Stamattina educatori, rappresentanti sindacali, insegnanti di scuole per l’infanzia sono scesi in piazza per dire no ai tagli ai servizi scolastici di integrazione dei disabili e per chiedere chiarezza sul futuro del welfare e dei lavoratori. Nel tardo pomeriggio c’è stata una fiaccolata, promossa da un gruppo di genitori, a cui hanno partecipato tantissime persone. Il sindaco Pizzarotti e la sua giunta, a questo punto, non possono più tirarsi indietro: devono spiegare quali intenzioni hanno. Serve una progettualità, non si può vivere alla giornata. Pochi giorni fa il sindaco, sconfessando il suo assessore Rossi, ha detto che per quest’anno non ci saranno tagli alle ore di sostegno agli alunni disabili. Niente ci ha detto però per il prossimo anno scolastico. A settembre cosa succederà? Lo dica una volta per tutte, per rispetto alle famiglie e agli educatori. Il sindaco, inoltre, deve fare chiarezza anche sulle scuole per l’infanzia, dato che il vicesindaco Paci ha parlato di riorganizzazione. Si ricordano, Pizzarotti e la Paci, che le rette sono al massimo? Sanno che non tutte le famiglie posso permettersi di pagarle? Siamo di fronte ad un’amministrazione che “gioca” con i servizi, dicendo un giorno una cosa e smentendola il giorno dopo. La giunta si prenda le sue responsabilità e spieghi cosa ha intenzione di fare. Troppo facile dare sempre la colpa al Governo.
Forza Italia
Pizzarotti ha scelto la nuova direttrice generale del teatro Regio. Una scelta fatta nella stanza dei bottoni e senza uno straccio di progetto per il nostro teatro. E, intanto, mentre Pizzarotti ha perso tempo e denaro con un bando che si è rivelato inutile, a fine gennaio, non si sa ancora niente della programmazione del teatro per quest’anno. Il sindaco a 5 Stelle e il suo assessore alla Cultura ci propongono un nome e ci dicono “poi vi diremo il progetto”. Speriamo, comunque, che la prescelta faccia un buon lavoro. Non si può, però, non notare come venga da un’esperienza lavorativa nel teatro di prosa e come non abbia mai diretto un teatro lirico. Non si capiscono, quindi, i motivi di questa scelta. Alla faccia della trasparenza di cui i 5 Stelle si fanno paladini! Il sindaco spieghi cosa ha in mente per il nostro teatro: vuole che diventi un teatro di paese o vuole almeno cercare di rilanciarlo? La sensazione che si ha è quella di un’amministrazione senza progettualità che tira a campare, rovinando tutto quello che di buono ha Parma. Il sindaco spieghi anche perché la scelta è caduta su questa persona. Cosa lo ho convinto? Cosa ha in più dei professionisti che hanno partecipato al bando? Spero che – nonostante le premesse – in tempi brevi la nuova direttrice presenti il suo progetto per il Regio e che sia in grado di riportarlo ai livelli di eccellenza di qualche anno fa.
Forza Italia
“I nuovi criteri di esenzione dal pagamento del’Imu agricola per i terreni montani mettono una pezza ad un’ingiustizia creata da questo Governo. E’ comunque tardiva la decisione del premier Renzi e del ministro delle Politiche agricole Martina: doveroso da parte loro cercare di risolvere un problema che loro stessi hanno creato. Verrebbe quasi da pensare che, in questo come in altri casi, il governo crei ad arte problemi per prendersi il merito di averli risolti. Doveroso sottolineare come Forza Italia da diverse settimane stava portando avanti a tutti i livelli una battaglia contro l’assurda Imu agricola montana. Una battaglia rimasta solitaria per settimane. Localmente, ho segnalato diverse volte il problema sin dalla fine novembre, senza mai avere una risposta. Nemmeno dai parlamentari del Pd di Parma, che, come ormai noto, arrivano sempre dopo”. Lo ho dichiarato Francesca Gambarini, capogruppo di Forza Italia al Consiglio comunale di Fidenza (Pr).
“Noto con dispiacere che il sindaco di Parma Federico Pizzarotti e il suo assessore al Sociale Laura Rossi tirano dritto sulla sciagurata decisione di tagliare le ore di sostegno agli alunni disabili. Non sono servite a farli ragionare le proteste di famiglie, educatori e presidi: le ore devono diminuire. Insomma, la giunta a 5 stelle pare decisa a tagliare sui più deboli”. Lo afferma in una nota Francesca Gambarini, esponente parmense di Forza Italia. “Possibile che all’interno del bilancio del Comune di Parma non ci siano spese a cui è possibile rinunciare o servizi non essenziali su cui risparmiare per poter dirottare le risorse sul sostegno agli alunni disabili? Pizzarotti e la Rossi se la prendono coi tagli del governo Renzi: giusto far sentire la propria voce contro un governo che non ne fa una giusta, ma i tagli non riguardano solo Parma. Perché a Parma si taglia in maniera così drastica un servizio così importante? E’ una scelta politica? Cosa si intende fare? Aspettare che il Governo cambi idea e non tagli più i fondi al Comune? Pizzaroti non sia insensibile alla voce dei cittadini che lo hanno scelto per governare Parma. Si sieda a un tavolo insieme ai colleghi di giunta, ai tecnici comunali e ai soggetti interessati e trovi una soluzione. Legga il bilancio voce per voce e trovi le risorse per sopperire ai tagli. Non devono essere gli studenti disabili a pagare il conto dei tagli del governo e dell’incapacità di questa giunta”.
La metà di gennaio è passata. E ancora non si sa nulla di certo sul futuro del teatro Regio. Intanto leggiamo che a giorni dovrebbe essere nominata la nuova soprintendente, un nome che non sarebbe fra quelli individuati dal cda fra quanti avevano partecipato al bando. Mi chiedo quindi a cosa siano serviti il teatrino e le polemiche che ci hanno accompagnato in questi mesi, se non a far perdere tempo e denaro. Spero che nella prossima seduta venga del Cda finalmente individuato il nuovo direttore del teatro e che lo si lasci lavorare in pace. Dal loro insediamento il sindaco Pizzarotti e l’assessore Ferraris hanno ridotto il Regio ad un teatro di provincia, con una programmazione sempre più ridotta, senza una progettualità su ampia scala. Una stagione lirica con titoli accattivanti può attrarre finanziamenti sia da enti sovraordinati, sia da partner privati. Ma per ottenere soldi serve predisporre un progetto serio da presentare per tempo a possibili finanziatori. Non arrivare sempre all’ultimo minuto come fanno Pizzarotti e la Ferraris. E perché non pensare a collaborazioni con Università e Accademie di Belle Arti? Per quest’anno quali progetti hanno per il nostro teatro? La nuova soprintendente del Regio avrà davanti a sé un lavoro molto duro. Spero sappia riportare il teatro Regio ai livelli che gli competono, senza farsi condizionare dall’insipienza della giunta a 5 Stelle. E non dimentichiamoci che il governo Renzi ci ha anche tolto i finanziamenti per il Festival Verdi!
“Appoggio in pieno la decisione del Comune di Solignano di trasferire la propria sede a Prelerna, frazione a 800 metri di altitudine, per non pagare l’Imu agricola. La proposta fatta dal sindaco è stata approvata all’unanimità dal Consiglio comunale: questo dimostra che è una protesta che non ha colore politico. Il governo Renzi con questa assurda Imu sui terreni agricoli dà una vera e propria “mazzata” ai Comuni montani che hanno la sede al di sotto dei 600 metri. Invece di aiutare chi vive in questi paesi con agevolazioni e incentivi per contrastare lo spopolamento della montagna, si aumentano le tasse. La proroga non basta: questa ingiusta Imu va eliminata. Il governo ricordi, inoltre, che l’agricoltura è una forma di cura del territorio. Sostenere l’agricoltura montana vuol sostenere l’economia e l’agroalimentare ma anche la manutenzione del territorio. Solignano non è il solo Comune d’Italia che ha fatto questa scelta, il Governo si renda conto di aver sbagliato e torni sui suoi passi”. E’ quanto ha dichiarato Francesca Gambarini, capogruppo di Forza Italia al Consiglio comunale di Fidenza.
Il 2014 sta per finire e ancora non si sa chi sarà il nuovo direttore generale del teatro Regio. Questa vicenda – e purtroppo non solo questa – dimostra l’incapacità del sindaco a 5 stelle Pizzarotti e del suo assessore Ferraris, che stanno facendo cadere nel ridicolo il nostro teatro. Fino a pochi anni fa il Regio era un’eccellenza culturale riconosciuta a livello nazionale ed internazionale ma ora rischia di diventare un teatro di provincia. In queste ultime settimane, invece di pensare alla programmazione del teatro si è perso tempo con la burocrazia per scegliere il nuovo direttore generale, che deve essere individuato esclusivamente sulla base delle capacità e della competenze attraverso una procedura chiara e trasparente. Il percorso seguito, però, lascia qualche dubbio e il tutto si è trasformato in uno scontro politico fra il sindaco, l’assessore e il senatore del Pd Pagliari. Abbiamo assistito ad uno scontro politico che non giova al nostro teatro: spero che non ne risenta la programmazione. Il senatore Pagliari e gli altri parlamentari parmensi del Pd dov’erano però quando il loro Governo toglieva i finanziamenti al Festival Verdi per darli al Carnevale di Cento, in provincia di Ferrara, terra d’origine del ministro dei Beni culturali Franceschini? Il mio augurio è si individui presto il direttore generale del teatro, scegliendolo per le sue competenze e non per l’appartenenza politica, e che lo si lasci lavorare per riportare il Regio ai livelli di eccellenza che merita.
La biblioteca Palatina e la Galleria nazionale, due dei fiori all’occhiello di Parma, vengono retrocesse in serie B. Per volere di Renzi e Franceschini non saranno più autonome. Quindi, dopo aver relegato il Festival Verdi a manifestazione locale, togliendogli i finanziamenti, per destinarli al Carnevale di Cento (praticamente a casa sua), promosso a manifestazione internazionale, la scure del ministro dei Beni culturali si abbatte ancora su Parma. Che ne sarà delle tante iniziative culturali portate avanti negli anni scorsi? Penso, ad esempio, alle mostre di rilevanza nazionale ospitate prima dell’arrivo della giunta 5 Stelle dalla Galleria nazionale o al grande lavoro fatto dalla sua dirigente per riaprire la Palatina dopo l’incendio. Il ministro ora, per risparmiare, accorpa tutto in una grande direzione. Per la cultura di Parma sarà la stessa cosa? Prima di fare tagli lineari, si sarebbe dovuta fare un’analisi degli sprechi, tagliare dove necessario e recuperare risorse per finanziare realtà virtuose. Già nelle scorse settimane, avevo sollevato il tema del declassamento di Palatina e Galleria nazionale senza, però, ricevere risposta. Torno, quindi, a chiedere spiegazioni e mi rivolgo soprattutto ai parlamentari del Pd, che, come al solito, arrivano sempre dopo. La decisione del Governo quali conseguenze avrà sulla nostra città? E il sindaco Pizzarotti e l’assessore Ferraris sono d’accordo?
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