Come la storia recente ci insegna, l’ attribuzione a Reggio Emilia della fermata medio padana dell’Alta Velocità ha quali notori responsabili gli allora amministratori del nostro territorio (sindaco Lavagetto e Presidente della Provincia Truffelli) che, con la campanilistica zampata dell’allora Presidente del Consiglio Romano Prodi, consentirono quello che è comunemente definito “lo scippo” da parte dei cugini reggiani, contro ogni logica strategica territiale. Purtuttavia, con una certa lungimiranza e grazie alla famigerata giunta civico polista, nel progettare la nuova stazione ferroviaria di Parma fu prevista anche l’interconnessione tra la linea ad alta velocità e la linea tradizionale, in modo da poter fermare i convogli AV anche nella nostra città. L’allora sindaco Vignali prese contatto con l’Amministratore Delegato di Ferrovie dello Stato Mauro Moretti e raggiunse una intesa affinchè, una volta divenuta operativa la nuova stazione, si programmassero collegamenti rapidi e diretti con le più importanti realtà nazionali (Roma, Napoli, Milano, Torino, Genova).
Oggi assistiamo al grottesco spettacolo che vede parlamentari della stessa forza politica che ha consentito quello scippo tuonare a gran voce sulla necessità di far fermare l’AV a Parma, mentre il sindaco della città resta a guardare anzichè trattare con Trenitalia, o FS Holding, in difesa del nostro territorio. Siamo perfino derisi e sbeffeggiati dai nostri vicini d’oltre Enza, che solo qualche anno fa abbassavano lo sguardo quando incontravano un parmese.
Anche questo è il segno dei tempi che stiamo vivendo.
Paolo Buzzi
Consigliere Comunale Forza Italia Parma