La beffa natalizia di Renzi agli alluvionati

Oltre ai danni la beffa: gli alluvionati dovranno pagare le tasse statali entro lunedì. E’ il regalo di Natale che Renzi, premier che nessuno ha votato, fa a tutti gli italiani colpiti dalle alluvioni di questi mesi. Il pacco natalizio è stato recapitato in Liguria, Piemonte, Emilia Romagna, Toscana, Veneto, Friuli Venezia Giulia e in provincia di Foggia. Tutte quelle famiglie e imprese che hanno dovuto fare i conti con i danni del maltempo – e ora stanno faticosamente cercando di ricominciare – dovranno correre a pagare le tasse. Tasse altissime, aggiungo, visto che la pressione fiscale continua ad aumentare. Entro lunedì, fra meno di una settimana, chi ha visto la propria azienda messa in ginocchio dall’alluvione o ha la propria casa inagibile dovrà correre a pagare Iva, Ires,Irpef e Irap. E’ questa la sensibilità che il Governo ha verso i suoi cittadini? Era proprio necessario fare cassa colpendo gli alluvionati? Con questo gesto, il premier e il ministro dell’Economia dimostrano di non avere a cuore i cittadini. E il tutto nel silenzio della sinistra. Non abbiamo, infatti, sentito nessun esponente del Pd criticare questo bel regalo fatto agli italiani dal loro governo. Dobbiamo dedurre che gli interessi del partito, vengono prima di quelli delle persone? Anche gli alluvionati di Parma (che ha subito danni per oltre 100 milioni) dovranno pagare le tasse statali entro lunedì. I parlamentari parmensi del Pd dove sono? Arriveranno dopo come al solito? Magari, presentando un emendamento martedì, dopo la scadenza del termine per pagare? E Bonaccini? Faccia sentire la sua voce a difesa dell’Emilia Romagna! Infine, vorrei ancora una volta sollecitare Governo e Regioni ad occuparsi seriamente della cura del territorio e a predisporre un programma di manutenzione e messa in sicurezza di fiumi, torrenti e montagna in modo da poter almeno limitare i danni del maltempo.

Francesca Gambarini

Forza Italia

Il caos in Provincia è merito di Renzi

Oggi i dipendenti della Provincia di Parma protestano, preoccupati per il loro posto di lavoro. Nei giorni scorsi, la stessa cosa hanno fatto i dipendenti di tante altre Province, da nord a sud. Questo è il risultato della finta riforma voluta da Renzi e Delrio. Per ottenere consenso elettorale hanno annunciato l’abolizione delle Province. Peccato che le Province siano rimaste: l’unica cosa che è stata abolita è stata la democrazia. I cittadini non possono più votare per la Provincia e le elezioni si sono ridotte ad una spartizione di poltrone. Non sarà proprio per la necessità di avere poltrone da distribuire che il Governo non ha avuto il coraggio di abolire questo ente? Inoltre, non contenti di aver tolto ai cittadini il diritto di voto, Renzi e Delrio hanno pensato bene di fare tutto in fretta e furia, senza chiarire quali sono le competenze delle nuove province e lasciando i dipendenti in balia di sé stessi. Non sarebbe stato meglio abolire totalmente le province, definendo con chiarezza quali competenza sarebbero passate ai Comuni e quali alle Regione e ricollocando il personale? Invece no: in puro stile renziano si è buttato fumo negli occhi ai cittadini, con una finta riforma, che ha abolito il diritto di voto e ha creato solamente confusione. I cittadini non si facciano ingannare dagli annunci del premier non eletto: le Province esistono ancora però non si sa cosa devono fare. Le proteste dei dipendenti in tutta Italia sono la dimostrazione del caos creato della finta e pasticciata riforma di Matteo Renzi e Graziano Delrio.

 

Il governo non tagli ancora sulla sicurezza

Leggo oggi su alcuni giornali online il comunicato stampa del sindacato autonomo di polizia di Parma che protesta contro i previsti nuovi tagli alla sicurezza del governo di Renzi e Alfano. Già un mese fa (https://www.francescagambarini.it/2014/11/basta-tagliare-sulla-sicurezza/) avevo denunciato questi tagli e mi fa molto piacere che anche qualcun’altro protesti contro questa assurda decisione del governo di Pd e Ncd. Spero che si alzino anche altre voci e che il governo faccia un passo indietro. La spending review del ministro Alfano prevede, infatti, il taglio di 253 presidi di polizia in tutta Italia. Parma perderà la sezione di Polizia postale (che indaga anche sui reati pedopornografici), la Polizia di frontiera e il posto di Polizia ferroviaria di Fornovo. Rinnovo, quindi, il mio invito al governo a rivedere i tagli alla sicurezza, che, anzi, avrebbe bisogno di nuovi investimenti. I parlamentari parmensi del Pd e i neoeletti consiglieri regionali si facciano sentire: Parma e la sua provincia non possono continuare ad essere penalizzate.

Francesca Gambarini

Forza Italia

La sicurezza non si fa con gli spot

Ogni giorno leggiamo di furti, risse e anti vandalici e Pizzarotti cosa fa? Propone un regolamento sulla sicurezza fatto di norme inapplicabili, come le sanzioni alternative alle sanzioni pecuniarie, o di doppioni frutto del copia ed incolla con il codice della strada o con il codice penale potrà diventare operativo. Sono certa che questo regolamento non verrà mai approvato e resterà l’ennesimo spot. La situazione di degrado di Parma è sotto gli occhi di tutti: spaccio, prostituzione, vandalismi, bullismo, abusivismo molesto, movida spesso con alto grado di inciviltà. Il sindaco faccia una visita in via Trento e dintorni! La precedente amministrazione aveva messo in campo una serie di iniziative che contrastavano efficacemente la microcriminalità. Faccio alcuni esempi: il vigile di quartiere è stato messo in campo nel 2009, i presidi fissi e mobili idem. Se sono state assunte nuove unità o sono stati acquistati mezzi e dotazioni, lo si deve ai progetti presentati in precedenza. I grillini stanno solo raccogliendo i frutti di quanto seminato da chi è venuto prima, ma si dimostrano incapaci di perseguire un qualsivoglia progetto. La Carta di Parma, a mio parere, era uno strumento valido che aveva dato buoni risultati. Il legislatore, purtroppo, non ha portato avanti questo percorso. Non sono state, infatti, modificate alcune norme che avrebbero impedito l’incostituzionalità della Carta nella parte relativa al potere d’ordinanza in materia di sicurezza urbana del sindaco. Forza Italia vuole ripartire con un progetto serio in grado di rispondere alle esigenze dei cittadini. Gli spot li lasciamo a Pizzarotti e a Renzi. La polizia municipale deve tornare ad avere un ruolo attivo nell’attività di prevenzione dei reati e deve essere adeguatamente sostenuta e motivata. Non deve limitarsi a fare le multe come accade ora. La vicenda degli autovelox in tangenziale per far cassa non ha bisogno di commenti.

 

Folle tagliare il sostegno agli alunni disabili

Il sindaco di Parma Pizzarotti protesta contro i tagli del governo Renzi ma non si rende conto di abbandonare a se stessi gli alunni disabili, le loro famiglie e gli educatori. Il ritiro del bando è un gesto spregiudicato ed immorale che lede i diritti degli alunni in condizioni di fragilità e mette a rischio il futuro degli educatori, che oggi rischiano di perdere il posto di lavoro.
La giunta Pizzarotti ha già ampiamente dimostrato di brillare di luce propria per immobilismo, decrescita felice e mancanza di progettualità. Arrivare addirittura a ritirare un bando per l’affidamento dei servizi di integrazione scolastica è un torto che la città non può subire. Sono vicina alle famiglie,agli educatori: Forza Italia cercherà in ogni modo di impedire questa folle scelta.
La sospensione del servizio, oltre a tagliare posti di lavoro in un momento così difficile, crea un danno alle famiglie e a quel welfare a “misura di famiglia” che per anni era stato una priorità per Parma ed un obiettivo strategico di mandato della precedente amministrazione.
Ritengo che il bilancio del Comune di Parma consenta di reperire e allocare le risorse necessarie (che ammonterebbero a 2,5 milioni di euro all’anno) a salvaguardare i diritti delle famiglie, degli alunni e degli educatori, ancora una volta vittime dell’incapacità gestionale della giunta Pizzarotti.
Invito il sindaco e l’assessore Laura Rossi a riflettere e a rivedere la distribuzione delle risorse messe a bilancio per ripristinare “l’alleanza di benessere” con i cittadini (utenti- famiglie – lavoratori) ormai da tempo interrotta.

Il regolamento sulla sicurezza di Pizzarotti? Inapplicabile!

Egregio direttore,

I grillini, o meglio i pizzarottini, hanno proposto un regolamento sulla sicurezza fatto di norme inapplicabili, come le sanzioni alternative alle sanzioni pecuniarie, o di doppioni frutto del copia ed incolla con il codice della strada o con il codice penale potrà diventare operativo.

Siamo certi che tale regolamento non verrà mai approvato e resterà solo uno spot. 

La situazione di degrado in città è sotto gli occhi di tutti. Spaccio, prostituzione, vandalismi, bullismo, abusivismo molesto, movida spesso con alto grado di inciviltà.

La precedente amministrazione aveva messo in campo una serie di iniziative che contrastavano efficacemente la microcriminalità.

Il vigile di quartiere è stato messo in campo nel 2009. I presidi fissi e mobili idem. I grillini stanno solo copiando. E male! Il Sindaco faccia una visita in via Trento e dintorni!

Se sono state assunte nuove unità o sono stati acquistati mezzi e dotazioni, lo si deve ai progetti presentati in precedenza. I grillini stanno solo raccogliendo i frutti di quanto seminato da chi è venuto prima ma si dimostrano incapaci di perseguire un qualsivoglia progetto.

La Carta di Parma, ad esempio, era uno strumento valido. Che aveva dato buoni risultati. Il legislatore, purtroppo, non ha insistito su questo percorso. Non sono state, infatti, modificate alcune norme che avrebbero impedito la sua incostituzionalità nella parte riguardante il potere d’ordinanza in materia di sicurezza urbana del sindaco.

Noi adesso vogliamo ripartire da li. Con un progetto serio in grado di rispondere alle esigenze dei cittadini. Non spot.

La polizia municipale deve tornare ad avere un ruolo attivo nell’attività di prevenzione dei reati, e su questo deve essere adeguatamente sostenuta e motivata. Non deve limitarsi a fare le multe come accade ora. La vicenda degli autovelox in tangenziale per far cassa è sotto gli occhi di tutti.

Francesca Gambarini 

Più sicurezza per il quartiere San Leonardo

In questi giorni ho incontrato alcuni abitanti di via Trento, nel quartiere San Leonardo a Parma. Mi sono state segnalate tante problematiche; la più grave è quella legata alla sicurezza. Da parte mia, mi impegno a rimanere in contatto con loro; non è solo propagande elettorale ma un impegno segno e concreto a fianco dei cittadini. Monitorerò la situazione del quartiere e porterò le segnalazioni dei cittadini all’attenzione delle istituzioni competenti per fare in modo che le preoccupazioni dei residenti – che mi segnalano episodi di criminalità diffusi e frequenti che aumentano la loro sensazione di insicurezza – vengano ascoltate. Ogni giorno, purtroppo, in quella zona si verificano situazioni di pericolo, oltre che per i residenti del quartiere anche per chi pacificamente transita nella zona. La scarsa presenza della forze dell’ordine e della polizia municipale in un quartiere che sta diventando problematico dal punto di vista della sicurezza comporta il degrado di questa importante area della città. Mi rivolgo perciò all’amministrazione comunale perchè si faccia carico del grido di allarme che arriva da tanti cittadini e tuteli loro e le loro attività commerciali.

Francesca Gambarini

Candidata al Consiglio regionale per Forza Italia

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