Dov’è finito il progetto della Casa della salute?

Da anni sentiamo dire che a Fidenza deve nascere una Casa della salute. Mi chiedo se l’amministrazione comunale ne sia a conoscenza oppure no. Sono passati ormai 6 mesi dall’insediamento del sindaco Andrea Massari e la Casa della salute sembra essere caduta nel dimenticatoio. Ci sono problemi o non si ritiene questo un intervento prioritario? L’amministrazione dovrebbe spiegarlo ai cittadini e anche ai professionisti che dovrebbero lavorare nella struttura. Si era finalmente riusciti ad individuare la sede e il progetto era stato presentato in conferenza stampa, spiegando tempi, costi e servizi che la struttura avrebbe dovuto ospitare. Si era parlato di iniziare i lavori nel 2014 e di inaugurare la struttura entro il 2016. Fra un anno. Quando però la delibera arriva in Consiglio comunale lo scorso febbraio, viene rinviata. A proporre il rinvio era stata l’allora capogruppo del Partito democratico, che aveva sollevato dubbi sul procedimento seguito. Da quel momento, tutto è caduto nel dimenticatoio e nessuno sa il motivo. Nel frattempo, l’area dell’ex ospedale di via Borghesi, dove dovrebbe sorgere la  Casa della salute insieme ad altre costruzioni, è sempre più degradata. Invito, quindi, l’assessore ai Servizi sociali – che in un’intervista dei mesi scorsi ha dichiarato che “l’iter è sospeso” – e il sindaco a dirci se vogliono dotare Fidenza di una Casa della salute oppure no. Spero che Massari, impegnato a spartire poltrone in Asp e in Terre Verdiane, trovi il tempo di dare spiegazioni – su questo e su tanti altri temi – ai cittadini.

Francesca Gambarini

Capogruppo Forza Italia Fidenza

Per la sicurezza di Fidenza servono fatti, non spot

A pochi giorni dal nebuloso accordo con l’Ivri, vediamo un nuovo spot pubblicitario sulla sicurezza. Oltre all’assessore alla Sicurezza, stavolta il cast annovera anche la parlamentare Patrizia Maestri. Naturalmente sono d’accordo con i contenuti dell’interrogazione presentata dalla Maestri, ma deve essere chiaro che si tratta di un’interrogazione, ossia una richiesta al ministro dell’Interno. Un po’ come le interrogazioni che io e gli altri consiglieri di opposizione sottoponiamo al sindaco Massari, senza avere quasi mai una risposta. Ancora una volta l’amministrazione comunale butta fumo negli occhi ai cittadini, facendo credere che si sia risolto un problema, mentre, invece, è l’inizio di un percorso. In ogni modo, spero che la risposta del ministro Alfano sia positiva e che alla polizia municipale sia davvero consentito l’accesso alle banche date delle forze dell’ordine. Dato che il governo (e l’amministrazione comunale) ci hanno abituato ad annunci non seguiti da fatti, meglio andarci piano. Vorrei anche sottolineare che la parlamentare del Pd Patrizia Maestri chiede l’applicazione di una norma contenuta in una legge del 2008, approvata dal tanto disprezzato governo Berlusconi. Ma allora qualcosa di buono è stato fatto anche dai governi di centrodestra? Concludo, invitando l’assessore alla Sicurezza a fare meno conferenze stampa e più fatti. Ogni giorno leggiamo notizie di furti o atti vandalici: di lavoro da fare ce n’è. Il problema sicurezza non risolve annunciando un’interrogazione al ministro dell’Interno.

Francesca Gambarini

Capogruppo Forza Italia Fidenza

Imu agricola, Gambarini (FI): provvedimento ingiusto da eliminare

“Appoggio in pieno la decisione del Comune di Solignano di trasferire la propria sede a Prelerna, frazione a 800 metri di altitudine, per non pagare l’Imu agricola. La proposta fatta dal sindaco è stata approvata all’unanimità dal Consiglio comunale: questo dimostra che è una protesta che non ha colore politico. Il governo Renzi con questa assurda Imu sui terreni agricoli dà una vera e propria “mazzata” ai Comuni montani che hanno la sede al di sotto dei 600 metri. Invece di aiutare chi vive in questi paesi con agevolazioni e incentivi per contrastare lo spopolamento della montagna, si aumentano le tasse. La proroga non basta: questa ingiusta Imu va eliminata. Il governo ricordi, inoltre, che l’agricoltura è una forma di cura del territorio. Sostenere l’agricoltura montana vuol sostenere l’economia e l’agroalimentare ma anche la manutenzione del territorio. Solignano non è il solo Comune d’Italia che ha fatto questa scelta, il Governo si renda conto di aver sbagliato e torni sui suoi passi”. E’ quanto ha dichiarato Francesca Gambarini, capogruppo di Forza Italia al Consiglio comunale di Fidenza.

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