Il voto sul bilancio, minoranza in guerra: “Non finisce qui”

Ci risiamo! Ancora una volta l’amministrazione Massari si distingue per il non rispetto della  minoranza e scarsa conoscenza delle norme .

Durante il Consiglio Comunale scorso all’ordine del giorno del dibattito consiliare l’assestamento di bilancio . Riceviamo solo in serata, in diretta,   il parere dei Revisori dei Conti, 3 pagine di relazione e non  su  di un tema di scarsa importanza bensì sullo strumento giuridico-contabile destinato ad aggiornare il bilancio di previsione annuale alle vicende economiche e finanziarie sopravvenute ed alle nuove situazioni verificatesi dopo la sua approvazione. E’ questo il motivo che ci ha indotto  a non partecipare al voto convinti che quanto avvenuto sia “irrispettoso”  nei confronti della minoranza che non è stata messa nelle condizioni di esercitare il proprio mandato con serietà, pienezza e consapevolezza, violando così la normativa , nonchè il regolamento di contabilità comunale il che potrebbe rendere, a nostro avviso, impugnabile l’atto deliberativo adottato. Sottoporremo nei prossimi giorni quanto accaduto agli organi competenti.

È evidente che il Sindaco non voglia alcun confronto con i  consiglieri di minoranza,ma atti come questo ricadono in termini di responsabilità su tutto il Consiglio Comunale. 

Forza Italia, Rete Civica, Movimento 5 Stelle

Fidenza, Forza Italia chiede chiarezza sull’aggressione a Roberto Frati

Forza Italia presenterà un’interrogazione parlamentare al ministro della Giustizia e al ministro dell’Interno con l’obiettivo di fare chiarezza sulla brutale aggressione subita dal fidentino Roberto Frati. Lo annunciano Francesca Gambarini, capogruppo di Forza Italia a Fidenza, e Nicolas Brigati, coordinatore provinciale di Forza Italia Giovani. “Roberto Frati, a cui auguriamo di rimettersi al più presto, è stato accoltellato dentro il garage di casa sua, da una persona che doveva essere agli arresti. Solo un anno fa era stato condannato a 3 anni di reclusione per rapina, ma stava scontando la pena in una comunità con il solo obbligo di dimora. Il 30 ottobre 2015 è stato di nuovo posto in stato di fermo ma il giorno dopo era già libero di andare in giro per Fidenza con un coltello in tasca. Perché? Fatti del genere non devono più ripetersi e va capito cosa è successo in modo da porre rimedio. Ci fa piacere che il ministro della Giustizia abbia risposto al sindaco di Fidenza, dicendo che si interesserà a caso. Temiamo, però, rimangano parole al vento. E’ necessario sapere quali azioni verranno intraprese per capire le cause e la dinamica di quanto successo a Fidenza. Per questo abbiamo chiesto ai parlamentari Deborah Bergamini e Massimo Palmizio di presentare un’interrogazione. Al ministro chiederemo anche cosa si intende fare per evitare che una persona agli arresti possa il giorno dopo l’arresto essere libera di commettere un nuovo crimine”.

Gambarini (FI): “Spese cifre da capogiro per Unione Terre Verdiane”

“L’Unione Terre Verdiane sta percorrendo (o almeno dovrebbe) la strada verso la chiusura. E meno male!” Lo scrive in una nota Francesca Gambarini, consigliere di Forza Italia in Unione Terre Verdiane. “Una determina del Comune di Fidenza – la 874 del 4 novembre scorso –  chiarisce quanti soldi il solo Comune di Fidenza spende per mantenere in vita questo ente. Le cifre sono da capogiro! Spendiamo quasi 3 milioni all’anno per Unione Terre Verdiane. E per cosa? Per avere servizi lontani dalle esigenze dei cittadini e una mastodontica burocrazia. La cifra è stata messa nero su bianco dagli uffici comunali: “dal bilancio di previsione per l’esercizio 2015 dell’Unione Terre Verdiane, approvato con deliberazione consiliare n. 11 del 29 settembre 2015, risulta a carico del comune di Fidenza la spesa annua di 2.870.204,38 euro”. Se moltiplichiamo questa cifra esorbitante per il numero di anni di vita dell’Unione possiamo farci un’idea di quanto questo ente è costato ai fidentini. Si tratta di svariati milioni di euro. Soldi spesi per un ente che a detta di tutti funziona male e non è gestibile. Per anni Forza Italia ha portato avanti in completa solitudine questa battaglia, evidenziando le criticità di questo ente, voluto, creato e gestito male dal Pd. Ora, con amarezza per via dei soldi spesi dai fidentini, constatiamo che le nostre critiche non erano poi così infondate. Peccato aver sprecato così tanto tempo e denaro…  Ne approfitto per dire ai fidentini che, sempre stando alla determina, per il 2015 abbiamo già pagato 1 milione 406 mila euro e rimane da versare 1 milione 464 mila euro, vale a dire circa 244 mila euro mensili. Speriamo che termini il rimpallo politico e si avvii una seria riflessione su come gestire la chiusura di questo ente inutile: noi siamo disponibili”.

Gambarini (FI): “Bene vendita Agrinascente. Ma i soci?”

“Apprendo dalla stampa locale che c’è un acquirente per la società Agrinascente, una delle tante che fanno parte del gruppo Di Vittorio. Se, come sembra, la vendita andrà in porto arriveranno ben 11 milioni di euro nella casse di Polis Spa (società controllata al 100% dalla cooperativa Di Vittorio e fallita con la Di Vittorio). Soldi che verranno usati dai curatori per pagare i creditori di Polis. È questa una buona notizia. Speriamo vada tutto a buon fine ma non dimentichiamoci dei soci della Vittorio. Loro, purtroppo, non vedranno nemmeno un centesimo e probabilmente non rivedranno mai nemmeno una piccola parte dei lori risparmi, affidati alla Di Vittorio”. Lo afferma in una nota Francesca Gambarini, capogruppo di Forza Italia al Consiglio comunale di Fidenza (Pr). “Si tratta di centinaia di famiglie che hanno investito in un progetto in cui credevano, fidandosi delle persone sbagliate. Spero che la notizia della probabile vendita di Agrinascente serva a riaccendere i riflettori sulla vicenda del crac della cooperativa Di Vittorio. Una vicenda che tanti preferirebbero venisse dimenticata ma che invece deve rimanere al centro dell’attenzione. Se ne deve parlare e si deve arrivare ad individuare i responsabili e le cause di un crac di tali dimensioni perché non devono essere i cittadini a pagare. Cosa è successo va spiegato a tutti i fidentini perché la Di Vittorio è stata una delle principali protagoniste della stagione dell’espansione edilizia incontrollata di Fidenza avviata dalle amministrazioni di centrosinistra. Quel centrosinistra a cui erano legati gli amministratori della Di Vittorio: alcuni addirittura hanno ricoperto (o ricoprono) incarichi all’interno dell’amministrazione comunale o lavorano come funzionari in Comune”.

Accoltellamento a Fidenza, Gambarini (FI): “Un abbraccio a Roberto e alla sua famiglia”

 

FIDENZA, 1 novembre – “Quello di ieri pomeriggio è un fatto terribile, accaduto proprio nella nostra Fidenza: un nostro concittadino è stato accoltellato nel suo cortile. Un abbraccio a Roberto Frati e ai suoi familiari. Spero che le indagini chiariscano la dinamica dell’accaduto. Fatti del genere non devono accadere mai più. Grazie alle forze dell’ordine per quanto fatto e per quanto riusciranno a fare.”. Così Francesca Gambarini, capogruppo di Forza Italia a Fidenza (Pr) commenta l’accoltellamento accaduto ieri nella cittadina del parmense.

7 Gold parla della Di Vittorio

20151028_084205-1Mercoledì 28 ottobre ho partecipato in collegamento telefonico ad Aria Pulita Emilia Romagna su 7 Gold. Si è parlato del fallimento della cooperativa Di Vittorio.

– La cooperativa Di Vittorio è una cooperativa edilizia nata nel 1970 per fini mutualistici. A un certo punto, ha iniziato ad operare in altri settori che poco avevano a che fare con il fine mutualistico. Il risultato è il fallimento con centinaia di famiglie che hanno perso i loro risparmi.
– Le responsabilità politiche sono evidenti perché la Di Vittorio è stata gestita da persone che sono state o sono oggi amministratori o funzionari del Comune di Fidenza. Una storia tutta interna al sistema Pci – Pds – Ds – Pd che ha amministrato la nostra città, dando vita ad un periodo di incontrollata espansione urbanistica in cui la Di Vittorio è stata una dei principali operatori.
– I soci assegnatari non sanno se in futuro avranno ancora una casa.
– La magistratura accerti le responsabilità del fallimento
– Non si faccia cadere nel dimenticatoio la vicenda: il Comune tenga aggiornati i cittadini e coinvolga anche l’opposizione per fare in modo che non siano i fidentini a pagari gli errori di pochi.

Terre Verdiane, Forza Italia critica la nomina di Gallicani

Gallicani, invece che parlare di pace ed ecumenismo sulla stampa locale, si coordini con il suo sindaco e con i dirigenti per capire come uscire da questo pasticcio, creato dal suo partito.

Gli ricordo, infatti, che il momento difficile per l’Unione Terre Verdiane non è cominciato ora, ma anni e anni fa, quando questo ente è stato creato (ricalcando i confini di un collegio elettorale) dalle sua parte politica che l’ha voluto e gestito talmente male da portarlo nella situazione in cui ci troviamo ora.

Quindi, si mettano al lavoro per chiudere l’Unione come è stato deliberato da tutti i Consigli comunali, senza prenderci in giro con documenti – come quello allegato al bilancio – dove cercano di tornare indietro.

Gallicani è stato eletto presidente del consiglio all’unanimità soltanto perché io e gli altri colleghi di opposizione abbiamo deciso di non partecipare a questa farsa. Per concludere, non si può non sottolineare che un’altra carica istituzionale è finita Fidenza, a una persona vicina quindi al Presidente della giunta dell’Unione. Ossia il capogruppo della maggioranza che lo sostiene in Consiglio comunale a Fidenza.

Francesca Gambarini, consigliere Forza Italia in Unione Terre Verdiane

Interrogazione: parcheggio di via Marconi

                                                                             Al Sindaco

All’Assessore competente

 

Interrogazione a risposta scritta

Oggetto: parcheggio via Marconi

 

PREMESSO CHE

  • Giovedì 8 ottobre scorso il parcheggio di via Marconi è diventato operativo, dopo i lavori di ampliamento e riqualificazione;
  • Il progetto di riqualificazione, oltre all’ampliamento, prevede una copertura fotovoltaica.

RITENUTO CHE

  • Si tratta di un intervento importante perchè aumenta il numero di posti auto a servizio del centro storico di Fidenza.

SI INTERROGANO IL SINDACO E LA GIUNTA PER SAPERE

  • Se, in concomitanza con l’inaugurazione dei posti aiuto, i pannelli solari montati sulla copertura del parcheggio sono entrati in funzione e, se si, qual è la loro potenza, quanta energia viene prodotta annualmente e quale introito annuo si prevede di realizzare.

 

Fidenza, 20 ottobre 2015

Gruppo consiliare Forza Italia

 

 

 

 

Fidenza, Gambarini (FI): “Il caso Di Vittorio fa male alla città”

Nell’indifferenza e nel disinteresse più totale la procedura fallimentare della cooperativa Di Vittorio va avanti. Le ultime notizie emerse ci dicono che sono 653 le persone (o imprese) che hanno chiesto di riavere soldi dalla Di Vittorio e che il debito riconosciuto è di circa 42 milioni di euro. Sono cifre che danno l’idea delle dimensioni di questo crac. Un crac in cui tantissime famiglie hanno perso i risparmi di una vita, dato che è praticamente impossibile che rivedranno anche un solo centesimo dei loro soldi. Il fallimento della Di Vittorio è una vicenda che fa male a Fidenza e ai fidentini, dato che la Di Vittorio, nel bene e nel male, fa parte della storia della città. Una storia che non è a lieto fine, anzi. In particolare, è parte della storia di una parte politica che, salvo una breve parentesi, da sempre governa Fidenza. Il legame è facilmente individuabile: basta leggere i nomi delle persone che si sono alternate nei cda della Di Vittorio. Per tutti questi motivi, è necessario che questa vicenda non venga dimenticata. Da parte mia, continuerò a tenere alta l’attenzione sulla vicenda. Vanno individuati i responsabili del fallimento. Spero che l’azione dei curatori fallimentari e del tribunale riesca a fare chiarezza su quanto accaduto e che, una volta individuati i responsabili del fallimento, si avviino le dovute azioni di responsabilità. I soci e tutti i fidentini hanno il diritto di sapere cosa è successo e di sapere perché una cooperativa nata con fini mutualistici ha portato avanti operazione che con quel fine poco avevano a che fare. Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti. A pagare non deve essere la collettività ma chi ha causato il dissesto.

Francesca Gambarini, capogruppo Forza Italia Fidenza

Fidenza, Gambarini (FI): “Saranno gli inquilini a pagare l’aumento dell’Imu per gli alloggi affittati a canone concordato”

Dalla scorsa estate a Fidenza è aumentata l’aliquota Imu per le abitazioni a canone concordato. Lo abbiamo denunciato in Consiglio comunale e lo denuncia anche Confedilizia. E il sindaco cosa fa? Lo conferma. Dice: “l’aliquota è aumentata ma affittare a canone concordato è vantaggioso lo stesso”. Poi aggiunge mille scuse, dicendo anche che chi affitta a canone concordato ha più di una casa e usufruisce già di altre agevolazioni. Presa dalla smania di fare cassa, l’amministrazione comunale non ha pensato che alla fine a dover pagare l’aumento dell’Imu saranno probabilmente gli affittuari. L’aumento della tassa per i proprietari, quasi inevitabilmente, influirà sull’affitto che, quindi, aumenterà e non sarà più agevolato. Ancora una volta, quindi, a rimetterci saranno i fidentini, magari proprio quelli che stanno vivendo un momento difficile e hanno scelto di affittare a canone concordato. Il sindaco si ricordi poi che i fidentini pagano già dallo scorso anno tasse altissime, confermate quest’anno e, dove si poteva aumentate ancora un po’. L’esempio più eclatante è sull’Irpef. L’amministrazione comunale ha abbassato la fascia di esenzione Irpef da 15 a 12 mila euro: una scelta che va a pesare sulle tasche di chi guadagna poco più di 1000 euro al mese. Più volte abbiamo chiesto al sindaco di rivedere la manovra finanziaria, ora glielo chiede anche Confedilizia. Il sindaco non snobbi le lamentele e cerchi di evitare che le sue scelte di traducano un aumento degli affitti per i fidentini, già tartassati delle tasse comunali e statali e alle prese con una crisi economica senza precedenti.

Francesca Gambarini, capogruppo Forza Italia Fidenza

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