Fidenza, Gambarini (FI): “No al sottopasso di via Mascagni”

Dalla delibera di giunta 61 del 25 marzo 2016 apprendiamo che l’amministrazione comunale ha deciso di riprendere il percorso interrotto nel 2009 e di ricominciare a cementificare Fidenza a destra e a manca. Torna in auge il progetto del tunnel di via Mascagni, riguardo al quale ho già espresso più di una volta le mie perplessità. Secondo me e anche secondo diversi cittadini, un tunnel in quel punto non risolverebbe i problemi della viabilità cittadina. Anzi li andrà probabilmente a peggiorare. Perché? Questo tunnel andrebbe a sbucare in via Croce Rossa, una strada di campagna non adatta ad accogliere un grande flusso di auto. Questa andrebbe perciò totalmente rifatta, cementificando quel poco di campi che ancora rimane in quell’area. E che dire di via Mascagni? Una via a due passi da piazza Duomo utilizzata finora per lo più dai residenti e, anch’essa, non adatta a grossi flussi di traffico. Nella delibera di giunta si legge che il tunnel di via Mascagni “rappresenta l’unica realistica e possibile opportunità per migliorare un assetto urbano ancor oggi legato in quel punto all’inadeguato sottopasso regolato da impianto semaforico di Via Mazzini”. Ma si è mai provato, ragionando ovviamente insieme a Rfi che, se i fondi sono ancora disponibili, dovrebbe finanziare l’opera, a cercare soluzioni alternative? Ecco, quindi che si riprende in mano un progetto ideato oltre 10 anni fa nel periodo di maggior splendore delle giunte megalomani di centrosinistra (che ci hanno regalato le torri della stazione), che dovrebbe essere quanto meno ripensato, anche alla luce della situazione economica attuale. E i fidentini avranno in regalo un nuovo lunghissimo cantiere e nuovo cemento…

Francesca Gambarini, capogruppo Forza Italia Fidenza

ORDINE DEL GIORNO situazione creatasi in merito al nuovo appalto di facchinaggio presso la ditta “Bormioli”

Fidenza, 6 aprile 2016

Alla cortese attenzione del Presidente del Consiglio Amedeo Tosi

ORDINE DEL GIORNO

Oggetto: situazione creatasi in merito al nuovo appalto di facchinaggio presso la ditta “Bormioli”

PREMESSO CHE:
– dal 21 dicembre 2015 un gruppo di operatori logistici, iscritti al sindacato Si Cobas, ha scioperato ad oltranza davanti ai magazzini della ditta “Bormioli”, in via Martiri delle Carzole. Questi lavoratori, in seguito al cambio d’appalto per la logistica del magazzino e al subentro di una nuova cooperativa, non hanno accettato il nuovo accordo (sottoscritto dai sindacati confederali), ritenendolo peggiorativo rispetto al precedente;
– per diverse settimane questi lavoratori hanno scioperato giorno e notte davanti ai magazzini, impedendo in molte occasioni l’ingresso dei camion all’interno dell’area “Bormioli”;
– in alcuni giorni la situazione è divenuta molto tesa ed è stato necessario l’intervento delle forze dell’ordine;
– non è mai stato possibile avere conoscenza diretta delle ragioni, o non ragioni, della parte protestante.

RITENUTO CHE:
– i blocchi hanno messo in difficoltà la ditta “Bormioli” e creato disagi a tutta la città;
– un intervento tempestivo dell’Amministrazione Comunale avrebbe potuto evitare che la protesta degenerasse. Invece, il Sindaco, che dovrebbe essere super partes, si è schierato ed è intervenuto soltanto dopo molti giorni dall’inizio dei picchetti, nonostante fosse stato direttamente ed indirettamente sollecitato;
– la soluzione positiva di questa vertenza avrebbe consentito di evitare ricadute negative in termini di eventuale necessaria assistenza sociale alle famiglie dei lavoratori rimasti disoccupati (vedi quanto riportato da Parma Quotidiano il 5 aprile 2016).

CONSIDERATO CHE:
– i gruppi consiliari di opposizione Forza Italia, Rete Civica Fidenza e Movimento 5 Stelle hanno più volte chiesto, fin dall’inizio dello sciopero, all’Amministrazione Comunale di intervenire, mediando tra le due parti per arrivare ad un auspicabile accordo, con l’unico scopo di arrivare ad interrompere i blocchi;
-l’Amministrazione Comunale non ha mai ritenuto di dover informare il Consiglio Comunale e i cittadini di quanto stesse accadendo né delle diverse posizioni in campo, almeno fino a quando non è stato costretto a farlo pubblicamente,

Il CONSIGLIO COMUNALE

1. ringrazia le forze dell’ordine per la professionalità dimostrata nella gestione di questa vicenda, evitando che degenerasse totalmente;
2. impegna il Sindaco ad adoperarsi affinché la vertenza si risolva positivamente per tutti i lavoratori coinvolti;
3. impegna il Sindaco ad aggiornare periodicamente il Consiglio Comunale su questa e su altre situazioni di crisi relative alle aziende di Fidenza;
4. impegna il Sindaco ad attivare immediatamente il “Tavolo del lavoro” già regolarmente costituito dal Comune di Fidenza con delibera 149 del 1 agosto 2013, per tenere sotto osservazione i fenomeni riguardanti le tematiche del lavoro nel territorio distrettuale, e comunque in ogni caso in cui sono messe a rischio attività lavorative riguardanti aziende fidentine.

Angela Amoruso, capogruppo del Movimento 5 Stelle
Francesca Gambarini, capogruppo di Forza Italia
Luca Pollastri, capogruppo di Rete Civica Fidenza

Fidenza, Gambarini (FI): “Si dica la verità sull’Agenzia delle entrate”

Fa piacere leggere che l’Agenzia delle entrate non sparirà del tutto da Fidenza. Sarebbe, però, il caso di spiegare ai cittadini come stanno veramente le cose. L’ufficio territoriale di piazza Gioberti chiuderà e verrà sostituito da uno sportello decentrato. Che mi sembra molto differente da un ufficio territoriale. Ad oggi, inoltre, non sappiamo quali servizi ci saranno in questo sportello, né che fine farà il personale. Lo stesso sindaco dice che verrà salvata “una parte” dei lavoratori. Quindi, ricapitolando: l’Agenzia dell’entrate ha deciso di chiudere 12 uffici territoriali, fra cui Fidenza e lo farà. Sempre l’Agenzia delle entrate ha deciso di mantenere un proprio presidio attraverso l’istituzione di sportelli decentrati in locali di proprietà dei comuni interessati dal provvedimento. Farà anche questo. Al sindaco spetta solo individuare un locale per ospitare lo sportello: e ci mancherebbe altro che non lo facesse!! Come al solito, Massari gioca con le parole e prende in giro i cittadini, cercando di far credere che per merito suo gli uffici dell’Agenzia delle entrate non verranno ridimensionati.

Francesca Gambarini
Capogruppo Forza Italia Fidenza

 

Fidenza, Gambarini (FI): “Con l’ecobonus si abbassi la Tari”

Al Sindaco
Al Presidente del Consiglio comunale

Ordine del giorno
Oggetto: riduzione Tari

PREMESSO CHE
– La Regione Emilia Romagna ha premiato il Comune di Fidenza con un eco-bonus di 300.000 euro per gli ottimi risultati raggiunti con la raccolta differenziata dei rifiuti.
CONSTATATO CHE
– Grazie al lavoro dei fidentini che hanno differenziato i rifiuti con grande meticolosità e impegno si è raggiunta la percentuale 76,51% di raccolta differenziata che ha consentito di ottenere il contributo dalla Regione.
RITENUTO CHE
– I 300.000 euro devono essere utilizzati a vantaggio dei fidentini, dato che è solo grazie al loro impegno che si è potuto raggiungere questo importante risultato.

IL CONSIGLIO COMUNALE IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA
– a utilizzare tutti i 300.000 euro per abbassare la Tari.

Fidenza, 27 marzo 2016

Francesca Gambarini
Capogruppo Forza Italia

Qualche proposta per una “Fidenza sicur@”

Istituire la figura dell’assistente civico, videosorveglianza capillare h24, riorganizzazione della polizia municipale. Sono alcune delle proposte per la sicurezza e il decoro di Fidenza contenute nel documento «Fidenza sicur@», elaborato dai gruppo consiliari di opposizione Forza Italia e Rete Civica e illustrato ieri mattina nel corso di una conferenza stampa in Municipio. Hanno partecipato tutti i componenti dei due gruppi consiliari: Francesca Gambarini, Giuseppe Comerci e Silvia Barbieri per Forza Italia e Luca Pollastri e Gabriele Rigoni per Rete Civica. «La sicurezza è un tema che ci sta molto a cuore. Furti e truffe riempiono ogni giorno la cronaca locale. L’amministrazione esalta molto le proprie iniziative ma, nei fatti, la situazione non sta migliorando – ha spiegato Francesca Gambarini, introducendo il documento – . I dati Istat dicono che i furti sono in aumento e i cittadini si sentono sempre meno sicuri. Per questo abbiamo elaborato una serie di proposte: vogliamo dare un nostro contributo». Gabriele Rigoni ha, quindi, illustrato le proposte. «Per cominciare, nel consiglio comunale di lunedì ripresenteremo la nostra mozione sulla sicurezza, sperando che stavolta venga approvata. Prevede, tra le altre cose, la sottoscrizione di un “Patto per Fidenza sicura”, l’adesione al Forum italiano per la sicurezza urbana, per lo scambio e il confronto con altre realtà, e la formalizzazione del Tavolo comunale per la sicurezza e la legalità, che è stato approvato ma di cui non sono mai state regolamentate la composizione e le competenze». Per Forza Italia e Rete civica dovrebbe essere proprio il Tavolo per la sicurezza a elaborare un programma di azioni per la sicurezza. «Per aumentare la percezione di sicurezza – ha proseguito Rigoni – riteniamo sia necessario aumentare e distribuire in maniera migliore le telecamere di videosorveglianza in modo da avere un controllo capillare h24. Proponiamo poi l’istituzione della figura dell’assistente civico, che, in coordinamento con la polizia municipale, possa monitorare e segnalare le situazione di degrado e pericolo, aumentando la capacità di ascolto dei bisogni della comunità». Tra le altre proposte dei due gruppi politici anche un app per smartphone per consentire segnalazioni più rapide, uno sportello antitruffa permanente e una riorganizzazione della polizia municipale in modo da «rispondere in maniera più efficiente alle esigenze dei cittadini». (Gazzetta di Parma, 20 marzo 2016)

Clicca qui per leggere l’intero documento

“Il Tribunale del lavoro condanna l’Unione Terre Verdiane. Chi paga?”

Al Presidente dell’Unione Terre Verdiane
Al Comandante della Polizia municipale dell’Unione Terre Verdiane

Interrogazione a risposta scritta
Oggetto: sentenza Tribunale del lavoro

PREMESSO CHE
– Il Tribunale di Parma – Sezione del Lavoro con la sentenza n° 32/2016 ha accolto il ricorso di un agente scelto della Polizia municipale contro l’Unione Terre Verdiane. Oggetto del ricorso il trasferimento del ricorrente dal distretto di Fontanellato Fontevivo a quello di Busseto;
– Il giudice ha disposto che il lavoratore ritorni in capo al distretto di Fontanellato Fontevivo.

CONSIDERATO CHE
– Il tribunale ha condannato l’Unione Terre Verdiane ad un risarcimento danni di 2044,50 euro e al pagamento delle spese legali, quantificate in 2501 euro a cui si aggiungono il 15% di rimborso forfettario spese generali, CPA e Iva.
– Il giudice parla di trasferimento “pretestuoso”;

SI INTERROGA IL PRESIDENTE DELL’UNIONE PER SAPERE
– se la somma dovuta sarà pagata dall’Unione Terre Verdiane e, quindi, con soldi pubblici e, se sì, perché;
– se non ritiene invece che la somma debba essere pagata dai responsabili del procedimento in questione;
– nel caso l’amministrazione non proceda ad attribuire la responsabilità in solido al funzionario che ha sottoscritto l’atto, se non ritiene che debba far fronte al danno il Presidente dell’Unione Terre Verdiane;
– per quali motivi si è ritenuto di dover trasferire il dipendente in questione;
– se si ritiene di applicare sanzioni ai responsabili di un trasferimento ritenuto dal giudice “pretestuoso”;
– se si ritiene che chi ha firmato gli atti che hanno dato il via a un iter che ha danneggiato un lavoratore con la conseguente condanna dell’Unione Terre Verdiane debba dimettersi dal proprio incarico.

Fidenza, 24 febbraio 2016

Francesca Gambarini
Consigliere Forza Italia in Unione Terre Verdiane

L'”automulta” del sindaco di Fidenza

Il sindaco Massari, dimenticandosi di tutti i debiti contratti quando lui era assessore alcuni anni fa, si presenta con una nuova veste, quella di paladino dei portafogli dei cittadini. Non la pensava allo stesso modo quando ha aumentato le tasse pagate dai fidentini o ha allungato i debiti del Comune, pagati anche questi dai fidentini. Le torri del piazzale della stazione rimarranno lì per sempre a ricordarci cosa hanno significato per i fidentini le passate amministrazioni di centrosinistra. L’”automulta” di cui tanto si vanta Massari non è altro che la solita operazione pubblicitaria portata avanti dal suo capo di gabinetto/addetto stampa personale (pagato dei cittadini) che si occupa dell’immagine del sindaco. Proprio quella che si dice una comunicazione istituzionale e utile al cittadino. Il problema della pulizia del centro storico è sotto gli occhi di tutti e io stessa l’avevo segnalato diversi mesi fa con un’interrogazione. Perché il sindaco non è intervenuto prima e non ha fatto in modo che la pulizia delle strade venisse eseguita correttamente? Dice anche che non gli piacciono le cose fatte male. Di nuovo va rilevato come abbia cambiato idea. Altrimenti, avrebbe dovuto dire la stessa cose riguardo le torri della stazione o lo scheletro di via IV Novembre. In quei casi il Comune non si è automultato… Niente da dire in passato nemmeno sulla cooperativa Di Vittorio, fallita, lasciando centinaia di persone sul lastrico. E si ricordi che se la raccolta differenziata funziona, il merito non è suo ma dei fidentini che differenziano in maniera diligente.

Francesca Gambarini
Capogruppo Forza Italia Fidenza

 

Gambarini (FI): “L’Unione Terre Verdiane bocciata dalla Corte dei conti”

«La Corte dei conti ha bocciato l’Unione Terre Verdiane. Addirittura l’ente voluto, creato e gestito male dalla sinistra viene indicato come esempio negativo». Lo afferma Francesca Gambarini, capogruppo di Forza Italia a Fidenza e consigliera anche in Unione Terre Verdiane. In una conferenza stampa, tenuta nel primo pomeriggio di lunedì sotto i portici del Municipio, la Gambarini ha mostrato una relazione della Corte dei conti (sezione delle autonomie) sul tema «La gestione associata delle funzioni e dei servizi comunali», presentata il 1° dicembre 2015 alla commissione Affari costituzionali della Camera dei deputati. La consigliera fa riferimento ad un passaggio ben preciso del documento. Cita: «”Non sempre la gestione associata delle funzioni e dei servizi ha determinato i benefici attesi, in termini di efficienza ed economicità, per effetto delle sinergie ed economie di scala realizzate. Almeno in un caso (Unione Terre Verdiane) la gestione unificata del servizio di polizia municipale ha prodotto un notevole incremento della spesa non compatibile con le capacità finanziarie dei comuni di più ridotte dimensioni, tanto da indurre recentemente ad una deliberazione di scioglimento”». Come noto, infatti, l’Unione Terre Verdiane non esisterà più a partire dal 1° gennaio 2017. «L’Unione Terre Verdiane si conferma un disastro. E stavolta non lo dico io, ma la Corte dei conti. Anch’io ho votato il recesso dall’Unione Terre Verdiane, proprio perché da tempo sostengo che l’ente abbia solo sprecato soldi e fatto pagare multe – commenta la Gambarini – . Ora, mi auguro che il presidente si decida a dare risposte e a intraprendere un percorso serio. Spero che la risposta non sia l’unione Fidenza Salso, che non poterebbe nessun beneficio ai fidentini». (Gazzetta di Parma, 9 marzo 2016)

Gambarini (FI): “I fidentini chiedono più sicurezza”

Quello lanciato dagli artigiani fidentini, visitati per l’ennesima volta dai ladri, è un grido d’allarme che non può lasciarci insensibili. E, soprattutto, non può lasciare insensibile l’amministrazione comunale e tutti coloro che, a vario titolo, si occupano di sicurezza. Esasperati dai continui furti che mettono a rischio il lavoro di una vita, questi imprenditori si chiedono se sia necessario organizzare ronde o armarsi. L’amministrazione comunale non può ancora una volta far finta di niente. Cosa si intende fare per far sentire più sicuri nelle loro aziende e nelle loro case i fidentini? Diventa ogni giorno più evidente che sulla sicurezza non si fa abbastanza. Questo è il risultato dei continui tagli alla sicurezza fatti dal governo; non servono a nulla le mancette elettorali di Renzi e Alfano di 80 euro in più ad alcune forze dell’ordine. Si investa in uomini e mezzi! E’ necessario operare per fare in modo che di notte ci sia un maggior controllo del territorio (non solo in centro, ma anche nelle periferie e nelle frazioni). Il sindaco ascolti seriamente questi gridi di allarme.

Francesca Gambarini, capogruppo Forza Italia Fidenza

La Gambarini: “Il commercio soffre e l’assessore non se ne è accorto”

«L’assessore al Commercio si dice “sorpreso e perplesso” dalle lamentele di alcuni commercianti fidentini. Io sono sorpresa e perplessa dalle sue dichiarazioni. Se non riesce a capire i problemi del commercio cittadino, si dimetta». E’ Francesca Gambarini, capogruppo di Forza Italia, nel corso di una conferenza stampa tenuta nei giorni scorsi in centro storico, a chiedere le dimissioni dell’assessore al Commercio Fabio Bonatti. «Casus belli» sono alcune dichiarazioni dell’assessore pubblicate dalla Gazzetta. «Invito l’assessore a fare un giro per il centro storico di Fidenza per verificare con i suoi occhi e sentire con le sue orecchie quali siano le difficoltà dei nostri commercianti. Io l’ho fatto e, in pochi metri di strada, ho visto tante vetrine abbandonate – evidenzia – . Sono sorpresa e perplessa dalle sue dichiarazioni perché, di nuovo, non riesce a fare altro che elencare le iniziative messe in atto dall’amministrazione. Non gli è venuto il dubbio che possano non essere abbastanza? La situazione è complicata e l’assessore nemmeno riesce a rendersi conto che i commercianti hanno delle difficoltà. Bisogna fare di più». La Gambarini ha poi ricordato le proposte contenute in un ordine del giorno presentato da Forza Italia e bocciato in Consiglio. «Noi abbiamo provato a fare delle proposte ma in Consiglio comunale non sono nemmeno state prese in considerazione. Ci è stata recitata la solita litania delle cose fatte, ma non ci è stato detto cosa si vuole fare per il futuro. Avevamo fatto alcune proposte, raccogliendo le indicazioni dei commercianti, per avviare un confronto con la maggioranza e provare insieme a fare qualcosa di buono. Ma è stato inutile. Invece di parlare della riorganizzazione del mercato settimanale o di come migliorare l’accessibilità al centro storico, l’amministrazione più autoreferenziale della storia di Fidenza ha preferito ignorare i problemi e autoelogiarsi. Come al solito». (Gazzetta di Parma, 3 marzo 2016)

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