Cambiamo! lancia la sfida per le elezioni regionali. Gambarini: “possiamo essere determinanti”
Cambiamo! scalda i motori in vista della elezioni regionali del 26 gennaio prossimo. Il partito del governatore della Liguria Giovanni Toti sarà in campo a fianco di Lucia Borgonzoni per il centrodestra e confluirà in una lista civica che raccoglie anche altre realtà. In corsa per la provincia di Parma ci sarà molto probabilmente anche Francesca Gambarini, fidentina, tra i fondatori del movimento di Toti. Al suo fianco dovrebbero esserci il giovane Jacopo Rosa, consigliere comunale a Colorno, e il nocetano Armando Morsia con esponenti di altre realtà. Perchè questa scelta? Ieri sera, in occasione di una cena natalizia al ristorante Atto primo di Fidenza, lo hanno spiegato Francesca Gambarini, insieme all’on. Manuela Gagliardi di Cambiamo! e all’assessore della Regione Liguria Giacomo Giampedrone sempre di Cambiamo!. “In Emilia Romagna siamo in campo senza sè e senza ma per dare il nostro contributo per cambiare la Regione dopo decenni di sinistra. Siamo un movimento nuovo ma vogliamo essere determinanti. Non è una follia perchè anche in Liguria abbiamo iniziato così: mattoncino dopo mattoncino, passo dopo passo, abbiamo scardinato il sistema di potere rosso – hanno spiegato Giampedrone e Gagliardi – . Possiamo farlo anche in Emilia Romagna affidandoci a persone che amano la loro terra e si spendono per migliorarala come Francesca”. “Il 26 gennaio davvero possiamo scrivere la storia di questa Regione – ha aggiunto Francesca Gambarini – . Ci raccontano che va tutto bene ma non è vero. Bonaccini, il Pd e la sinistra nascondono i problemi e fanno di tutto per mantenere lo status quo. Noi vogliamo una sanità vicina ai cittadini e carriere che premino il merito e non la appartenenza politica, come anche recentemente verificatosi all’ospedale di Vaio. Vogliamo infrastrutture moderne ed efficienti e soprattutto vogliamo dire basta a quel sistema di potere rosso che tanti danni ha fatto: basti pensare al consumo di suolo esagerato e ai fallimenti di cooperative che hanno lasciato centinaia e centinaia di famiglie sul lastrico”. Perchè Cambiamo!? “Certo, ci sarebbero state strade più semplici ma avrebbe voluto dire vendere la nostra dignità e le nostre idee – ha proseguito Gambarini – . Invece noi vogliamo costruire qualcosa per il territorio e un progetto che tolga vincoli e burocrazia alla societa civile e che incentivi la fantasia, la tenacia e le capacita imprenditoriali degli emiliano romagnoli. Non sarà facile ma vogliamo essere determinanti per cambiare l’Emilia Romagna e poter finalmente vivere in una Regione dove la tessera di partito non venga prima di tutto il resto”