Ospedale di Vaio, Gambarini (FI): “Si nomini al più presto il primario della neurologia”

E’ necessario che entri al più presto in servizio il medico prescelto per il ruolo di dirigente responsabile dell’Unità operativa complessa di Neurologia dell’Ospedale di Vaio.Il relativo concorso è stato espletato in febbraio ma ad oggi il ruolo di responsabile del reparto è ricoperto da un facente funzione. Abbiamo presentato un’interrogazione per chiedere al sindaco di attivarsi per avere notizie dalla Direzione dell’Azienda Usl di Parma per avere notizie sui tempi di entrata in servizio del professionista prescelto per ricoprire questo ruolo. Il reparto di Neurologia è sempre stato un fiore all’occhiello del nostro ospedale con ottimi professionisti e davvero numerose sono le persone affette da patologie neurologiche che hanno scelto e scelgono tuttora di curarsi nel nostro ospedale. Per questo riteniamo che sia necessario che entri al più presto in servizio il responsabile del reparto. Ci auguriamo che il ritardo dei tempi di nomina non nasconda piani di ridimensionamento del nostro ospedale da parte dell’Ausl di Parma.

Francesca Gambarini
Capogruppo Forza Italia

 

Gambarini e Comerci (Forza Italia): “Un anno fa le dimissioni dell’ex vicesindaco Gruzza. Attendiamo ancora spiegazioni”

“Pressioni politiche, minacce e atti intimidatori contro me e la mia famiglia”. Queste parole – pesanti come un macigno – hanno accompagnato un anno fa le dimissioni di Alessia Gruzza dall’incarico di vicesindaco e assessore a Cultura, Scuola e Turismo del Comune di Fidenza. A distanza di 12 mesi, i consiglieri comunali di Forza Italia Francesca Gambarini e Giuseppe Comerci tornano sul “caso Gruzza” per evidenziare come ancora oggi non si abbia alcuna notizia sui gravi fatti denunciati dall’ex vicesindaco. “Un anno fa Alessia Gruzza si è improvvisamente dimessa dal suo incarico, affermando di aver ricevuto ‘pressioni politiche, minacce e atti intimidatori’. Affermazioni gravissime sulle quali ancora oggi la città attende di avere spiegazioni – spiegano i due consiglieri di opposizione – . In questi mesi più volte abbiamo chiesto all’amministrazione comunale quali siano state le pressioni politiche ricevute dalla Gruzza. Il sindaco ha sempre fatto finta di niente e fatto di tutto per evitare di parlarne: a noi sembra strano che un vicesindaco riceva pressioni politiche e il sindaco sia all’oscuro di tutto. Chissà, forse per Massari è meglio di parlarne e cercare di fare in modo che la città si dimentichi di questo grave fatto. Abbiamo cercato anche di approfondire in un Consiglio comunale ma ci è stato impedito di affrontare l’argomento. Quindi, di nuovo, chiediamo: cosa è successo di così grave da portare un vicesindaco a dimettersi parlando di pressioni politiche, minacce e intimidazioni?”. Alessia Gruzza è stata sostituita in Giunta da Maria Pia Bariggi. “Oggi, come un anno fa, l’amministrazione è ancora impantanata. E’ cambiata un’attrice ma il risultato è sempre quello”.

Emiliambiente, Gambarini (FI): “Il Comune ha vigilato in maniera adeguata?”

Durante il Consiglio dedicato a EmiliAmbiente, il sindaco, come sempre, ha cercato di divagare e per un’ora circa ha raccontato “quanto è bravo e quante azioni ha messo in campo.. ” Onestamente, mi sarei aspettata un atteggiamento diverso. Mi chiedo poi, dato che un anno fa, seppur con riservatezza ma in modo formale era stato informato, perché non abbia ritenuto di dover informare allo stesso modo, con riservatezza e formalmente, il Consiglio. Mi sembra anche interessante capire su che basi giuridiche EmiliAmbiente abbia deciso di annullare il bando in autotutela e pubblicarne uno nuovo e non di scorrere la graduatoria che si era formata. Attendo perciò copia dei relativi pareri legali. E poi: perché il secondo bando non è stato fatto attraverso una centrale di committenza esterna? Il sindaco in quanto socio di EmiliAmbiente doveva prestare maggiore attenzione all’operato della società e vigilare. Questo sarebbe previsto e dovuto. Sono da sempre garantista ed è una sorpresa vedere lo sia diventato anche il sindaco. Questo non vuol dire però che chi governa la città debba da un lato fare lo scaricabarile e dall’altro “alzare le mani e attendere”. Questa si chiama irresponsabilità.
Francesca Gambarini
Capogruppo Forza Italia

Fidenza, Gambarini (FI): “Il benessere non si misura dal numero di cantieri aperti”

Il sindaco Massari interpreta a modo suo i documenti del rendiconto di bilancio 2016 e si cimenta di nuovo nel suo sport preferito: prendere in giro la città e i cittadini. Sono stati realizzati meno della metà degli investimenti previsti, il debito è aumentato rispetto allo scorso anno, tasse e tariffe sono elevatissime e in continuo aumento, i parcheggi a pagamento sono aumentati e presto ci ritroveremo anche una sorta di moschea (parola che non va più di moda utilizzare). Questo non è il ritratto di una città che guarda al futuro. Il debito è aumentato a 40 milioni: con l’amministrazione Massari ha ripreso a crescere, dato che rispetto al 2015 è aumentato di ben 2 milioni. Che dire? E’ iniziata la restaurazione! Come nel passato, la sinistra aumenta il debito e aumenta la cementificazione. Come? Per esempio, mentre si finge di difendere chi perde il posto perché alcuni supermercati chiudono, con la costruzione della nuova enorme Ipercoop. Se tutti i risultati, trionfalmente sbandierati da Massari fossero veri, nel 2017 avremmo dovuto assistere ad un calo delle tasse. Invece no: è aumentata anche la Tari nonostante l’eccellente risultato dei fidentini nella raccolta differenziata. Dopo ormai 3 anni di amministrazione Massari, avremmo voluto vedere un’idea di futuro per la città. Invece no, si va avanti giorno per giorno, senza alcun progetto di lungo respiro che possa davvero ridare slancio a Fidenza (e al centro urbano soprattutto) e aiutare chi è in difficoltà. Il sindaco parla solo di cantieri. Come se il benessere di una città si misurasse dal numero di cantieri.
Francesca Gambarini
Capogruppo Forza Italia

Con la nuova ipercoop penalizzato di nuovo il centro di Fidenza

La scorsa estate è stato approvato dal sindaco e dalla sua maggioranza il trasferimento del supermercato Coop dall’attuale sede ad una molto più grande nel quartiere Gigliati. Già questo, secondo noi, avrebbe messo in ulteriore difficoltà il commercio fidentino in perenne crisi, con un centro storico che più che un salotto della città sembra un corridoio buio e desolato pieno di attività che hanno chiuso i battenti e circondato da parcheggi a pagamento pieni di parcheggiatori abusivi che chiedono l’obolo. Le ultime notizie che ci sono giunte ci fanno preoccupare ancora di più. Se, infatti, nei mesi scorsi si parlava di una riqualificazione dell’attuale centro commerciale di via Giavazzoli, oggi pare ci si stia orientando verso le decisione di spostare solo la Coop, lasciando di fatto i negozianti che non potranno più trasferirsi nella nuova sede con il cerino in mano. Venendo a mancare l’alimentare che produce più di 5000 visite al giorno di media, rischiano di ritrovarsi in grandissima difficoltà.
Alcuni di questi commercianti ci hanno raccontato le loro preoccupazioni: nella nuova sede, anche se con più spese, si sarebbero comunque trovati di fronte ad un numero di potenziali clienti più alto. Essendoci già attività uguali all’interno della nuova ipercoop non possono trasferire ai Gigliati il proprio business. Nell’attuale, non solo si vedranno diminuire drasticamente il transito delle persone, ma dato che urgono lavori strutturali (si parla di circa 2.000.000 €) dovranno anche sborsare molti soldi per mantenere in vita la struttura. Insomma oltre al danno, la beffa.
Forza Italia Fidenza
Rete Civica Fidenza
Fratelli d’Italia Fidenza

Gambarini (FI): “Sulle coop il Pd gioca allo scaricabarile”

In questi giorni stiamo assistendo al maldestro tentativo del Pd reggiano di partecipare come vittima al funerale delle cooperative reggiane liquidate (tra cui l’Unieco, molto attiva anche a Fidenza). E’ la stessa sceneggiata recitata del Pd fidentino in occasione del tragico fallimento della coop Di Vittorio. Pd che, cercando di cancellare il passato con un colpo di spugna, aveva cercato di far finta di niente, minimizzando l’accaduto come se le decine di milioni di debiti neppure fossero esistiti. Quando si parla di cooperative fallite o che stanno fallendo la sinistra, a qualunque latitudine, dovrebbe avere la decenza e la dignità di evitare di giocare allo scaricabarile. La cooperativa Di Vittorio a Fidenza è stata la principale protagonista della stagione di espansione edilizia incontrollata portata avanti delle amministrazioni di centrosinistra. E non si può negare la vicinanza della coop Di Vittorio alla sinistra locale e all’amministrazione comunale. Ce lo dice la composizione dei Cda della coop negli anni. Ritroviamo diversi esponenti politiche che hanno ricoperto o ricoprono tuttora incarichi politici in Comune (per esempio l’attuale sindaco) o, addirittura, funzionari comunali. Mi chiedo poi con quale criterio siano stati scelti gli amministratori della Di Vittorio. Di certo, visto il risultato, non quello della competenza. Si sono sfruttati per anni gli ideali cooperativistici e mutualistici in cui tanti credevano e hanno investito per fare altro e, senza alcun controllo da parte di Legacoop, si sono lasciate centinaia soci prestatori in condizioni pesantissime finanziariamente.

Gambarini (Fi): “Unieco in liquidazione. E l’ampliamento dell’ospedale di Vaio?”

COMUNICATO STAMPA L’Unieco, (ex) colosso del mondo cooperativo emiliano, si è aggiudicata in questi anni diversi appalti a Fidenza. L’ultimo e più importante è il cantiere per la costruzione della nuova ala dell’ospedale di Vaio. Un intervento molto importante per la città e molto atteso dai fidentini. Peccato che l’ampliamento del nostro ospedale sia messo a serio rischio dalla crisi di Unieco, ormai sull’orlo del fallimento. Come sappiamo, i lavori sono fermi proprio a causa della situazione di Unieco. La situazione del cantiere appare purtroppo nebulosa e non ci sono certezze sulla data di ripresa dei lavori. A questo punto, è inevitabile che il completamento della nuova ala dell’ospedale sarà rimandato a chissà quando. Attendiamo chiarimenti, possibilmente non in burocratese. Dopo la cooperativa Di Vittorio, un’altra cooperativa, la reggiana Unieco, si appresta a creare altri danni alla nostra città. Quanto sta succedendo è l’ennesimo esempio di come il sistema delle coop emiliane stia implodendo. Mi auguro che almeno siano individuate le cause e le responsabilità dei disastri prodotti in tutta l’Emilia Romagna dal sistema di potere rosso.

EmiliAmbiente, Gambarini  (Fi): “Si è vigilato abbastanza?”

Il Pd, come sempre, prova a buttarla in caciara. Non smette di cercare di gettare fumo negli occhi ai cittadini nemmeno davanti a fatti gravi come l’arresto del direttore generale di una società di cui il Comune di Fidenza è il principale socio. Il sindaco di Fidenza con la sua maggioranza dovrebbe fermarsi a riflettere e cercare di approfondire e capire i fatti. Immagino che il Cda, dopo le denunce fatte e l’annullamento in autotutela della gara “incriminata”, abbia informato l’assemblea dei soci, di cui fa parte anche il sindaco di Fidenza. Personalmente, avrei gradito che il Consiglio comunale fosse stato informato di questi fatti e messo a conoscenza delle azioni intraprese per approfondire l’accaduto. Il sindaco era a conoscenza o no dei problemi legati a questo bando di gara? Invece, silenzio su tutto. E, ora, come al solito, il sindaco e il suo partito minimizzano l’accaduto, dimenticando che il direttore di Emiliambiente ricopre quel ruolo da prima del 2009. Chi chiede chiarimenti viene bollato come “giudice da bar Sport”. Stavolta, non sapendo che pesci pigliare, il Pd addirittura mi mette in bocca parole mai dette. Evitate di inventare storie da bar! Le responsabilità penali verranno individuate dalla magistratura. Chi si interessa della cosa pubblica però non dovrebbe far finta di niente e minimizzare (comportamento tenuto solo quando si parla della loro parte politica): è irresponsabile nei confronti dei cittadini e della città. Invece, come sempre, si cerca di sviare l’attenzione: è stato così per il crac Di Vittorio, ed è così ora, per tante cose.

Fidenza, Gambarini (FI): “Nel 2017 Tari più alta del 2016”

La Tari a Fidenza nel 2017 sarà più alta che nel 2016. E’ questo quanto deciso del sindaco Andrea Massari, dai suoi assessori e dai consiglieri comunali del Pd che lo sostengono. I fidentini sanno, quindi, chi dover ringraziare se dovranno pagare di più. In Consiglio comunale il sindaco e il vicesindaco hanno cercato di nascondersi dietro i soliti slogan, tirando in ballo la Regione e facendo il confronto con altri comuni. Possono raccontarla come vogliono ma la sostanza non cambia: la tassa sui rifiuti aumenta. E lo hanno dovuto ammettere anche loro, messi alle strette. Dopo le tante belle parole spese per ringraziare i fidentini bravi a fare la raccolta differenziata, mi sarei aspettata una riduzione almeno simbolica della tariffa. Invece no. Si aumenta ancora. E l’aumento, per quanto basso possa essere, si andrà a sommare a tutti gli aumenti di tasse e tariffe che i fidentini hanno già subito. In questo momento di crisi sono tante le famiglie che non riescono ad arrivare a fine. L’aumento della Tari si farà sentire, a prescindere dall’opinione del sindaco.

Francesca Gambarini
Capogruppo Forza Italia

 

Fidenza, Gambarini (FI): “Chiuso il centro benessere della piscina. Perchè?”

Sul sito internet di Sogis, la società che gestisce gli impianti sportivi, e all’interno della piscina coperta leggiamo “L’ Area Wellness è momentaneamente chiusa per manutenzione straordinaria. La riapertura è prevista a data da destinarsi. Ci scusiamo per il disagio”. Perchè? Cosa è successo? L’amministrazione comunale, tanto brava a far caciara quando le conviene, è muta e non ha dato nessuna spiegazione. Il fatto che la riapertura del centrobenessere della piscina coperta di via Togliatti sia a data da destinarsi ci preoccupa molto e fa supporre che il problema da risolvere che si cela dietro la dicitura “manutenzione straordinaria” sia grave. Abbiamo perciò presentato un’interrogazione in modo da avere risposte riguardo questa problematica. Riteniamo, infatti, che la chiusura fino data da destinarsi del centro benessere della piscina coperta crei un danno economico (dato che verranno meno i ricavi del centro benessere) e di immagine (dato che la notizia si sta diffondendo velocemente sui social). Ci auguriamo che in Consiglio comunale ci vengano date risposte certe e chiare sui lavori da eseguire, sui loro costi e sui tempi di riapertura. Sui social abbiamo letto solo giustificazioni vaghe che paiono campate per aria. Non bastano.

 
Francesca Gambarini
Capogruppo Forza Italia

 

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