Una proposta per le coop

Più trasparenza, miglioramento del sistema di vigilanza, garanzie sul prestito sociale e costituzione di un fondo per le vittime delle cooperative in crisi che si vedono impossibilitate a restituire il prestito sociale. Sono alcune delle proposte elaborate da Federconsumatori e dal Coordinamento nazionale soci cooperative per tutelare il prestito sociale. E’ una bozza che mi trova totalmente d’accordo. E aggiungo un punto: evitiamo che le cooperative siano legate in maniera troppo stretta alla politica. Evitiamo, per esempio, che nei cda delle coop siedano esponenti di partiti politici o amministratori e funzionari comunali. Peccato soltanto che si corra ai ripari dopo che il danno è stato fatto. Qui a Fidenza lo sappiamo bene quali conseguenze può avere la mala gestio di una coop, dato che tanti fidentini lo hanno vissuto sulla propria pelle con il fallimento della coop Di Vittorio – legata a doppio filo alla sinistra fidentina, come si capisce dai nominativi dei suoi ex amministratori – che ha lasciato sul lastrico tante famiglie che si erano fidate e avevano affidato i propri risparmi alla coop attraverso il prestito sociale. Purtroppo il fine mutualistico con il quale era nata la Di Vittorio è stato tradito e il prestito sociale è stato usato per fare altro con le devastanti conseguenze che conosciamo bene. La proposta fatta da Federconsumatori e Coordinamento soci cooperative va nella direzione di evitare fatti del genere. Ma, come dicevo, il danno ormai è fatto e sarà la magistratura a fare chiarezza e ad individuare i responsabili del dissesto della Di Vittorio. Infine, suggerisco ai soci prestatori della Di Vittorio di provare a percorrere la strada seguita dai comitati soci prestatori nati in Friuli in occasione di due fallimenti drammaticamente analoghi a quello della Di Vittorio. Hanno coinvolto la presidente della Regione (e vicepresidente nazionale del Pd) tentando una causa civile risarcitoria in quanto è potestà delle Regioni la vigilanza sulla trasparenza e sul buon funzionamento delle coop.

Forza Italia denuncia: “Ufficio cimiteri chiuso: perchè?”

«L’ufficio Cimiteri all’interno del camposanto cittadino risulta chiuso. Perché?». Lo segnalano i consiglieri comunali di Forza Italia Francesca Gambarini e Giuseppe Comerci, che, nel corso di una conferenza stampa al cimitero, hanno chiesto chiarimenti a riguardo. «L’ufficio Cimiteri all’interno del camposanto comunale risulta chiuso. Abbiamo voluto verificare di persona la situazione e così stamattina (mercoledì 29 giugno, ndr) siamo venuti a controllare. E, sì, l’ufficio era chiuso. Non si sa né perché e nessuna indicazione è stata ai cittadini – ha dichiarato la Gambarini – . Anzi, addirittura all’ingresso del cimitero un primo cartello indica gli orari di apertura e poi si trova un altro cartello in cui gli orari sono cancellati». La capogruppo di Forza Italia è molto critica: «Ci sembra questa un’ulteriore presa in giro ai cittadini da parte di questa amministrazione, che, inspiegabilmente, ha tolto un servizio che funzionava e molto utile, dato che la presenza di questo ufficio all’interno del camposanto fa risparmiare molto tempo ai cittadini che possono sbrigare tutte le pratiche necessarie direttamente al cimitero». L’ufficio Cimiteri all’interno del camposanto era stato aperto nel 2009, quando il consigliere Comerci era assessore ai Servizi cimiteriali. «Spiace davvero molto perché era un servizio in cui noi avevamo creduto molto – ha aggiunto Comerci – . Nel 2009, in qualità di assessore ai Servizi cimiteriali, avevo fortemente voluto la creazione di questo ufficio all’interno del cimitero. Era stato il primo passo di un importante lavoro di riqualificazione dei servizi cimiteriali, che aveva ottenuto il gradimento dei cittadini. Spero che l’amministrazione comunale chiarisca la situazione e che l’ufficio Cimiteri all’interno del camposanto torni presto ad aprire regolarmente. Presenteremo un’interrogazione urgente per avere chiarimenti su questa incresciosa situazione». (dalla Gazzetta di Parma del 1° luglio 2016)

Trasporto scolastico, Forza Italia all’attacco

Il sindaco Massari aveva liquidato gli aumenti alle tariffe del trasporto scolastico paragonandole al costo di “una manciata di caffè”. Così facendo, aveva dimostrato ancora una volta di non avere nessun rispetto per cittadini (nemmeno per quelli che l’hanno votato). Il sindaco, prendendo così sottogamba il far pagare di più alle famiglie, dimostra di essere quanto mai staccato dalla realtà cittadina. In questi giorni, infatti, abbiamo ricevuto tantissime lamentele da parte delle famiglie venute a conoscenza delle nuove tariffe. La terza fascia Isee arriva a 12 mila euro l’anno, quindi tantissime sono le famiglie che superano il limite. Facendo qualche conto, le tariffe sono aumentate da 84 euro a trimestre a 99 euro a trimestre (una follia) e, per il secondo figlio, se prima lo sconto era del 50% ora, la riduzione è del 40%. Una famiglia con due figli che usano il pulmini va a pagare 99 euro in più rispetto all’anno precedente. Ecco, quindi, come userà gli 80 euro di Renzi, chi non dovrà restituirli. Chiediamo al nuovo assessore all’Istruzione se sia d’accordo con gli aumenti approvati prima del suo ingresso in giunta (e non votati dal precedente assessore) e di adoperarsi per fare in modo che l’amministrazione ritorni sui suoi passi, evitando alle famiglie questo ulteriore salasso.

 
Gruppo consiliare Forza Italia

INTERROGAZIONE: piano finanziario nuovo Solari

Al Sindaco
All’Assessore competente

Interrogazione a risposta scritta
Oggetto: nuovo Solari

PREMESSO CHE
– In via Croce Rossa è in costruzione la nuova sede dell’Ipsaa Solari;
– L’ultimo piano finanziario per la realizzazione dell’edificio prevedeva un investimento di circa 5 milioni 112 mila euro, Iva compresa: 1,3 milioni di contributo della Fondazione Cariparma, 1 milione della Provincia di Parma, 1 milione del Comune di Fidenza e 1,8 milioni da privati.

CONSIDERATO CHE
– Nel rendiconto dell’esercizio 2015 è inserito fra gli investimenti un milione di euro, finanziato (stando a quanto affermato dal sindaco nel corso del Consiglio comunale del 29 aprile scorso) dal Comune;
– In un’intervista pubblicata sulla Gazzetta di Parma del 30 aprile 2016, il sindaco dichiara: “Ci finanzieranno inoltre circa 7 milioni di euro mediante fondi Inail per completare l’istituto
Solari”.

RITENUTO CHE
– Dalle recenti dichiarazioni del sindaco sembra che il piano finanziario per la costruzione del Solari sia cambiato e che i costi siano lievitati di circa 2 milioni.

SI INTERROGA IL SINDACO E LA GIUNTA PER SAPERE
– se il piano finanziario per la costruzione del nuovo Solari è cambiato e, se sì, quando, come e perchè;
– se i contributi di Provincia, Fondazione Cariparma e privati messi a bilancio da anni siano mai stati effettivamente disponibili.

Fidenza, 5 maggio 2016
Gruppo consiliare Forza Italia

INTERROGAZIONE: applicazione legge 221/2015

Al Sindaco
All’Assessore competente

Interrogazione a risposta scritta
Oggetto: applicazione legge 221/2015

PREMESSO CHE
– Il 2 febbraio scorso è entrata in vigore la legge 28 dicembre 2015, n. 221, che prevede multe da 30 a 300 euro per coloro che buttano a terra mozziconi di sigaretta, gomme da masticare o rifiuti di piccoli dimensioni, come, ad esempio scontrini o fazzoletti di carta;
– La legge stabilisce che ogni Comune provveda “a installare nelle strade, nei parchi e nei luoghi di alta aggregazione sociale appositi raccoglitori per la raccolta dei mozziconi da prodotti di fumo”. E’ previsto inoltre che il 50 per cento degli introiti derivanti dalla multe comminate resteranno nelle casse comunali.

CONSIDERATO CHE
– A Fidenza ancora non sono installati (se non in numero esiguo) gli appositi contenitori per la raccolta dei mozziconi di sigaretta: ci è stato segnalato da numerosi fidentini e anche dagli amici di Fratelli d’Italia.

SI INTERROGANO IL SINDACO E LA GIUNTA PER SAPERE
– Se l’amministrazione comunale intende adeguarsi alla nuove prescrizioni di legge e, se sì, come e in che tempi;
– Se si ha intenzione di considerare l’opportunità di utilizzare i proventi di questi sanzioni per campagne di sensibilizzazione.

Fidenza, 23 aprile 2015
Gruppo consiliare Forza Italia

INTERROGAZIONE: immobile della coop Di Vittorio in via De Gasperi

Al Sindaco
All’Assessore competente

Interrogazione a risposta scritta

Oggetto: immobile di proprietà della coop Di Vittorio in via De Gasperi

PREMESSO CHE
• Una famiglia residente nell’immobile di proprietà della cooperativa Di Vittorio, sito in via De Gasperi, 14, ha segnalato infiltrazioni d’acqua nell’alloggio in cui vive.

CONSIDERATO CHE
• Nel 2008, nell’ambito del programma “Contratti di quartiere” sono stati finanziati interventi di manutenzione all’interno di questo stabile.

SI INTERROGANO IL SINDACO E LA GIUNTA PER SAPERE
• Quali interventi, di che tipo e per che cifra sono stati finanziati nello stabile di via De Gasperi, 14
• Se i lavori sono stati effettivamente eseguiti e quando.

Fidenza, 20 aprile 2015
Gruppo consiliare Forza Italia

Terre Verdiane, Gambarini (FI): “Si doveva trovare una soluzione per tempo”

Un nuovo capitolo si è aggiunto alla tragicomica saga dell’Unione Terre Verdiane. Giusto un anno dopo aver fatto votare dai Consigli comunali degli 8 Comuni membri il recesso da Utv, ora ci dicono che  “no, non si può fare: il recesso non è una via percorribile perché i debiti porterebbero i Comuni sull’orlo del default”. Quindi che si fa? La nuova geniale trovata è quella di far rimanere i Comuni di Fidenza e Salso all’interno dell’Unione con gli altri comuni che uscirebbero, collaborando però al pagamento del disavanzo e mantenendo in convenzione alcuni servizi. A me sembra una proposta raffazzonata e campata per aria. Se davvero si farà così quale futuro aspetta i fidentini e i salsesi? La mia preoccupazione è che tutti i debiti dell’Unione rimangano sul groppone di questi due Comuni, che non hanno certo bisogno di aggiungere altro debito a quello che già hanno. Attendiamo il prima possibile chiarimenti e spiegazioni su quello che ci attenderà. Con questa ennesima giravolta abbiamo una nuova dimostrazione dell’incapacità gestionale di chi ha voluto questo ente e, poi, non sapendolo gestire ha deciso di chiuderlo, non riuscendo però a fare nemmeno quello. E, così, ora si trova la peggior soluzione possibile, che spero sia stata almeno approfondita e studiata. Chiudere l’Unione Terre Verdiane era un’ottima idea ma si sarebbe dovuto studiare come fare un anno fa, non arrivare alle ultime settimane senza sapere che pesci pigliare. Infine una domanda al sindaco Massari: è sicuro che i fidentini siano contenti di tenere in piedi questo carrozzone?

Francesca Gambarini, consigliere Forza Italia in Unione Terre Verdiane

Fidenza, Gambarini (FI): “Aperti troppi supermercati”

Alla luce di quanto emerso dal tavolo istituzionale in ‪Provincia‬, spero si riesca a trovare un punto di incontro fra le esigenze dell’azienda e dei lavoratori dello ‪Sma‬: mi auguro che nessuno di loro perda il proprio posto di lavoro. Detto questo, dobbiamo fare una riflessione. Sma ha motivato la decisione di chiudere i due punti vendita di ‪Fidenza‬ e ‪Salso‬ con le perdite fatte registrare dai due esercizi commerciali. Questo vuol dire che non c’è più spazio sul mercato per nuovi centri commerciali. Negli ultimi anni a Fidenza e Salso sono stati aperti numerosi supermercati nuovi e questo è il risultato. Bisogna dire basta alle nuove aperture di centri commerciali per evitare nuovi casi Sma. Invito, infine, l’amministrazione comunale a ricordarsi anche di tutte le persone che ogni giorno, in silenzio, perdono il lavoro e a lavorare per la salvaguardia del centro storico e delle sue attività commerciali. Dobbiamo essere al fianco di tutti.

Francesca Gambarini
Capogruppo Forza Italia

 

Terre Verdiane, Gambarini (FI): “Il presidente ci dica cosa vuole fare di questo ente”

Centinaia di migliaia di euro dei fidentini stanziati dal Comune all’Unione Terre Verdiane. Nonostante questo ente sia destinato a chiudere fra pochi mesi, il Comune con la determina 430 del 1 giugno 2016 ha impegnato 686 mila euro a favore dell’Unione Terre Verdiane. Perché? Per pagare le funzioni, le attività e i servizi gestiti dall’Unione Terre Verdiane per i primi sei mesi del 2016. Questo mentre il sindaco di Fidenza e presidente di Unione Terre Verdiane ancora non ha detto come verrà gestito il recesso da Unione Terre Verdiane. Siamo a giugno, fra 6 mesi l’Unione Terre Verdiane chiuderà fra sei mesi. Ad oggi non sono stati approvati né il bilancio 2016, né il rendiconto del bilancio 2015 e non si sa che fine farà questo ente, voluto, creato e gestito male dal Pd. Il fatto che dal sindaco Massari e dal Pd non si senta una parola su Unione Terre Verdiane fa pensare che non abbiano la minima idea di come fare per uscire dal disastro che loro stessi hanno creato. Non vorrei che, sciaguratamente, cambiassero idea e decidessero di mantenere in vita l’Unione, non sapendo come fare a chiuderla. Chiediamo risposte chiare per i dipendenti dell’ente e per i cittadini che da anni mantengono in vita con i loro soldi l’Unione Terre Verdiane. Vedendo determine come la 430/2016, ci si può fare un’idea di quanto l’Unione Terre Verdiane sia costata ai contribuenti, offrendo servizi spesso e volentieri non rispondenti alle esigenze dei cittadini. Forza Italia – da sola e inascoltata – ha sempre denunciato le criticità di questo ente. Se, per una volta, ci avessero ascoltato avremmo risparmiato tanti soldi dei cittadini.

Caso Sma, Gambarini (FI): “Esiste un problema lavoro a Fidenza?”

Sono vicina alle lavoratrici e ai lavoratori dello Sma‬ che vedono il loro posto di lavoro messo a serio rischio. Bene hanno fatto a far sentire la loro voce per cercare di far cambiare idea alla proprietà di Sma, arrivando ad una soluzione che possa salvaguardare sia i dipendenti, sia l’azienda.
Quanto successo, però, deve farci riflettere: esiste un “problema lavoro” a Fidenza‬? Oggi ad essere in difficoltà sono i lavoratori della Sma, domani potrebbero essere altri. E non dimentichiamoci dei tanti piccoli imprenditori che ogni giorno hanno a che fare con crisi, tasse e burocrazia. Invito, perciò, l’amministrazione a non ragionare a spot ma ad elaborare una strategia per sostenere tutti i lavoratori in difficoltà e a bloccare le aperture di nuovi supermercati o centri commerciali in modo che non si ripetano più altri “casi Sma”.

Francesca Gambarini, capogruppo Forza Italia Fidenza

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