Il rettore dell’Università di Parma Loris Borghi si sostituisce ai servizi sociali e decide che le famiglie che hanno occupato la residenza per studenti Sant’Ilario possono restare lì. A che titolo lo decide? Aiutare le persone in difficoltà è compito di servizi sociali e del Comune, non certo del rettore dell’Università di Parma. Il rettore non deve fare l’assistente sociale ma il rettore, incarico per il quale, tra l’altro, è pagato molto profumatamente. Se vuole aiutare queste famiglie, lo può fare privatamente. Ad esempio, potrebbe rinunciare a parte del suo lauto stipendio – più alto di quello del rettore della ben più grande Università di Bologna – per destinarlo a chi è in difficoltà. Sarebbe un bellissimo gesto da parte sua. Chi di dovere, e non Borghi, affronti al più presto la situazione di queste famiglie, che vanno aiutate e sostenute ma rispettando quanto previsto dalla legge. Borghi non cerchi di farsi bello, arrogandosi competenze che non gli spettano. La residenza Sant’Ilario ha una funzione ben precisa: ospitare studenti e docenti, persone che pagano le tasse e affitti, spesso troppo alti. L’Università non è un servizio sociale, non si deve giocare sulla pelle di chi è in difficoltà.
Paolo Buzzi
Consigliere comunale Forza Italia Parma