Il bilancio di Terre Verdiane è un bilancio fatto solo di debiti e con quasi 3 milioni di disavanzo che verranno scaricati sui Comuni, quindi sui cittadini. Un bilancio costruito male, su scelte sbagliate che nessuno riesce nemmeno più a spiegare. D’altronde, come si fa a spiegare il perché si è tenuto in vita per anni un ente che è stato creato per scopi elettorali e che ha fatto solo danni, spendendo soldi dei cittadini senza ottenere alcun risultato? Forza Italia, da sola, ha sempre criticato questo ente e, dopo anni, anche altri se ne rendono conto e si accorgono di questa situazione drammatica. È così si è deciso di recedere dall’Unione a partire dal 1° gennaio 2017. Tra chi non sa più cosa fare, tra chi vuole mantenere questo carrozzone e tra chi fa da stampella alla sinistra votandone il bilancio, il caos regna sovrano in Unione Terre Verdiane. L’altra sera viene presentato e fatto votare ai consiglieri un documento in cui si invitano soprattutto i Comuni di Fidenza e Salso a riconsiderare le delibere di recesso e a individuare nuove forme di gestione per mantenere la titolarità giuridica dell’ente. Fuori dal burocratese significa che Fidenza e Salso dovrebbero mantenere in vita l’Unione. Abbiamo sempre detto che crediamo alle unioni fatte in un certo modo e con certi criteri, ma se quello che ci viene presentato è il principio di una strada da intraprendere noi non ci stiamo. E ogni comune si assuma le proprie responsabilità visto che per anni i vari amministratori non hanno fatto nulla per cambiare quel sistema ma al contrario si sono comodamente seduti diventando complici del sistema. Questa è una presa in giro bella e buona verso i cittadini! Spiace vedere come qualcuno, a pochissimi mesi dalle elezioni, si rimangi già le parole pronunciate in campagna elettorale, votando a favore del bilancio di un ente che fino a pochi mesi fa era il male assoluto.
Francesca Gambarini, consigliere Forza Italia in Unione Terre Verdiane