Rigoni, con i suoi buoni propositi sulla trasparenza e la burocrazia cade in una contraddizione abnorme perché si propone come l’erede di un’amministrazione, quella uscente di Cantini, che è stata l’apoteosi dell’assenza di trasparenza e della super e mala burocrazia. A riprova di questo ha nelle sue liste come candidati consiglieri, assessori rimasti fino l’ultimo con Cantini tra i quali il vicesindaco Tanzi, responsabile amministrativo del bilancio. Noi da quel modo di amministrare abbiamo preso le distanze perché era l’esatto contrario di quello per cui ci eravamo impegnati con i fidentini nel 2009. Volevamo cambiare rispetto ad un passato delle giunte di centrosinistra, di cui sono stati membri l’attuale candidato sindaco del PD Massari e il suo capolista Tosi, caratterizzato da sprechi, da burocrazia e da nessuna trasparenza.
Le pesanti ombre denunciate dagli ispettori ministeriali su 14 anni di errori di amministrazione danno credito ai nostri dubbi e confermano che l’amministrazione che doveva essere del cambiamento non ha invece cambiato nulla. Ora riproponiamo, con la forza della coerenza dimostrata, un progetto serio di snellimento della macchina comunale per eliminare intralci burocratici, aprire veramente il municipio a tutti i fidentini come se fosse una casa di vetro consentendogli di avere pari opportunità di trattamento senza che debbano ‘baciare pantofola’ per avere quanto gli spetta e ridurne drasticamente i costi. Chiaro che il presupposto di tutto questo è la necessaria sostituzione di una classe dirigente compromessa con gli errori del passato.
Rigoni ammetta di non essere credibile quando parla di trasparenza come ha ammesso la sbadataggine di non avere pagato le rette dell’asilo dei suoi figli per tanto tempo. Speriamo che una volta eletto non si dimentichi anche di andare in Consiglio…