Parma, Gambarini (Cambiamo!): “Le istituzioni decidano quale futuro dare all’aeroporto”

Parma, Gambarini (Cambiamo!): “Le istituzioni decidano quale futuro dare all’aeroporto”
PARMA, 29 ago. – “Apprezziamo le buone intenzioni, ma al di là di quello il ministro De Micheli, il presidente Bonaccini e il sindaco Pizzarotti cosa intendono fare dell’aeroporto di Parma? E’ necessario che le istituzioni abbiano il coraggio di scegliere una volta per tutte quale futuro hanno in mente per l’aeroporto della nostra città”. Lo scrive in una nota Francesca Gambarini, coordinatore regionale di Cambiamo!. “Da mesi sentiamo dire da Bonaccini e Pizzarotti che è strategico e che è una priorità – evidenzia – . Bene. Cosa facciamo per passare dalle parole ai fatti? Ieri c’è stato un incontro a cui ha partecipato anche il ministro. Poteva essere l’occasione giusta per programmare azione concrete. Invece il comunicato stampa che ne è seguito non riporta nient’altro che le solite belle parole. Se l’aeroporto di Parma è una priorità – e su questo sia chiaro siamo d’accordo – non si perda altro tempo e si lavori per renderlo finalmente efficiente. Stiamo stanchi del tira e molla che viene fatto su questa importante infrastruttura. Si agisca. Ci chiediamo se dietro alle parole della signora De Micheli ci sia l volontà di agire o se semplicemente stia prendendo tempo rimanendo tutto alle calende greche come purtroppo ha già fatto con tante altre questioni di sua competenza

Emilia Romagna, Gambarini (Cambiamo!): “La Regione Emilia Romagna coordini un piano di rilancio del commercio”

Emilia Romagna, Gambarini (Cambiamo!): “La Regione Emilia Romagna coordini un piano di rilancio del commercio”

PARMA, 27 ago. – “Il lockdown ha messo in ginocchio i nostri commercianti. I dati diffusi da Camere di Commercio e Unioncamere Emilia Romagna non fanno altro che confermare ciò che era sotto gli occhi di tutti: una gravissima crisi del commercio, che nel secondo trimestre 2020 cala del 13% rispetto al 2019”. Lo scrive in una nota Francesca Gambarini, coordinatore regionale di Cambiamo!. “Gli effetti del lockdown e della pandemia di coronavirus sono purtroppo devastanti e si fanno sentire sull’economia locale – sottolinea – . Il periodo di chiusura ha avuto come conseguenza un calo netto delle vendite e del fatturato, che, ovviamente, non è stato in alcun modo compensato dai bonus erogati dal Governo ma è stato anzi aggravato dal dover comunque pagare gran parte delle tasse. Crediamo che la Regione Emilia Romagna debba coordinare un piano di rilancio del commercio, sostenuto da politiche di sgravi fiscali. Da un lato è necessario investire sul marketing territoriale e sulla promozione dei centri storici con i loro negozi e le loro attività artigianali. Dall’altro, bisogna contrastare i grandi colossi del web, rendendo i commercianti e gli artigiani in grado di vendere online. In alcune aree sono già partite iniziative di questo tipo: la Regione le sostenga e coordini”.

Gambarini e Brigati (Cambiamo!): “Il ministro Franceschini intervenga per salvare la chiesa di Roncole Verdi”

Gambarini e Brigati (Cambiamo!): “Il ministro Franceschini intervenga per salvare la chiesa di Roncole Verdi”
PARMA, 3 ago. – “Chiediamo al ministro Franceschini di intervenire immediatamente per salvare la chiesa di Roncole Verdi, la chiesa di Giuseppe Verdi”. Lo scrivono in una nota gli esponenti di Cambiamo! Francesca Gambarini, coordinatore regionale, e Nicolas Brigati. “I problemi della chiesa sono noti da tempo e oggi siamo arrivati alla chiusura perchè la struttura è pericolante – proseguono – . Chiusura che si va ad aggiungere alla chiusura di un altro luogo verdiano come la chiesa di Madonna Prati e alla parziale chiusura di Santa Maria degli Angeli, sempre a Busseto. Senza dimenticare le difficoltà di Villa Verdi a Sant’Agata. Si tratta di una situazione gravissima su cui il Ministero dei Beni culturale e la Regione non possono chiudere gli occhi: il turismo nella Bassa rischia di essere messo in ginocchio per via dell’impossibilità di visitare luoghi così importanti. E’ inconcepibile che la ristrutturazione della chiesa di Roncole non sia finanziata dallo Stato ma i cittadini debbano sostenerla con una raccolta fondi. Il maestro Verdi ha fatto tanto per l’Italia, e noi oggi lasciamo che i suoi luoghi natali cadano a pezzi? Lo Stato intervenga immediatamente per salvaguardare un patrimonio così importante”.

Fidenza, Gambarini e Comerci (Cambiamo!): “Chiediamo tempi e date di realizzazione degli investimenti annunciati”

Fidenza, Gambarini e Comerci (Cambiamo!): “Chiediamo tempi e date di realizzazione degli investimenti annunciati”
FIDENZA, 25 lug. – “Ogni euro investito su Fidenza è il benvenuto. Per una volta, ci piacerebbe però sapere anche quando gli interventi annunciati verranno realizzati e se sono state avviate le procedure per l’affidamento della progettazione. Altrimenti rimarrà tutto il solito fumo negli occhi dei cittadini”. Lo scrivono in una nota gli esponenti di Cambiamo! Francesca Gambarini, coordinatore regionale, e Giuseppe Comerci, consigliere comunale. “Un esempio: quante volte il sindaco Massari ha annunciato la bretella di via Illica negli ultimi anni? Ci dica quando verranno avviati i lavori e quando sarà pronta: è questo che ci interessa. E lo scalo merci? Siamo felici della ristrutturazione ma dopo tanti annunci, sarà la volta buona?? E quando si potrà vedere un progetto – proseguono – ? Notiamo, infine, che poco e niente dei 4 milioni annunciati è destinato al centro storico. Chiediamo di porre rimedio al più presto e di individuare le risorse da destinare al centro storico e ai quartieri di Fidenza. Le piste ciclabili e la viabilità su cui investire sono anche quelle all’interno del centro urbano e migliorare la mobilità interna alla città potrebbe grandi benefici ai fidentini e alle attività commerciali. Immaginiamo ad esempio una Fidenza dove ogni strada abbia la propria pista ciclabile e dove ci possa spostare in bici in totale sicurezza, raggiungendo anche le frazioni. Pensiamo ad esempio a via Mazzini. E il Comune, come tanti hanno fatto, pensi a rendere gratuita la sosta fino a fine anno. Si parla di cultura, di commercio e di turismo, ma a parte un Festival della Via Francigena che non sappiamo quando si farà, cosa si è pensato di investire? Come si intende valorizzare Fidenza e la sua storia? Vogliamo però portare l’attenzione su un altro tema: le opere da terminare. Anche quelle che non riguardano nello specifico le competenze dell’assessore Corsini. Ne citiamo solo una: la scuola Collodi e le bonifiche. Mettere in sicurezza la Collodi deve essere in cima alla lista della cose da fare: se la Regione ha risorse ha disposizione, il Comune chieda di dirottarle sulla Collodi. Il 14 settembre riapriranno finalmente le scuole e ci sarà bisogno di spazi. Come il Comune pensa di fare tenendo una delle scuole più importanti ancora chiusa? Dove staranno tutti i bimbi della Collodi? Continueranno a rimanere nel vecchio Solari? All’amministrazione comunale chiediamo meno annunci e più concretezza. E qualche risposta alle nostre tante domande”.

Fidenza, Gambarini e Comerci (Cambiamo!): “Caserma dei Carabinieri e Caserma della Guardia di Finanza, a che punto siamo?”

Fidenza, Gambarini e Comerci (Cambiamo!): “Caserma dei Carabinieri e Caserma della Guardia di Finanza, a che punto siamo?”

FIDENZA, 23 lug. – “Lo scorso mandato del sindaco Massari si chiudeva con i fuochi di artificio con l’annuncio della realizzazione della nuova Caserma della Guardia di Finanza, in via Damiano Chiesa, e con il continuo ripetere dell’imminente arrivo dei finanziamenti per la realizzazione della nuova Caserma dei Carabinieri. Sulla nuova Caserma della Guardia di Finanza è calato il silenzio e gradiremmo essere aggiornati dal sindaco sull’iter burocratico, che doveva essere avviato dal Demanio nel 2020, e sui tempi previsti per l’avvio lavori. Ci sembra un atto di chiarezza a trasparenza nei confronti dei cittadini da parte del sindaco”. Lo scrivono in una nota gli esponenti di Cambiamo! Francesca Gambarini, coordinatore regionale, e Giuseppe Comerci, consigliere comunale. “Per quanto riguarda la Caserma dei Carabinieri – proseguono – riteniamo sia urgente dare risposte alla città dato che la Caserma dovrà sorgere all’interno di uno scheletro che abbiamo visto perdere i pezzi. Più e più volte sono stati annunciati i finanziamenti ma mai abbiamo visto il cantiere prendere forma. Siamo molto preoccupati perchè con la sicurezza non si scherza e non si fa campagna elettorale. Attendiamo aggiornamenti e chiarezza su entrambe le caserme, in modo che i cittadini siano informati. Proponiamo inoltre di dedicare una sezione del sito internet del Comune agli aggiornamenti relativi alle realizzazione della due caserme (e, perchè no, anche di altri interventi). Come aveva fatto la tanto vituperata amministrazione di centrodestra riguardo l’avanzamento delle bonifiche”.

Ponte Verdi, Gambarini e Brigati (Cambiamo!): “La nuova chiusura potrebbe mettere in ginocchio tutto il territorio”

Ponte Verdi, Gambarini e Brigati (Cambiamo!): “La nuova chiusura potrebbe mettere in ginocchio tutto il territorio”
PARMA, 21 lug. – “Altri due mesi di chiusura totale per il ponte sul Po tra Ragazzola e San Daniele Po. Per due mesi sarà impossibile passare da un parte all’altra del Po (a meno che non si percorrano almeno un centinaio di chilometri in più) per tutti i residenti e i lavoratori della Bassa Ovest. E, in più, nemmeno questi due mesi nemmeno serviranno a terminare i lavori dato che alla riapertura il ponte sarà aperto al traffico a senso unico alternato. Questa decisione, a poche settimane dalla fine del lockdown, potrebbe mettere in gravissima difficoltà le tante aziende della zona e creare disagi enormi a tutti i pendolari”. Lo scrivono in una nota gli esponenti di Cambiamo! Francesca Gambarini, coordinatore regionale, e Nicolas Brigati. “Mettere in sicurezza il ponte è sacrosanto ma davvero non riusciamo a capire perchè non lo sia fatto nei mesi scorsi, dato che parliamo di un cantiere aperto da tempo, e perchè non si siano sfruttate le settimane del lockdown, quando il traffico era per forze di cose minore – proseguono – . Ancora più assurdo che i due mesi di chiusura totale nemmeno servano a finire i lavori. Perchè tutto questo? Ci si rende conto che si sta mettendo in ginocchio un intero territorio? Se il problema sono i soldi, il presidente della Provincia li vada a prendere a Bologna o Roma. Faccia ciò che ritiene ma risolva il problema perchè non si può giocare in questo modo sulla pelle delle persone e delle aziende. I lavori di messa in sicurezza di questo importantissimo ponte stanno diventando la storia infinita e questo non è accettabile. Ci auguriamo che quanto meno venga comunicato quando si pensa di finire completamente i lavori perchè così non si può andare avanti”.

Gambarini e Brigati (Cambiamo!): “Villa Verdi non deve chiudere. La Regione e il Ministero intervengano

“Villa Verdi non deve chiudere. Non possiamo permetterlo e, soprattutto, non possono permetterlo la Regione Emilia Romagna e il ministero dei Beni culturali, che non possono rimanere insensibili all’appello degli eredi del maestro Verdi, in difficoltà nel mantenere aperta la Villa”. Lo scrivono in una nota gli esponenti di Cambiamo! Francesca Gambarini, coordinatore regionale, e Nicolas Brigati, bussetano. “Villa Verdi, a Sant’Agata, racchiude la vita, la storia e l’eredità di Giuseppe Verdi ed un patrimonio di tutti. Per anni gli eredi del Maestro, senza nessun aiuto da parte delle istituzioni regionali e statali, hanno tenuto in vita il museo – proseguono – . Ora è il momento di dare loro una mano. Giuseppe Verdi ha reso grande l’Italia con opere immortali e tanto ha fatto per il suo territorio, lasciandoci anche un ospedale. Ora tocca a noi fare la nostra parte aiutando gli eredi del Maestro. Ribadiamo però che è assolutamente necessario e urgente un intervento di Regione e ministero se vogliamo che Villa Verdi rimanga patrimonio di tutti”.

Pontremolese, Gambarini (Cambiamo!): “Meglio tardi che mai”

PARMA, 7 lug. – “Meglio tardi che mai. Finalmente il potenziamento della ferrovia Pontremolese, che collega Parma a La Spezia, è stato inserito dal Governo tra le opere strategiche. Ci si arriva purtroppo con un grande ritardo, dovuto anche alla decisione dei precedenti governi di sinistra di togliere i fondi che il Governo Berlusconi aveva stanziato alcuni anni fa questo intervento. Si sono persi anni. Anni di disagi e difficoltà per gli utenti. Al netto di ogni divisione politica, ci auguriamo che questa sia davvero la volta buona perchè la Pontremolese è un’infrastruttura strategica per il nostro territorio dato che collega Parma con i porti di La Spezia e Genova. Inoltre si tratta di una tratta utilizzata da pendolari, turisti e lavoratori che ogni giorno devono far fronte a innumerevoli problematiche per riuscire ad arrivare a destinazione”. Lo scrive in una nota Francesca Gambarini, coordinatrice regionale di Cambiamo

Alta Velocità a Parma, Gambarini e Brigati: “Il ministro De Micheli è favorevole o contraria?”

Alta Velocità a Parma, Gambarini e Brigati: “Il ministro De Micheli è favorevole o contraria?”

PARMA, 6 lug. – “Il ministro Paola De Micheli si sveglia ora per annunciare uno studio di fattibilità per la stazione dell’alta velocità a Parma. Studio che si doveva già fare tempo fa. A preoccuparci sono i distinguo del ministro De Micheli”. Lo scrivono in una nota gli esponenti di Cambiamo! Francesca Gambarini, coordinatore regionale, e Nicolas Brigati. “Le sue considerazioni fanno avere la sensazione che parta prevenuta nei confronti della stazione a Parma, altrimenti non si capirebbe il motivo di tali dichiarazioni ad accompagnare la notizia della studio di fattibilità – evidenziano – . La De Micheli dice che una stazione in linea c’è già e che si dilaterebbero i tempi di percorrenza se ci fosse la stazione anche a Parma. Noi le diciamo che non tutti i treni oggi fermano a Reggio e i treni che oggi non fermano potrebbero fermarsi a Parma. Le diciamo anche l’obiettivo deve essere di quello di aumentare il numero dei treni alta velocità e si potrebbero perciò inserire nuove corse con fermata a Parma. In quanto ministro la sig.ra De Micheli dovrebbe valutare oggettivamente i risultati dello studio di fattibilità, non lasciarsi andare a commenti da cui pare trapelare la sua contrarietà alla stazione dell’Alta velocità a Parma. D’altronde il suo governo, quello di Pd e 5 Stelle si è già detto contrario al progetto”.

Emilia Romagna, Francesca Gambarini e Stefano Bianchi (Cambiamo!): “Convenzioni con cliniche private per eseguire velocemente le prestazioni mediche rimandate causa Covid”

Emilia Romagna, Francesca Gambarini e Stefano Bianchi (Cambiamo!): “Convenzioni con cliniche private per eseguire velocemente le prestazioni mediche rimandate causa Covid”

BOLOGNA, 13 giu. – “Dopo l’emergenza Coronavirus il sistema sanitario regionale sta lentamente tornando alla normalità. Tra i problemi che ci ha lasciato in eredità abbiamo anche un enorme arretrato di visite e interventi programmati che non si sono potuti eseguire nel periodo del lockdown. Per non creare ulteriori problemi sanitari (le altre malattie, anche gravi, non sono infatti sparite) è necessario eseguire tutte le prestazioni rimandate. Come risolvere in fretta la situazione?  Riteniamo sia necessario consentire alle cliniche private in possesso dei requisiti e delle competenza di eseguire tali prestazioni in convenzione con il sistema sanitario nazionale”. A proporlo gli esponenti di Cambiamo! Francesca Gambarini, responsabile per la regione Emilia Romagna, e Stefano Bianchi, responsabile per la provincia di Rimini. “In questo modo i cittadini riuscirebbero ad eseguire velocemente tutti gli esami e si smaltirebbero le liste d’attesa – sottolineano – . Noi non vogliamo mettere in competizione pubblico o privato ma soltanto dare una soluzione ad un problema. La Regione ha già deliberato in tal senso tempo fa. Bene. Metta in pratica quanto deliberato. Il sistema sanitario regionale, di cui riconosciamo la qualità, soffre purtroppo da tempo per via delle lunghe liste d’attesa e a volte ai cittadini non rimane che pagare per farsi curare. La nostra proposta non vuole essere soltanto un modo per aiutare a recuperare velocemente le visite non fatte ma un contributo per migliorare il sistema sanitario regionale. Senza costi ulteriori a carico del cittadino. L’emergenza sanitaria ha reso chiara la necessità di investire per potenziare la sanità. Si investa perciò per potenziare a 360 gradi le strutture pubbliche, aumentando in primis il numero dei posti letto e il letto e la dotazione organica delle strutture, ma consentendo anche ai cittadini di curarsi velocemente e senza costi aggiuntivi anche avvalendosi del privato convenzionato”.

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