La raccolte firme di cui ha dato notizia la stampa dimostra che la città sta seguendo con ansia l’iter che porterà alla nascita della nuova enorme sede dell’associazione di promozione sociale Ennour. I fidentini sono sempre più preoccupati per l’effettivo utilizzo che verrà fatto di questa struttura. Leggo anche della disponibilità dell’associazione Ennour a firmare la petizione: bene, li aspettiamo al più presto per la firma. In un periodo storico segnato dal terrorismo di matrice islamica, le preoccupazioni e i dubbi sono legittimi, alimentati dal fatto che l’iter è andato avanti nel silenzio e dal volantino che parlava esplicitamente di “moschea di Fidenza”. Nonostante Ennour si sia dissociata, rimane il fatto che il volantino è stato scritto e diffuso. Fino ad oggi Ennour aveva risposto in malo modo alle nostre richieste di chiarimento, tenendo un atteggiamento che aveva contribuito ad alimentare i dubbi che non sono soltanto miei o dei consiglieri di opposizione ma sono anche dei tanti fidentini che hanno firmato, mettendoci la faccia, per dire no a qualsiasi utilizzo improprio della nuova sede di Ennour. Come ben sappiamo tutti, sono numerosi in Italia i casi di sedi di associazione di promozione sociale poi utilizzate per riti religiosi, vale a dire come moschee. Mi auguro che non sia questo il caso di Fidenza. C’è un solo modo per garantirli: controlli frequenti e rigorosi per verificare che la legge venga rispettata. Quest’anno la comunità islamica fidentina ha chiesto l’utilizzo del palazzetto dello sport per il Ramadan. Sarà così anche il prossimo anno?
Pare stiano per iniziare i lavori di riqualificazione di via Zani. Mi auguro che stavolta le cose vengano fatte per bene e che non si ripeta l’errore fatto in passato (dal centrosinistra) facendo un intervento frettoloso tanto per appuntarsi una medaglia sul petto. Cosa, questa, che piace molto ai nostri amministratori, in particolare al sindaco .Detto questo, invito gli amministratori e gli uffici comunali a programmare i lavori in modo da non danneggiare le attività commerciali presenti in via Zani. Si deve fare in modo che l’accesso ai negozi e ai bar non diventi impossibile per troppo tempo o per il periodo sbagliato, altrimenti si rischierebbe di decretare la loro morte. Perchè, al contrario di quanto pensa il sindaco, il commercio sta vivendo un momento difficile. Intanto mentre non si contano più gli annunci e le foto sul giornale di sindaco e assessore, i commercianti di via Zani non sanno niente di cosa succederà nelle prossime settimane dato che ancora non sono stati informati con precisione di nulla. L’amministrazione comunale, infatti, al posto di fare annunci spot alla ricerca del titolone sui giornali, dovrebbe presentare ai cittadini una programmazione più a lungo termine. Ad esempio, sarebbe stato il caso di dire anche quando verranno effettuati i lavori in via Mascagni. Fermo restando la nostra contrarietà ad un tunnel in quel punto, chi vive e lavora in quella zona ha il diritto di sapere quando, dopo il cantiere di via Zani, dovrà convivere con un nuovo cantiere a pochi metri di distanza. Come al solito, per questa amministrazione, la trasparenza rimane un oggetto non meglio identificato.