto soddisfatto degli investimenti promessi da Busitalia – prosegue Gambarini – . Peccato che nella superofferta di Busitalia ci fosse più di qualcosa che non andava, come dimostrato dal vaso di reati gravissimi scoperchiato dalla magistratura e dalla guardia di finanza con la loro inchiesta! Pizzarotti nel suo ruolo di socio di Smtp avrebbe dovuto vigilare sull’iter del bando e invece nessuno si è insospettito e la gestione del trasporto locale ha rischiato di essere affidata a una società e a persone sulle quali la magistratura sta indagando per reati gravissimi quali turbativa d’asta in concorso, corruzione e falso materiale. Qualche cosa che non quadrava, a quanto pare, c’era e come e menomale che qualcuno ha voluto approfondire. Nonostante il silenzio ormai assordante di Pizzarotti. Come disse qualcuno, il silenzio non fa domande, ma può darci una risposta a tutto?”.