Fidenza, Gambarini (FI): “L’addio di Castellani? Un segnale politico”

Se ne parlava da tempo, stasera è realtà: il vicesindaco Castellani, di cui abbiamo apprezzato il rispetto verso tutti, se ne va. Ufficialmente per motivi di lavoro. Sarà davvero così? O forse Castellani non condivideva più le politiche urbanistiche del sindaco, che ha voluto riprendere l’espansione e la cementificazione di Fidenza? Oppure era stanco degli atteggiamenti arroganti del primo cittadino? Tant’è che è il secondo vicesindaco che se ne va…
Castellani, ex Margherita, aveva sostenuto alle primarie del Pd Alessia Gruzza, ex Margherita che si è dimessa dicendo di aver ricevuto minacce e pressioni. Mi chiedo: l’area ex Margherita sostiene ancora Massari? A noi pare di no e se così fosse Massari, sempre più solo, non avrebbe più nemmeno il sostegno di tutto il suo partito…

Francesca Gambarini, Capogruppo Forza Italia Fidenza

Fidenza, Gambarini (FI): “È davvero necessario un tempio della cremazione?”

L’inserimento del tempio per la cremazione nell’elenco delle opere pubbliche ha spaccato la maggioranza. Il presidente del Consiglio comunale Amedeo Tosi (Pd) ha votato contro. Un no netto: Tosi avrebbe potuto astenersi o uscire dall’aula ma invece ha votato contro. I dubbi di Tosi, di natura etica, sono più che comprensibili. Personalmente, vorrei soffermarmi anche sulla posizione scelta per il tempio della cremazione. Sappiamo che deve essere vicino al cimitero, ma sappiamo bene anche che il cimitero di Fidenza non è isolato ma si trova a due passi dal centro città. Oltretutto, attaccata al cimitero è stata costruita anche una scuola. Davvero si ritiene opportuno realizzare una struttura come un tempio per la cremazione in centro città e vicino a una scuola? Invito l’amministrazione comunale a riflettere molto bene su questa decisione. Davvero vogliamo un tempio per la cremazione a pochi metri dal centro città e da una scuola?
Francesca Gambarini

Capogruppo Forza Italia

Fidenza, Gambarini (FI): “I fidentini chiedono più sicurezza”

I fidentini chiedono a gran voce più sicurezza e il sindaco che fa? Incontra il prefetto, dice ai cittadini “Tranquilli, i furti sono calati del 40%” e si appunta un’altra medaglietta sul petto. A Massari nemmeno viene in mente che le persone sono talmente sfiduciate che nemmeno vanno più a denunciare i furti, ritenendo l’andare a fare denuncia un’inutile perdita di tempo. Per lui e per il prefetto va tutto bene. Quindi si può continuare a dedicarsi alla ricerca di nuovi posti per sistemare i richiedenti asilo. Il modo con cui il sindaco risponde alla esigenze dei cittadini ci sembra davvero arrogante e irrispettoso, come a voler negare il problema. Dallo stesso articolo, veniamo a sapere che altri Comuni hanno firmato un patto con la sicurezza con la Prefettura, perchè Fidenza no? Massari crede non ce ne sia bisogno? Questo atteggiamento ci preoccupa davvero molto. Prima di tutto perchè sembra che il sindaco non conosca la città e non la viva, rimanendo così convinto che non ci siano problemi. Certo, se si sta sempre chiusi nel palazzo i problemi certo non si notano. L’incontro col prefetto poteva essere l’occasione per illustrare la problematiche della nostra città e chiedere un aumento della dotazione organica delle forze dell’ordine. Invece è stato semplicemente un farsi i complimenti a vicenda dato che va tutto bene.

Francesca Gambarini

Capogruppo Forza Italia Fidenza

Fidenza, Gambarini (FI): “A Cabriolo arrivano le ruspe del Pd”

Le ruspe e il cemento della sinistra fidentina sono arrivate a Cabriolo. Sono iniziati i lavori per la nuova rotonda e, sorpresa, l’intervento non si limiterà all’incrocio sulla strada per Tabiano ma si allargherà per arrivare fino a metà del viale alberato di Cabriolo. I segni già si vedono: il cartello “inizio cantiere” e le prime opere che segneranno irrimediabilmente quel paesaggio. Questo accade in barba alla parole del sindaco Massari che, in occasione della discussione sul Piano strutturale comunale, aveva parlato di salvaguardia della piana di Cabriolo, rispondendo in malo modo ai consiglieri di opposizione che avevano osato far presente il problema. Per il sindaco, probabilmente, salvaguardare vuol probabilmente dire realizzare nuovo asfalto e progettare un intervento di dimensioni esagerate che va a intaccare troppi metri quadri di terreno. Con questo intervento si va a toccare un pezzo di Fidenza, amato da tutti. Sono tantissimi, infatti, i fidentini che ogni giorno vanno a camminare o correre sul viale di Cabriolo. Oggi ancora lo si può fare fra il verde, fra poco lo si farà fra cemento e asfalto. Sarebbe bastato un progetto dall’impatto ambientale minore, ma, invece, dobbiamo di nuovo fare i conti con la manie di grandezza della sinistra fidentina.

Francesca Gambarini
Capogruppo Forza Italia Fidenza

 

Fidenza, Gambarini (FI): “L’emergenza sicurezza è una realtà”

In tempi non sospetti, più e più volte era stato fatto presente al sindaco che in via Cavour e in tante altre zone di Fidenza c’era (e c’è) un problema di sicurezza. Lui rispose, come suo solito, con sberleffi. Addirittura disse che non risultavano nè segnalazioni, nè denunce su via Cavour. Oggi che la situazione è degenerata dobbiamo dire grazie ai carabinieri che hanno evitato fatti più gravi. Notizia di ieri è la condanna di uno dei giovani arrestati per i vandalismi in via Cavour. Una notizia che non deve essere motivo per il sindaco di appuntarsi una medaglia sul petto, ma deve essere motivo per fare di più per la sicurezza di Fidenza. Per esempio, ci piacerebbe sapere se e come sta proseguendo l’iter per la nuova caserma dei carabinieri. Sembrava già cosa fatta ma, invece, è caduto il silenzio. Rispondendo a una nostra interrogazione, il sindaco ci aveva garantito che con il mese di settembre si sarebbe avuti maggiori dettagli sulla realizzazione della caserma. Siamo a novembre e nulla si sa sull’iter che verrà seguito. Il silenzio ci preoccupa: sappiamo bene che per realizzare una caserma va seguito un procedimento complesso (anche se il sindaco forse non lo sapeva dato che dava la caserma già per inaugurata alcuni mesi fa) e vorremmo che l’amministrazione comunale informasse la città sul questo tema. Stiamo parlando di un argomento serio e sarebbe quanto meno irresponsabile averlo usato per guadagnare in immagine. Infine, dato che è sempre utile farlo, ricordiamo al sindaco di dire al prefetto, in occasione di uno dei loro tanti incontri, che Fidenza ha bisogno di più forze dell’ordine.

Francesca Gambarini
Capogruppo Forza Italia

 

Fidenza, Gambarini (FI): “Valorizzare il tiro a segno”

A Fidenza esiste da anni una sezione di Tiro a segno nazionale ma l’Unione Terre Verdiane ieri e il Comune di Fidenza oggi preferiscono far riferimento al Tiro a segno di Parma per l’addestramento, l’aggiornamento e la formazione degli agenti della Polizia municipale. Il Tiro a segno di Fidenza ha tutte le caratteristiche per ospiterà questa attività e davvero non si capisce perchè si continua a scegliere di penalizzare Fidenza e di valorizzare Parma. Affidando l’attività di addestramento e formazione degli agenti, si sarebbe inoltre contribuito a dare slancio ad una sezione sportiva della nostra città. Già avevamo segnalato la questione nel 2014, dopo essere venuti a conoscenza del fatto che l’Unione Terre Verdiane si era appoggiata al Tiro a segno di Parma. Da qualche mese l’Unione Terre Verdiane si è ridotta ai Comuni di Fidenza e Salso e la gestione della Polizia municipale è tornata in capo al Comune. Speravamo – e lo abbiamo sollecitato con un’interrogazione di cui attendiamo la risposta – che dopo la riorganizzazione del servizio la formazione e l’addestramento si potessero svolgere a Fidenza. E, magari, si sarebbe potuto invitare il Comune di Salsomaggiore a fare la stessa. Invece no, si preferisce Parma. I motivi non si conoscono ma quel che è certo che una realtà di Fidenza viene danneggiata dalla scelta di questa amministrazione.

Francesca Gambarini, capogruppo Forza Italia

Fidenza, Gambarini (FI): “Aumentare la dotazione organica delle forze dell’ordine”

“Il prefetto? Il sindaco non lo contatti solo per gli eventi ma lo solleciti affinchè faccia aumentare la dotazione organica delle forze dell’ordine sul nostro territorio”. Lo chiedeFrancesca Gambarini, capogruppo di Forza Italia, commentando l’aggressione subita ieri note a Fidenza da una ragazza. “Il problema sicurezza sta diventando sempre più urgente – prosegue – . Lo dimostra quest’ultimo episodio. L’amministrazione Massari, nonostante, gli annunci e i proclami non è riuscita a risolvere, nè quantomeno a migliorare le cose. Cosa si aspetta a prendere in mano la situazione? Dato che gli episodi di criminalità non si fermano, ci chiediamo perchè l’amministrazione e il sindaco in particolare ancora non siano intervenuti presso il prefetto per chiedere con forza di attivarsi per far aumentare l’organico delle forze dell’ordine che presidiano il nostro territorio. E pensare che le occasioni di incontro fra sindaco e prefetto sono tante dato che Massari continua a invitare sua eccellenza il prefetto ad ogni evento organizzato a Fidenza. E’ un problema, a nostro avviso, da affrontare con urgenza dato che – solo per fare un esempio – attualmente la pattuglia del 112 di Fidenza copre un territorio molto vasto. Il tempo degli annunci e delle frasi ad effetto è finito: l’amministrazione deve capire che la sicurezza dei fidentini è un bene primario da tutelare. Vogliamo aspettare che succeda qualcosa di ancora più grave?”

Fidenza, Gambarini (FI): “I problemi al cantiere dell’ospedale di Vaio? Un regalo delle coop rosse”

Le ultime dichiarazioni della direzione generale dell’Azienda Usl sulla ripresa dei lavori di ampliamento dell’ospedale di Vaio ci rincuorano e ci auguriamo che il percorso di ripartenza del cantiere sia davvero imminente. Quello che vorremmo sono maggiori certezze e una data precisa di inizio e fine del cantiere. Certezze che potremo avere soltanto dopo il sopralluogo che effettuerà la ditta che si è dichiarata disponibile a proseguire i lavori. Mi auguro che l’azienda in questione accetti ufficialmente di subentrare nel cantiere in modo che l’ampliamento possa essere terminato presto. Se non accettasse, i tempi si dilaterebbero davvero all’infinito. Le peripezie accorso a questo importantissimo cantiere sono l’ennesimo esempio dei danni che il sistema delle cooperative rosse ha causato e continua a causare al nostro territorio. L’Unieco, coop che si era aggiudicata l’appalto, è, infatti, una delle tanti coop che stanno fallendo una dopo l’altra. L’Unieco, come la nostrana Di VIttorio, è sempre stata gestita da persone legate alla sinistra e nel tempo è cresciuta a dismisura per poi crollare sotto il peso della malagestio e di affari mal riusciti. E a rimetterci come sempre sono i cittadini. Cittadini che ancora una volta sono stati presi in giro: tutti ricordiamo l’arrivo del presidente del consiglio Renzi (Pd) invitato dal sindaco di Fidenza Massari (Pd) per inaugurare il pronto soccorso, una parte dell’ampliamento. Tutto questo sapendo che di lì a poco l’Unieco avrebbe potuto chiudere i battenti. Cosa che è avvenuta causando il blocco del cantiere, che speriamo possa ripartire il prima possibile.
Francesca Gambarini
Capogruppo Forza Italia

 

Di Vittorio, Gambarini (FI): “I soci truffati sono le vere vittime del crac”

“Si ascoltino I soci prestatori truffati dalla Di Vittorio: ascoltiamo la loro voce e spezziamo il filo rosso che lega coop e politica”. Lo chiede Francesca Gambarini, capogruppo di Forza Italia, in un comunicato stampa. La Gambarini scrive: “Nove miliardi di euro di prestito sociale che potrebbe andare in fumo a causa degli affari spericolati delle coop rosse da Nord a Sud. E’ una cifra di dimensioni enormi che ci dà l’idea di come la finanza rossa abbia fatto danni in tutta Italia. Ora che il sistema cooperativo sta implodendo e tante coop sono fallite, sta emergendo tutto quello che ci sta sotto. Anche Fidenza sta pagando il conto di tutto questo: con il fallimento della coop Di Vittorio rischiano di svanire 12,5 milioni di prestito sociale, cioè di risparmi dei soci, cittadini che si sono fidati della Di Vittorio e dei suoi amministratori e le hanno affidato i risparmi. Ciò che ha contraddistinto il crac Di Vittorio rispetto a tanti altri crac di coop è un silenzio assordante. Il mio invito ai soci è quello di far sentire la propria voce e chiedere con forza in tutti i modi e in tutte le sedi possibili le sacrosante spiegazioni e i dovuti risarcimenti. Ad esempio chiedere chi sono quei soci che hanno ritirato i loro soldi prima del fallimento. Il crac della Di Vittorio e della sua partecipata Polis è una grande ferita per la nostra città: dobbiamo tenere alta l’attenzione e continuare a chiedere che si faccia luce fino in fondo su questa vicenda, ancor più grave se si pensa che la coop fallita è stata gestita da persone provenienti dallo stesso mondo di sinistra che da sempre amministra Fidenza. Ora la magistratura con la chiusura delle indagini ha messo un primo punto fermo: chiedo al sindaco Massari (che ben conosce la Di Vittorio avendola amministrata dal 2004 al 2006) di costituire il Comune di Fidenza parte civile nel processo che verrà”.

Fidenza, 41 indagati per il fallimento della coop Di Vittorio. Gambarini (FI): “Un passo avanti verso la chiarezza”

Fidenza, 11 settembre – “La chiusura della indagini sul fallimento della coop Di Vittorio e di Polis è un passo avanti importante verso la chiarezza. Spero che alla fine si arrivi a capire tutte le dinamiche che hanno portato ad un crac di dimensioni enormi e al quale si è arrivati attraverso operazioni edilizie e finanziarie discutibili andate avanti per anni e che hanno causato una mole impressionante di debiti. Naturalmente, sappiamo bene che si è innoncenti fino al terzo grado di giudizio e attendiamo gli esiti lavoro della magistratura. Chiedo, fin da ora, che nel processo che probabilmente ci sarà il Comune di Fidenza si costituisca parte civile e che una parte dell’eventuale risarcimento venga destinato ai soci truffati dalla coop Di Vittorio. Detto questo, sarebbe da ipocriti fingere di non sapere quale peso ha avuto la Di Vittorio nell’urbanistica fidentina e fingere di dimenticare i legami tra questa cooperativa e la sinistra locale: anche la politica dovrebbe fare mea culpa, dato che a certi progetti si sarebbe potuto dire no”. Così Francesca Gambarini, capogruppo di Forza Italia al Consiglio comunale di Fidenza (Pr), commenta la chiusura dell’indagine sul crac della coop Di Vittorio di Fidenza (Pr)

La Verità, 12 settembre 2017

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi