Dalla scorsa estate a Fidenza è aumentata l’aliquota Imu per le abitazioni a canone concordato. Lo abbiamo denunciato in Consiglio comunale e lo denuncia anche Confedilizia. E il sindaco cosa fa? Lo conferma. Dice: “l’aliquota è aumentata ma affittare a canone concordato è vantaggioso lo stesso”. Poi aggiunge mille scuse, dicendo anche che chi affitta a canone concordato ha più di una casa e usufruisce già di altre agevolazioni. Presa dalla smania di fare cassa, l’amministrazione comunale non ha pensato che alla fine a dover pagare l’aumento dell’Imu saranno probabilmente gli affittuari. L’aumento della tassa per i proprietari, quasi inevitabilmente, influirà sull’affitto che, quindi, aumenterà e non sarà più agevolato. Ancora una volta, quindi, a rimetterci saranno i fidentini, magari proprio quelli che stanno vivendo un momento difficile e hanno scelto di affittare a canone concordato. Il sindaco si ricordi poi che i fidentini pagano già dallo scorso anno tasse altissime, confermate quest’anno e, dove si poteva aumentate ancora un po’. L’esempio più eclatante è sull’Irpef. L’amministrazione comunale ha abbassato la fascia di esenzione Irpef da 15 a 12 mila euro: una scelta che va a pesare sulle tasche di chi guadagna poco più di 1000 euro al mese. Più volte abbiamo chiesto al sindaco di rivedere la manovra finanziaria, ora glielo chiede anche Confedilizia. Il sindaco non snobbi le lamentele e cerchi di evitare che le sue scelte di traducano un aumento degli affitti per i fidentini, già tartassati delle tasse comunali e statali e alle prese con una crisi economica senza precedenti.
Francesca Gambarini, capogruppo Forza Italia Fidenza