Risale ormai a un paio di settimane fa l’espulsione da Fidenza di un marocchino sospettato di essere un simpatizzante dell’Isis. Questa persona viveva in maniera abusiva nella casa popolare assegnata al fratello. Subito il sindaco Massari si è premurato di annunciare urbi et orbi che, dopo aver scoperto che questa persona era lì abusivamente, la famiglia del fratello, tra l’altro in ritardo di diverse mensilità con il pagamento dell’affitto, sarebbe stata sfrattata. Di questa vicenda, che ha turbato molto i fidentini, non si è più parlato. Perchè? Spero che quello del sindaco non sia stato soltanto un annuncio ma che la procedura stia andando avanti. Quanto successo è un segnale importante: chi vive nelle case popolari? E’ necessario che i controlli preventivi prima di assegnare una casa popolare siano più rigorosi. E’ inutile annunciare multe e sfratti: bisogna fare in modo che non ci sia bisogno di multare e sfrattare. Anche le verifiche sugli alloggi di edilizia popolare già assegnati devono essere più rigorosi per cercare di limitare il più possibile l’abusivismo e le irregolarità. In questo modo si avrà una migliore conoscenza della situazione e si potrà sostenere in maniera migliore chi ha davvero bisogno. Chiedo, quindi, al sindaco e all’amministrazione comunale di informare la città sugli sviluppi di questa faccenda e di dare conto puntualmente di tutti i controlli fatti e dei risultati.