Carcere di Parma, Gambarini (Cambiamo!): “Potenziare l’organico della polizia penitenziaria”
PARMA, 26 mag. – “Il carcere di Parma, senza altri agenti, non può accogliere ulteriori 200 detenuti. Quindi si assumano velocemente gli agenti necessari e si apra il nuovo padiglione”. Lo scrive in una nota Francesca Gambarini, responsabile regionale di Cambiamo!. “Bonafede se ne renda conto e non faccia disastri. Non è possibile che prima vengano portati i detenuti e poi si pensi alla polizia penitenziaria. Prima si creino le condizioni per la gestione migliore possibile poi si apra il nuovo padiglione. Lo si faccia velocemente ma bene – sottolinea Gambarini – . Il ministro Bonafede non può ignorare le sacrosante proteste degli agenti di polizia penitenziaria e dei loro rappresentanti sindacali, coloro che meglio di tutti conoscono la situazione. Forse Bonafede, che sta inanellando un disastro dietro l’altro, vuole appuntarsi sul petto la medaglietta dell’ampliamento di un carcere ma non è questa la soluzione giusta. Non lo è perchè non ci sono le condizioni per portare a Parma altri 200 detenuti. Mancano gli agenti della polizia penitenziaria e mancano gli educatori e tanti altri addetti. Prima deve essere assunto il personale necessario. Insomma, alla luce di quanto accaduto nelle scorse settimane, portare a Parma 200 detenuti in più può essere una vera e propria bomba sociale. Forse Bonafede non lo sa ma il penitenziario di via Burla è stato teatro di varie rivolte e senza un aumento degli agenti non può certo ospitare più detenuti. Bonafede ragioni e non pensi soltanto al tagliare nastri. La fretta a volte è cattiva consigliera: questo è uno di quei casi. E’ necessario muoversi con prudenza ed attenzione per evitare di peggiorare ancora di più la situazione già difficile del carcere di Parma, alle prese da anni con carenze di organico e sovraffollamento. Problemi che Bonafede vorrebbe aggravare ancora di più”.