Il bilancio 2015 del Comune di Fidenza è costruito sull’aumento delle tasse e non pianifica nulla di nuovo e di strategico. Vi sono opere già approvate dalle precedenti amministrazioni e altre che non sappiamo ancora come saranno coperte finanziariamente. Noi non condividiamo i presupposti su cui si basa il bilancio: per sottolineare il nostro dissenso rispetto alle scelte di questa amministrazione non abbiamo partecipato al Consiglio comunale. Le nostre proposte non sono mai state prese in considerazione: il sindaco e la sua maggioranza le hanno sempre bocciate a prescindere, sbeffeggiandoci. E’ inaccettabile che un sindaco non si presenti il giorno in cui si vota la manovra finanziaria, come è inaccettabile che continui a prendere in giro i cittadini parlando di “ritocchi” e “adeguamenti” quando, invece, la Tasi è al 2,5 per mille, l’aliquota massima, la Tari è aumentata a fronte di una riduzione del servizio e la soglia di esenzione Irpef è calata. Da quest’anno pagherà l’Irpef comunale anche chi guadagna fra 12 e 15 mila euro annui, che finora non pagava. Non è in questo modo che Fidenza riparte. Perché non si sono analizzate una ad una le poste di bilancio, cercando gli sprechi e le spese inutili? Perché, in un anno, non è stata fatta una vera riorganizzazione della macchina comunale, preferendo gestire il personale a colpi di proroghe? Sono solo due esempi di come si sarebbero potuti recuperare i 200 mila euro della manovra finanziaria predisposta dall’amministrazione. Questa nuova stangata si sarebbe potuta evitare.