Un giovane tunisino ha aggredito in piazzale Dalla Chiesa una pattuglia della polizia municipale. E’ stato arrestato, processato per direttissima e condannato ad un anno di reclusione con la sospensione della pena. Auguriamo all’agente ferito di guarire in fretta e capiamo il senso di frustrazione delle forze dell’ordine che devono lavorare, rischiando la loro vita, consapevoli che in molti casi il malvivente arrestato sarà libero di delinquere ancora solo poche ore dopo. Di fronte a fatti come questo sindaco, prefetto e questore dovrebbero smettere di riempirsi la bocca con la parola “sicurezza”. Quale sicurezza può esserci se chi aggredisce pubblici ufficiali è libero nel giro di poche ore? Libero di aggredire altre persone. Sappiamo che ciò è dovuto all’applicazione della legge, ma sono proprio fatti del genere a scoraggiare le persone a fare denuncia quando subiscono un furto. Quindi, perchè non trovare una via di mezzo fra il carcere e la libertà incondizionata? Ad esempio, prevedendo in casi come questo un qualche tipo di sanzione o un periodo di lavori socialmente utili in modo da non dare l’idea che in Italia si possa fare quello che si vuole senza conseguenza? Dato che il sindaco ci sembra troppo impegnato a cercare di parlare con Beppe Grillo, ci rivolgiamo ancora una volta al prefetto e al questore per chiedere loro di dare una risposta alle esigenze di sicurezza dei parmigiani.
Paolo Buzzi, capogruppo Forza Italia Parma
Francesca Gambarini, capogruppo Forza Italia Fidenza