Gambarini (Cambiamo!): “La Provincia di Parma diventi zona gialla”

PARMA, 24 gen. “Mi unisco all’appello delle associazioni di categoria e di alcuni sindaci del Parmense: la nostra provincia torni zona gialla. Lo dicono i dati. Spiace davvero molto vedere che il presidente Bonaccini sia contrario a questa ipotesi, penalizzando per l’ennesima volta la nostra provincia. Dopo un anno di sacrifici meritiamo di poter ripartire. Lo si deve fare e subito. Basterebbe fare valutazioni legate al territorio provinciale invece che regionale per accorgersene. Parma sta rispondendo meglio delle altre province e dobbiamo dare la possibilità di ripartire a bar, ristoranti ed altre attività. Naturalmente nel rispetto delle regole che queste attività e i cittadini hanno già dimostrato di rispettare scrupolosamente. Si deve ripartire, dato che la situazione epidemiologica lo consente. Si riparta e si dia la possibilità di lavorare a quelle attività che più hanno pagato la pandemia e la crisi. Altrimenti tante di loro saranno destinate al fallimento”. Lo scrive in una nota Francesca Gambarini, coordinatore regionale di Cambiamo!

Caso Svoltare, Gambarini (Cambiamo!): “Pizzarotti e Rossi facciano chiarezza e un minuto dopo si dimettano”

PARMA, 19 gen. – “Il sindaco Pizzarotti e l’assessore Rossi continuano a fingere di non rendersi conto della gravità del caso Svoltare e dei tanti dubbi sollevati dal loro comportamento. Di nuovo l’assessore Rossi cerca goffamente di giustificarsi sostenendo che la onlus Svoltare e la cooperativa Svoltare sia due entità totalmente differenti. Continua a sostenerlo imperterrita quando invece gli elementi di continuità sono palesi. A partire dal ruolo di Simone Strozzi sia nella onlus (che onlus non era) sia nella cooperativa. Il Comune di Parma ha assistito inerme alla trasformazione in cooperativa di Svoltare, continuando a collaborare con gli stessi soggetti nonostante le irregolarità emerse e di cui loro erano a conoscenza. Abbiamo una sola domande da fare loro: perchè? Esigiamo che la smettano di giocare agli azzeccagarbugli e che diano una spiegazione chiara alla città. Un minuto dopo si dimettano”. Lo scrive in una nota Francesca Gambarini, coordinatore regionale di Cambiamo!

Fidenza, Cambiamo!: “Spesi 80 mila euro per le luminarie. Troppo in un momento di crisi”

Tutti noi abbiamo apprezzato le luminarie installate nel centro di Fidenza per il Natale 2020. Su questo, l’estetica delle luci laiciste, nulla da dire. Abbiamo però qualcosa da ridire sui soldi spesi, in un anno difficile come il 2020, per queste luminarie. La determina 1128 del 31/12/2020 ci dice infatti che il costo complessivo delle luci natalizie è stato di quasi 80 mila euro. Ottantamila euro, avete capito bene. 80. E’ una cifra enorme e ci si chiede se davvero questi soldi non si potevano almeno in parte utilizzare in modo diverso. Per esempio per aiuti concreti alle famiglie e alle imprese in difficoltà, accontentandosi di luci di Natale meno belle. Sarebbe poi interessante sapere come il Comune ha finanziato questa spesa e se, oltre a questa folle cifra, ci sono stati altri contributi da parte di privati per illuminare Fidenza. In ogni modo, ci auguriamo che le luci natalizie, oltre a far aumentare i like sulla pagina Facebook, del sindaco Massari, abbiano aiutato i negozi di Fidenza a lavorare un po’ in più in questo periodo difficilissimo. Pur sperandolo, noi non crediamo che le luci abbiano aiutato i commercianti a lavorare di più. Se davvero il sindaco avesse voluto aiutare i commercianti, avrebbe usato la gran parte di questi 80 mila euro per sgravi fiscali o per altre iniziative a favore del commercio. Ancora una volta la sua vanità ha prevalso.

Giuseppe Comerci – Consigliere comunale Cambiamo!

Francesca Gambarini – Coordinatore regionale Cambiamo!

Cambiamo!: “Tuteliamo i nostri nonni”

Ventitre persone positive al Covid alla Casa protetta di Fidenza. E nessuno è stato avvisato! Vergogna! Stavolta il sindaco non ha fatto super spiegoni o dirette, ha relegato questa importantissima notizia ad un post su Facebook a nome dell’amministrazione (strano visto il protagonismo sfrenato che lo contraddistingue). Siamo purtroppo di fronte ad una notizia allarmante che crea preoccupazione in tante famiglie. I nostri cari nonni e genitori ricoverati in struttura, che da tempo non possiamo andare a trovare, oggi stanno combattendo la guerra più dura, quella contro contro il virus. Chiediamo a sindaco e assessore di informarci in maniera dettagliata sulle azioni intraprese per tutelare i nostri anziani, ai quali in tutti questi mesi è stata negata qualsiasi possibilità di vedere il sorriso dei loro cari. Per esempio, la nostra proposta di creare una “stanza degli abbracci” dove gli anziani potessero vedere in sicurezza i loro cari non è neppure stata presa in considerazione.

Giuseppe Comerci – Consigliere comunale Cambiamo!
Francesca Gambarini – Coordinatore regionale Cambiamo!

Caso Svoltare, Gambarini (Cambiamo!): “Chiediamo le dimissioni di Pizzarotti e Rossi”

Dimissioni immediate. E’ quello che chiediamo al sindaco Pizzarotti e all’assessore Rossi dopo aver sentito la loro diretta Facebook. Il 31 ottobre 2018, oltre 2 anni fa, hanno segnalato Svoltare alla Procura ma hanno poi continuato a collaborare con loro perchè avevano cambiato ragione sociale. Questo nonostante sapessero che Svoltare aveva presentato una dichiarazione falsa. Tutto questo è davvero grave e riteniamo le dimissioni l’unico possibile rimedio. Pizzarotti e Rossi non usino la scusa della necessità di garantire i servizi perchè tante altre associazioni e cooperative (in regola con i documenti) avrebbero potuto garantire i servizi in questione. Continuare a collaborare con Svoltare nonostante sapessero delle presunte irregolarità è stata una scelta ben precisa. Una scelta politica e amministrativa di cui devono assumersi la responsabilità davanti alla città.

Francesca Gambarini, coordinatore regionale Cambiamo! 

Bilancio 2021 del Comune di Fidenza, un’opportunità persa

L’approvazione del bilancio previsionale è il momento più importante nella vita di un’amministrazione comunale. In un anno delicato come questo il bilancio avrebbe meritato una seduta monotematica per poter approfondire tutti gli aspetti. Invece no. Il Comune di Fidenza convoca un consiglio con 17 punti all’ordine del giorno da discutere e votare in fretta e furia tutti nello stesso momento. Punti importanti che meriterebbero una discussione approfondita e invece vengono condensati in una seduta fiume. Tanti di questi punti ci trovano contrari, fortemente contrari. Non possiamo assolutamente prendere parte ad un’assemblea in cui si decide di indebitare di altri 6 milioni i fidentini per acquistare gli alloggi della proprietà indivisa della cooperativa Di Vittorio, fallita per colpa della mala gestione di amministratori vicini al centrosinistra. Riteniamo sia un’operazione scellerata, che ricalca pari pari quella fatta qualche anno fa per acquistare spazi all’interno delle torri. Un’operazione per la quale i fidentini ancora stanno pagando di tasca propria. La storia si ripete e i registi sono gli stessi il sindaco Massari (assessore all’epoca dell’affare Torri), il dirigente dell’ufficio tecnico e il vicesindaco di allora Antonini, ora “vicesindaco ombra”. Allo stesso modo non possiamo essere favorevoli alla svendita di Tlr Fidenza: si tratta di una scelta controproducente per la città che serve solo a fare cassa nell’immediato. E il bilancio? Siamo alle solite: pochi aiuti a cittadini e imprese per ripartire e nessuna diminuzione di tasse e tariffe. Avremmo inoltre voluto avere risposte alle domande che facciamo da tempo. Quando si farà la nuova Caserma dei carabinieri? Quando si realizzerà una vera Casa della Salute? Quando verranno conclusi i lavori alla scuola Collodi? Opere importanti come queste non possono essere solo uno slogan ma devono trovare un completamento. Il 2021 sarà un anno di fondamentale importanza per la ripresa della nostra economia. Servivano investimenti per aiutare le imprese e i cittadini in crisi per via della crisi causata dal Covid. Il Comune doveva investire su questo, invece di contrarre mutui inutili. Invece si aggiunge poco e niente ai fondi stanziati dallo Stato. Ci aspettavamo di meglio e di più da un sindaco che non fa altro che gloriarsi di un bilancio sano. Invece come al solito tutto fumo e niente arrosto: non aiuti post Covid, ma solo pubblicità personale per il sindaco, non investimenti per il futuro, ma solo altri mutui. I prossimi mesi saranno drammatici per il commercio e le attività produttive ma al sindaco Massari sembra non interessare.


Giuseppe Comerci, consigliere comunale

Cambiamo!Francesca Gambarini, coordinatore regionale Cambiamo!

Cambiamo!: “Chiarire i rapporti tra Svoltare e il Comune di Fontanellato”

Cambiamo!: “Chiarire i rapporti tra Svoltare e il Comune di Fontanellato”

PARMA, 29 dic. – “Un’inchiesta della Magistratura si è abbattuta su Parma e sul sistema dell’accoglienza ai migranti, ipotizzando un enorme sistema di malaffare messo in piedi da chi, come la onlus Svoltare (che alla luce dei fatti contestati non ci sembra proprio senza scopo di lucro) e il suo responsabile, addirittura aveva ricevuto la civica benemerenza del Comune di Parma nel 2018. Le accuse contestate sono gravissime: si parla di 16 milioni di euro di fondi pubblici, ottenuti senza averne il titolo per gestire l’accoglienza migranti e usati in gran parte per tutt’altro. Questo è quello che da anni denunciamo come business dell’accoglienza, fatto coi soldi dei cittadini sulla pelle di chi ha bisogno, e sul quale finalmente è stata accesa la luce dalla Magistratura. Ci chiediamo inoltre come sia possibile che nessuno (Prefettura, Provincia di Parma, Comune di Parma o altri) non abbiano fatto una verifica sull’iscrizione al registro del volontariato, risultata falsa, viste le segnalazioni . L’ex prefetto non ha nulla da dire a proposito? Questa inchiesta conferma che il sistema di accoglienza portato avanti dai precedenti Governi di centrosinistra era sbagliato e utile solo agli amici degli amici. A Parma Pizzarotti e la sinistra hanno sempre voluto negare l’esistenza di problematiche legate alla gestione dell’accoglienza, hanno voluto chiudere gli occhi e non ascoltare i dubbi da noi sollevati. Da tempo chiedevamo più verifiche e più controlli sull’accoglienza anche da parte del Comune. Per anni si è fatto finta di niente. Forse occorrerebbe fare anche qualche verifica anche sugli organismi preposti al controllo visto che Svoltare ha partecipato al bando dopo pochi giorni dalla sua creazione ed aveva già in tasca contratti di affitto per ospitare migranti in alloggi del centro di Parma. Ecco, ora i nodi sono venuti al pettine e a rimetterci, se tutto verrà confermato, sarà sempre la città”. Lo scrive in una nota Francesca Gambarini, coordinatore regionale di Cambiamo!.

NO AL MUTUO DI 6 MILIONI PER COMPRARE GLI ALLOGGI DELLA PROPRIETA’ INDIVISA DELLA COOP DI VITTORIO

No all’acquisto degli alloggi della fallita cooperativa Di Vittorio da parte del Comune di Fidenza. Il nostro è un no forte e chiaro: il Comune usi questi 6 milioni di euro per la collettività, non per riparare agli errori fatti dalla Di Vittorio. Ad oltre 10 anni di distanza dall’operazione “Nuovi terragli”, della quale ancora i fidentini stanno pagando le conseguenze, il Comune di Fidenza a guida Pd si lancia in una nuova operazione immobiliare, contraendo un mutuo di 6 milioni per comprare gli alloggi della Di Vittorio. Un mutuo che sarà ripagato dai fidentini. Al Pd non è bastato indebitare la città per decenni con l’acquisto di spazi nei terragli per rimediare ai danni fatti. Oggi il soccorso rosso raddoppia per tappare le voragini lasciate dalla gestione scellerata della coop Di Vittorio, coop rossa che più rossa non si può. Questa operazione in un solo colpo danneggerà i cittadini, il Comune e i soci prestatori: fare operazioni immobiliari non è compito di un’amministrazione comunale. Lasciamolo fare a chi lo fa per mestieri. Questi 6 milioni di euro si usino a favore della collettività, abbassando le tasse per dare una mano alle imprese in crisi, e per completare opera che da tempo attendono di essere finite come la riqualificazione della scuola Collodi o la bretella di via Illica. Al Pd, capitanato da Massari, non è bastato indebitare i fidentini una prima volta, lo vogliono rifare. E come sempre si gioca in casa, dato che la Di Vittorio da sempre è gravitata in area centrosinistra. Noi, come già fatto per le torri, ci opporremo a questa operazione e ne parleremo il più possibile perchè i fidentini sappiano quali danni l’amministrazione Massari causa alla città

Cambiamo! sarà in campo alle elezioni comunali di Bologna con il centrodestra

Cambiamo! sarà in campo alle elezioni comunali di Bologna con il centrodestra
L’annuncio dato in conferenza stampa da Massimo Berutti, Francesca Gambarini e Michele Laganà

Da sx: Michele Laganà, Massimo Berutti, Francesca Gambarini


Cambiamo!, il movimento fondato dal presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, in Emilia Romagna e a Bologna c’è e sarà presente alle elezioni amministrative, nel campo del centrodestra. L’annuncio è stato dato nel pomeriggio di oggi in occasione di una conferenza stampa a Casa Sant’Angelo a Bologna alla quale hanno partecipato il presidente dell’assemblea nazionale sen. Massimo Berutti, la coordinatrice regionale Francesca Gambarini e il referente del partito per Bologna e provincia Michele Laganà. “Il prossimo anno si voterà nelle città più importanti d’Italia, tra cui Bologna. Dopo l’ottimo risultato in Liguria, ci stiamo strutturando in tutta Italia e siamo aperti a tutte quelle persone che non si riconoscono più nei partiti tradizionali. Ci collochiamo ovviamente nel centrodestra: siamo piccoli ma non nell’angolo. A Bologna stiamo lavorando con un gruppo di persone che vogliono il bene della città e siamo a disposizione degli amici di centrodestra. Il candidato? Non ci interessano le etichette di civico o poltico, deve essere il migliore. La politica sta cambiando e dobbiamo cogliere l’opportunità” ha dichiarato Berutti. “Questa è la prima uscita ufficiale di Cambiamo! a Bologna. Stiamo lavorando per radicarci in Emilia Romagna e per essere presenti alle elezioni comunali di Bologna, un appuntamento fondamentale. Anche qui a Bologna lavoriamo per un centrodestra aperto ed inclusivo che vada oltre gli steccati dei partiti e guardi a quel mondo moderato e liberato che noi vogliamo rappresentare. Insomma, alleati ma diversi per riuscire a raccogliere ed unire tante diverse sensibilità. Metteremo a disposizione della coalizione idee e persone e lavoreremo insieme per individuare il candidato migliore per rappresentare gli interessi diffusi di una città complessa come Bologna” ha aggiunto Gambarini. “C’è davvero molto interesse verso il nostro movimento e ne sono felice. Ci stiamo muovendo soprattutto nei quartieri per formare una squadra di persone che vive davvero la città e ne conosca bene la realtà. Siamo al tavolo del centrodestra e lavoreremo con gli alleati per costruire la migliore proposta possibile. Bologna è una città che non ha niente da invidiare a nessun’altra e che ha tantissime potenzialità in tanti settori, dal turismo alla cultura” ha concluso Laganà.

Francesca Gambarini all’assemblea nazionale (in streaming) di Cambiamo!

“L’obiettivo di Cambiamo!? Non è certo quello di prendere il 3 o il 4% per mantenere le proprie poltrone e nemmeno quello di accordarsi a un centrodestra sempre uguale a sè stesso. Il centrodestra non è un insieme di sigle ma è fatto di idee, valori e progetti. Noi siamo per una politica seria e pragmatica e vogliamo costruire un centrodestra nuovo dove noi siamo la parte liberale, riformista e moderata. Serve una nuova casa dei moderati perchè se la vecchia la stanno tutti abbandonando è indubbio ne serva una diversa”. 
Lo ho detto Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria e leader di Cambiamo!, in occasione dell’assemblea nazionale del partito, svoltasi sulla piattaforma Zoom. Tra i circa 200 partecipanti, da ogni parte d’Italia, anche Francesca Gambarini, che ha parlato dell’attuale situazione in Emilia Romagna. 
“L’Emilia Romagna sta vivendo un momento di pesante crisi che è stata prima sanitaria, con migliaia di morti a causa del Covid, ed ora economica con dati fortemente negativi, imprese sull’orlo del fallimento e tanti posti di lavoro persi – ha spiegato Gambarini – . Il malcontento dei cittadini è tanto e non soltanto verso le soluzioni ampiamente insufficienti messe in campo da Bonaccini. Il malcontento è ancora verso l’opposizione che in tanti casi non riesce ad andare oltre slogan poco applicabili nella realtà. Ed ecco che entriamo in scena noi, con la nostra proposta fatta di buon senso, concretezza e competenza. Al di là dei giri di parole, noi proponiamo progetti realizzabili e calati nella realtà territoriale”.

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