In questi ultimi giorni le cooperative sono al centro dell’attenzione mediatica e politica per via di quanto successo a Roma. Nella mia Regione, l’Emilia Romagna, le coop (nel 99% dei casi rosse) sono particolarmente attive in tutti i campi dell’economia e della società. A loro fanno capo tantissime attività e servizi: dello spirito cooperativo delle origini è rimasto ben poco. Purtroppo, sono legate a doppio filo alla politica. Gli esempi da fare sarebbero tanti. Il più eclatante è quello delle coop Terremerse con la condanna in appello dell’ex presidente della Regione Vasco Errani per un finanziamento a questa coop gestita dal fratello. La conseguenza è stata la fine anticipata del mandato di Errani: è questo il motivo per cui abbiamo votato il 23 novembre scorso e non la prossima primavera. Un altro esempio che voglio fare riguarda il mio paese, Fidenza. Da anni è attiva la cooperativa Di Vittorio, che opera nell’edilizia, realizzando alloggi a proprietà indivisa. Negli anni, centinaia di famiglie fidentine le hanno affidato i propri risparmi e ora rischiano seriamente di vederli andare in fumo. La procura ha chiesto per la Di Vittorio il fallimento e il commissario nominato dal tribunale ha evidenziato nella sua relazione gravi criticità del bilancio e ha presentato un esposto in procura. Se guardiamo i nomi degli amministratori di questa coop, vediamo che sono tutti di area di centrosinistra. Il “modello Emilia” è diffuso in tutta Italia: il legame fra cooperative e politica va spezzato. Dobbiamo avere il coraggio di “affamare” il sistema. Basta dare finanziamenti e appalti ai soliti noti; iniziamo a privilegiare il merito e le competenze. Si affidino tutti gli appalti attraverso procedure ad evidenza pubblica, alle quali deve essere data la massima pubblicità in modo che tutti possano partecipare. Basta affidamenti diretti e proroghe senza gare di appalto! Nello stesso tempo, si metta mano al carrozzone degli enti partecipati e municipalizzati: quanti sono veramente utili? Per far ripartire l’Italia, serve premiare il merito, le capacità e le competenze. Chi finora ha vissuto di rendita si cerchi un lavoro vero!
Capogruppo Forza Italia Fidenza
Consigliere in Unione Terre Verdiane