Si parla tanto di inquinamento e di traffico sulle nostre strade. Ci sarebbe un modo per diminuire entrambi: rilanciare e potenziare il nostro sistema ferroviario regionale. Invece che stanziare 17 milioni di euro per gli immigrati, la Regione poteva pensare alle linee ferroviarie secondarie, che vengono sempre trascurate ma che, se fossero efficienti, consentirebbero a tantissime persone di andare a lavorare lasciando a casa la macchina. Faccio soltanto due esempi: la tratta Fidenza – Cremona e la tratta Parma – La Spezia. Entrambe molto utilizzate ma entrambe con tanti problemi, dalle corse che saltano, vengono sostituite da bus, (allungando i tempi di percorrenza) e sono sempre più scarse. Devono esserci più corse e con orari migliori. Il risultato è che le persone preferiscono usare la macchina. Parlando con alcuni pendolari, infatti, mi è stato segnalato che “tutto il traffico ferroviario Fidenza – Medesano – Fornovo e tutto il traffico Fornovo – Borgotaro ormai è allo sbando. Orari che non servono a nessuno, treni sostituiti da corriere che impiegano venti volte lo stesso tempo per fare la stessa tratta. I pendolari ormai vanno in macchina, al massimo si fa del car- sharing per risparmiare, ma al treno non ci pensa quasi più nessuno”. Intervenire sulla Pontremolese – utilizzata ogni giorno da tantissimi studenti dell’Università di Parma – è, quindi, una priorità. Peccato che nel silenzio della Regione a guida Pd e dei parlamentari parmensi del Pd, il governo Renzi, sostenuto da Pd ed Ncd, non l’ha ritenuta un’opera importante e non l’ha inserita nel decreto Sblocca Italia. Perciò Bonaccini non ci prenda in giro, facendo promesse che sa già di non poter mantenere. Da parte mia, se mi darete fiducia, mi impegnerò per portare all’attenzione della Regioni tutte le segnalazioni raccolte in questi giorni. Inoltre, si deve anche intervenire per rendere sicure le piccole stazioni, situate sulle tratte secondarie.